Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – seconda parte

Milano 12 ottobre 2015 ore 07.20. Il Paperino di Natale è beatamente seduto sul davanzale di una finestra, occupata per la maggior parte da immondizia di vario genere, lasciata durante la notte appena trascorsa da “allegri festaioli”.

Aspetta il tram che lo porterà al capolinea di Roserio, dove si trova una delle entrate dell’EXPO 2015. Si, una grande disgrazia è in procinto di abbattersi sulla manifestazione internazionale. Il mitico giorno è finalmente arrivato, al Paperino di Natale non sembra vero. Un intero universo di cose da toccare, giocare e rompere, senza che ci sia in giro Fulcanelli a bloccarlo.

Intanto Fulcanelli non riesce a capire dove sia finito il suo strumento di laboratorio. Lo Sfasatore, strumento tecnologico alieno, utilizzato nella parte precedente del racconto, per sfasare il tavolino costruito dal Paperino di Natale.

Essendo uno dei primi visitatori ad arrivare, si ferma per immortalare il tragico evento, in modo da lasciare ai posteri una traccia di quel tragicomico giorno.

Ore 07.57 il Paperino di Natale è appollaiato su di un paletto utilizzato per delimitare le corsie d’ingresso ad uno dei varchi dell’EXPO 2015. Nell’attesa medita su cosa potrà combinare una volta entrato.

Per passare il tempo legge i cartelli vicini, è molto contrariato nell’apprendere che il settimo punto, degli oggetti vietati all’interno dell’EXPO 2015 riguarda gli “animali di qualsiasi genere”.

Si ferma un attimo a riflettere seriamente, cosa che capiterà al massimo tre o quattro volte nell’arco di una decina d’anni e viene assalito da un dubbio: “forse potrebbero fargli delle storie all’entrata”.

Accusa i terrestri di razzismo perchè per questo Pianeta le anatre sono animali, ma loro appartengono ad una categoria di anatre avanzate intellettualmente e tecnologicamente.

Ore 08.13 il Paperino di Natale si infila in uno zaino. Così camuffato riuscirà ad eludere i controlli all’ingresso e farla franca. Dentro allo zaino non potendo rimanere senza fare niente inizia a rovistare. Trova un panino, delle barrette energetiche e due succhi di frutta. Come al solito ne approfitta e inizia a beccare il panino, sfilando le fette di prosciutto, lasciando impronte irregolari del suo becco sul pane, che essendo gratis a lui risulta ancora più gustoso.

Finita la merenda si addormenta dentro allo zaino.

Ore 09.26 la proprietaria dello zaino ha superato i controlli e si è messa in coda per visitare il padiglione del Giappone.

Il Paperino di Natale si sveglia. Il panino mordicchiato un’ora prima gli ha messo una sete mostruosa. Con il becco inizia a lavorare da più angolazioni per creare un buco nel cartoncino del succo di frutta, bevendone una parte e rovesciando il rimanente nello zaino. Ore 09.29 il succo di frutta inizia a gocciolare fuori dallo zaino. La proprietaria si accorge che c’è qualcosa di strano e controlla all’interno. Appena apre la cerniera il Paperino di Natale schizza fuori come un missile e si dilegua tra la folla.

Ore 09.31 lo troviamo appollaiato dentro alla “O” della scritta Giappone mentre si riposa in attesa di entrare nel padiglione. Dopo essersi rimpinzato “a gratis” un momento di siesta è raccomandato! Il riposino non programmato lo ha lasciato un po’ confuso e cerca di riprendersi un attimo.

Siccome non può rimanere inattivo per troppo tempo, il Paperino di Natale cerca d’inventarsi qualcosa da fare durante l’attesa. Il padiglione del Giappone ha una struttura di legno ad incastri veramente bella e ovviamente non passa inosservata ai suoi occhi.

Ore 09.43 inizia a scalare la struttura di legno nonostante sia ben evidenziato il divieto di arrampicarsi. Intanto la fila si muove lentamente e a piccoli gruppi le persone iniziano ad entrare.

Ore 10.02 il Paperino si sistema sopra allo zaino di una signora per passare nuovamente inosservato i controlli. In questo modo, rimanendo immobile è sicuro di essere scambiato per un pupazzetto a decorazione dello zaino. I terrestri adorano queste cose. Sempre molto lentamente arriva anche il suo turno e finalmente è all’interno del padiglione.

Ore 10.14 il Paperino di Natale trova il timbro del Giappone e inizia a giocare timbrando tutto quello che ha intorno. Una signorina giapponese si avvicina e lo invita con cortese fermezza ad allontanarsi.

Ore 10.39 il Paperino di Natale è affascinato dalla cultura giapponese e ammira le opere scelte per rappresentare questo paese così lontano. Essendo anche lui, come Maddalena, la Lola, Fulcanelli, Nicholas Flamel e la Pizia un anatroccolo proveniente dallo spazio, le culture terrestri sono un mix tra qualcosa di estremamente interessante e qualcosa di estremamente sconosciuto.

Un piccolo gruppo di anatroccoli provenienti da un altro pianeta si è stabilito sulla Terra. Quello che effettivamente si presenta sempre come un grandissimo sciocchino, un tempo era uno dei più grandi meccanici conosciuti sul loro pianeta e lavorava sulla “Duck Star”, la nave Ammiraglia delle anatre spaziali.

Fine seconda parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

Un ringraziamento alla signora che mi ha permesso di infilare nel suo zaino il Paperino di Natale all’ingresso del Padiglione del Giappone.

Link web testati il 16 settembre 2017

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