Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – terza parte

Ore 10.46 Il Paperino di Natale si ritrova solo in uno dei corridoi pieno di vetrine e ne approfitta per continuare l’esplorazione di cose mai viste prima. Dei musicisti realizzati con il bambù.

Ore 10.47, ogni vetrina del corridoio è piena di meraviglie, non può non fermarsi davanti alle bamboline Kokeshi che sono uno dei tanti simboli più caratteristici di questa nazione.

Ore 10.49 è sempre più incantato da quello che vede e prima di abbandonare il corridoio si incolla col becco alla vetrina dove sono esposti parecchi fiori diversi appiattiti tra due vetri. Dalla parte opposta una fonte di luce li rende ancora più belli. Per lui ogni cosa è nuova.

Ore 10.51, dopo essere uscito dal corridoio si ritrova in una grande stanza buia, illuminata da un grande cilindro. Su questo, alto quasi quanto il soffitto, vengono proiettate diverse immagini di cibi tradizionali giapponesi, campi, piante e tutto quello che questo paese ha da offrire nel settore alimentare.

Le foto scorrono dall’alto verso il basso accompagnate dal movimento dello schermo virtuale come se venissero trasportate dall’acqua. Al Paperino di Natale tutto questo ricorda l’interno del Tardis di Doctor Who. Maddalena lo ha conosciuto di recente e hanno fatto un viaggio insieme sventando un piano criminale degli angeli piangenti. Ma questa è un’altra storia e adesso dobbiamo seguire il Paperino di Natale per vedere cosa vuole combinare all’interno dei padiglioni dell’EXPO 2015.

Ore 10.53 lo troviamo nella stanza successiva dove, appesi a una grande parete, disposti in vari scomparti, si trovano esposti i cibi più rappresentativi del Giappone. Dopo una rapida occhiata vuole interagire con l’ambiente e inizia ad aprire tutti i cassetti.

Dopo aver visionato il contenuto di alcuni è pervaso da uno stato di beatitudine quando vede quello dove sono esposti i crostini per la zuppa. Si siede dentro al cassetto e rimane in contemplazione. Sono piccoli e di tantissime forme, tutti colorati. Nonostante il panino mangiato prima, inizia a sentire un certo languorino.

Ma dove mette tutta la roba che mangia in modo così disordinato? Ore 11.02 è ancora seduto in uno stato di catalessi a guardare i crostini. Se avesse qualcosa per bucare o rompere il vetro, possiamo immaginare come andrebbe a finire.

Ore 11.08 ripresosi dalla “visione celestiale” apre un altro cassetto. Il contenuto riguarda le leggende che legano i demoni della tradizione locale e la soia, altro importante alimento.

Ore 11.14 i cassetti da aprire sono finiti. Si ferma nella stanza delle proiezioni dove vari schermi illustrano il Pianeta Terra e il monito ad utilizzare le risorse in modo intelligente, un invito ad evitare gli sprechi e a proteggere il nostro mondo. Mondo che adesso è diventato anche di tutte le anatre provenienti dallo spazio.

Ore 11.19 salendo al piano superiore il Paperino di Natale vede un altro timbro e siccome non riesce a trattenersi si precipita a giocare nuovamente. Trova un foglio di carta e inizia a timbrare come un forsennato. Nemmeno riesce a fare sei timbri che una delle ragazze, avvertita già da tempo dalla sua collega all’ingresso, lo blocca subito.

Per il Paperino di Natale la gita nel padiglione del Giappone finisce qui.

Viene accompagnato fuori dalla sicurezza e invitato a non farsi più vedere. Il Paperino di Natale si allontana poco convinto rimanendo comunque nei paraggi.

Ore 11.35 una volta calmate le acque ritorna all’esterno del padiglione dove sono elencate tutte le Prefetture del Giappone insieme a una pianta caratteristica. La disposizione accurata offre un bell’effetto scenico che ispira una foto ricordo.

Ma non ha certo il tempo per fermarsi, o preoccuparsi per essere stato sgridato, infatti alle 11.43 si infila a combinare disastri nel padiglione della Turchia.

Sono esposti dei bellissimi contenitori di vetro, vere opere d’arte. Per fortuna di tutti sono protetti da teche e non potendo interagire con i contenuti, il Paperino di Natale osserva attentamente e passa oltre.

La disposizione del Padiglione turco è completamente differente dal precedente giapponese. Mentre questo privilegiava atmosfere con illuminazioni sapientemente ricercate, quello turco ha scelto la luce del Sole essendo quasi completamente all’aperto. Comunque due padiglioni molto belli da non perdere.

Il Paperino di Natale vuole vedere più cose possibili e ovviamente giocare con tutto quello che gli capita a portata di zampine. Vorrebbe scalare questa struttura ma le piastrelle non offrono appigli per assicurare una buona riuscita dell’impresa. Desiste anche questa volta e passa oltre.

Fine terza parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

Tardis e Doctor Who sono marchi registrati della BBC

http://www.bbc.co.uk/programmes/b006q2x0

Per avere le anticipazioni sulle nuove puntate di “Doctor Who” e approfondimenti sulla serie

http://www.thedoctorwhosite.co.uk/

Merchandise, spin-offs, guide e tanto altro da passarci parecchio tempo

http://www.doctorwhotv.co.uk/

Altro sito ufficiale

http://www.doctor-who.it/

Il primo sito dedicato a Doctor Who in Italia

https://it.wikipedia.org/wiki/Doctor_Who

La pagina di Wikipedia sulla serie di fantascienza della BBC

Link web testati il 19 settembre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – seconda parte

Milano 12 ottobre 2015 ore 07.20. Il Paperino di Natale è beatamente seduto sul davanzale di una finestra, occupata per la maggior parte da immondizia di vario genere, lasciata durante la notte appena trascorsa da “allegri festaioli”.

Aspetta il tram che lo porterà al capolinea di Roserio, dove si trova una delle entrate dell’EXPO 2015. Si, una grande disgrazia è in procinto di abbattersi sulla manifestazione internazionale. Il mitico giorno è finalmente arrivato, al Paperino di Natale non sembra vero. Un intero universo di cose da toccare, giocare e rompere, senza che ci sia in giro Fulcanelli a bloccarlo.

Intanto Fulcanelli non riesce a capire dove sia finito il suo strumento di laboratorio. Lo Sfasatore, strumento tecnologico alieno, utilizzato nella parte precedente del racconto, per sfasare il tavolino costruito dal Paperino di Natale.

Essendo uno dei primi visitatori ad arrivare, si ferma per immortalare il tragico evento, in modo da lasciare ai posteri una traccia di quel tragicomico giorno.

Ore 07.57 il Paperino di Natale è appollaiato su di un paletto utilizzato per delimitare le corsie d’ingresso ad uno dei varchi dell’EXPO 2015. Nell’attesa medita su cosa potrà combinare una volta entrato.

Per passare il tempo legge i cartelli vicini, è molto contrariato nell’apprendere che il settimo punto, degli oggetti vietati all’interno dell’EXPO 2015 riguarda gli “animali di qualsiasi genere”.

Si ferma un attimo a riflettere seriamente, cosa che capiterà al massimo tre o quattro volte nell’arco di una decina d’anni e viene assalito da un dubbio: “forse potrebbero fargli delle storie all’entrata”.

Accusa i terrestri di razzismo perchè per questo Pianeta le anatre sono animali, ma loro appartengono ad una categoria di anatre avanzate intellettualmente e tecnologicamente.

Ore 08.13 il Paperino di Natale si infila in uno zaino. Così camuffato riuscirà ad eludere i controlli all’ingresso e farla franca. Dentro allo zaino non potendo rimanere senza fare niente inizia a rovistare. Trova un panino, delle barrette energetiche e due succhi di frutta. Come al solito ne approfitta e inizia a beccare il panino, sfilando le fette di prosciutto, lasciando impronte irregolari del suo becco sul pane, che essendo gratis a lui risulta ancora più gustoso.

Finita la merenda si addormenta dentro allo zaino.

Ore 09.26 la proprietaria dello zaino ha superato i controlli e si è messa in coda per visitare il padiglione del Giappone.

Il Paperino di Natale si sveglia. Il panino mordicchiato un’ora prima gli ha messo una sete mostruosa. Con il becco inizia a lavorare da più angolazioni per creare un buco nel cartoncino del succo di frutta, bevendone una parte e rovesciando il rimanente nello zaino. Ore 09.29 il succo di frutta inizia a gocciolare fuori dallo zaino. La proprietaria si accorge che c’è qualcosa di strano e controlla all’interno. Appena apre la cerniera il Paperino di Natale schizza fuori come un missile e si dilegua tra la folla.

Ore 09.31 lo troviamo appollaiato dentro alla “O” della scritta Giappone mentre si riposa in attesa di entrare nel padiglione. Dopo essersi rimpinzato “a gratis” un momento di siesta è raccomandato! Il riposino non programmato lo ha lasciato un po’ confuso e cerca di riprendersi un attimo.

Siccome non può rimanere inattivo per troppo tempo, il Paperino di Natale cerca d’inventarsi qualcosa da fare durante l’attesa. Il padiglione del Giappone ha una struttura di legno ad incastri veramente bella e ovviamente non passa inosservata ai suoi occhi.

Ore 09.43 inizia a scalare la struttura di legno nonostante sia ben evidenziato il divieto di arrampicarsi. Intanto la fila si muove lentamente e a piccoli gruppi le persone iniziano ad entrare.

Ore 10.02 il Paperino si sistema sopra allo zaino di una signora per passare nuovamente inosservato i controlli. In questo modo, rimanendo immobile è sicuro di essere scambiato per un pupazzetto a decorazione dello zaino. I terrestri adorano queste cose. Sempre molto lentamente arriva anche il suo turno e finalmente è all’interno del padiglione.

Ore 10.14 il Paperino di Natale trova il timbro del Giappone e inizia a giocare timbrando tutto quello che ha intorno. Una signorina giapponese si avvicina e lo invita con cortese fermezza ad allontanarsi.

Ore 10.39 il Paperino di Natale è affascinato dalla cultura giapponese e ammira le opere scelte per rappresentare questo paese così lontano. Essendo anche lui, come Maddalena, la Lola, Fulcanelli, Nicholas Flamel e la Pizia un anatroccolo proveniente dallo spazio, le culture terrestri sono un mix tra qualcosa di estremamente interessante e qualcosa di estremamente sconosciuto.

Un piccolo gruppo di anatroccoli provenienti da un altro pianeta si è stabilito sulla Terra. Quello che effettivamente si presenta sempre come un grandissimo sciocchino, un tempo era uno dei più grandi meccanici conosciuti sul loro pianeta e lavorava sulla “Duck Star”, la nave Ammiraglia delle anatre spaziali.

Fine seconda parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

Un ringraziamento alla signora che mi ha permesso di infilare nel suo zaino il Paperino di Natale all’ingresso del Padiglione del Giappone.

Link web testati il 16 settembre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – prima parte

Troviamo il Paperino di Natale su un banco da lavoro vicino a dei chiodi, molti chiodi, che tradotto nella sua lingua significa molti guai. Il Paperino di Natale è un anatroccolo amico di Maddalena, si sono conosciuti quando sono stati assegnati alla stessa astronave da ricerca. Mentre Maddalena è più tranquilla e riflessiva, lui ha un carattere esattamente opposto.

Lo vediamo vicino ad alcune cassette della frutta fatte di legno e adesso ha a portata di zampine un seghetto alternativo. Al Paperino di Natale piace molto creare delle cose, alcune volte sono oggetti assolutamente inutili. Nonostante questo possiede una mente brillante, ai limiti della genialità. Meglio non farci sentire altrimenti si esalterebbe senza alcun limite.

Prende bene la misura e si assicura che sia posizionato nel punto giusto. Lo accende e inizia a segare le cassette per ricavarne alcuni pezzi particolari. Cosa avrà in mente? Tentare d’immaginare i pensieri di questo anatroccolo risulta un’impresa praticamente impossibile.

È ben determinato a portare avanti il suo piano, maneggia l’utensile che è visibilmente più grande di lui come se facesse il lavoro del falegname da una vita. Comunque sia il Paperino di Natale è un gran maneggione e chi lo conosce da tempo non può che essere d’accordo con questa affermazione.

Con il materiale di recupero delle cassette, ottiene alcuni pezzi di misure diverse e si assicura di avere tutto l’occorrente per portare a termine il suo piano diabolico. Compiaciuto osserva il risultato ottenuto con grande fatica.

Con l’aiuto di una squadretta di metallo, che sembra stata fatta apposta per lui, essendo delle sue dimensioni, inizia ad assemblare i pezzi utilizzando una quantità impressionante di chiodi. Tanto non li ha pagati lui e per questo abbonda nella costruzione. A prima vista sembrerebbe un tavolino.

Dopo aver assemblato un lato, gira il tutto e prosegue da quello opposto. Sul suo pianeta era abituato a ben altri strumenti, costruiti con una tecnologia che nemmeno possiamo immaginare. Qui sulla Terra utilizza quello che trova.

Effettivamente è un tavolino e un attimo dopo lo vediamo ribaltato mentre il Paperino di Natale lo sigilla utilizzando una pistola per la colla a caldo.

A lavoro terminato si comincia a vedere che questo tavolino rettangolare, realizzato con del materiale di recupero, si presenta con la parte anteriore lercia e macchiata.

Tralasciando questo particolare, che potrebbe passare in secondo piano conoscendo bene il personaggio, notiamo che tra le sue zampine è comparso uno strumento molto sofisticato.

Lo ha portato via dal laboratorio di Fulcanelli. Adesso si che il Paperino di Natale è nei guai, quasi sicuramente il Fulca, come lo chiama Nicholas Flamel, lo spennerà per bene.

Si tratta di uno Sfasatore, potenzialmente pericoloso nelle zampine di questo anatroccolo, come ogni altro oggetto esistente sul Pianeta.

Solitamente viene impiegato per nascondere vari oggetti modificando leggermente il loro stato atomico, rendendoli praticamente invisibili e immateriali. Dopo aver fatto sparire il tavolino, il Paperino di Natale si dilegua cancellando ogni traccia del suo passaggio. Ovvero scappa lasciando tutto in disordine. Quali pasticci avrà intenzione di combinare?

Quando lui è in giro, l’intera popolazione dell’Universo non può dormire sonni tranquilli.