Come promesso Emma si è recata a visitare “Tempo di Libri”, rigorosamente da sola e senza il Paperino di Natale che le farebbe solo perdere del tempo creando tanta confusione.
Ha notato i libri di una delle sue trasmissioni preferite, quelli di Doctor Who. Emma si accontenta di leggere tutto quello che trova, non come Lola che il Dottore lo conosce di persona e ha viaggiato diverse volte con lui salvando un paio di volte l’intero Universo. Lei, invece, è molto tranquilla, l’anatra più adatta per stare tutto il giorno in biblioteca, dividendosi tra libri e ricerche di vario genere.
Eccola che passa dallo stand del “Gruppo Editoriale Mauri Spagnol” ed è molto contenta di trovare sulle sue borse la seguente frase: “Leggere può creare indipendenza”. Una frase perfetta per un evento dedicato ai libri e alla lettura. Questa frase gli piace molto e decide di assegnare un premio virtuale all’Editore per aver (a suo giudizio) scelto la frase più bella per questo tipo di esposizione.
Ci sono in circolazione tanti premi e riconoscimenti. Perchè non dovrebbe gestirne uno anche lei, dopo tutto di libri se ne intende. Ma non si ferma qui, sente di dover assegnare altri due premi. Dopo aver passato qualche ora a curiosare tra gli stand è assolutamente convinta di assegnare il suo premio per il titolo più curioso e intrigante a: Mincione Editore. La sua “Guida cubana integrata alla santeria quantistica” di Carlos Hernandez conquista il primo posto.
Una fermata strategica allo stand della “Regione Lombardia” per far riposare le sue zampine e poi si riparte per assegnare l’ultimo premio.
Infatti l’ultimo premio è sicuramente per “Guido Tommasi Editore” per la bellezza del suo stand, molto aperto, senza pareti, illuminato con luci fredde, caratteristiche che ben si accompagnano con i tondi di carta bianca posizionati a varie altezze. L’effetto globale vedendolo di persona era molto gradevole.
Poi sale al piano superiore per vedere la mostra sull’evoluzione dei libri, dalla loro nascita a quelli più recenti in formato elettronico. Più sono antichi più esercitano il loro fascino, infatti la troviamo appollaiata sulla teca in atteggiamento di devozione.
Dietro di lei i pannelli con illustrati i periodi più significativi della storia del libro. Si ferma a leggere quello dedicato al triste periodo della censura. Si ricorda quanto visto in precedenza “Leggere può creare indipendenza”. La cultura e il sapere hanno sempre spaventato i “furbacchioni” che in ogni secolo hanno cercato di porre paletti, regolamentare, rallentare la circolazione delle idee, vietare, arrivando anche a distruggere la cultura e la storia bruciando i libri. Viene assalita da un capogiro e si sente quasi male.
Non può non pensare all’avventura iniziata un caldo pomeriggio di maggio curiosando tra i libri della “Libreria Zivago” a Milano. Tra una fetta di torta, ordinata al bancone dell’Osteria dell’Utopia e svariati richiami al Paperino di Natale, che pensava solo a rovistare tra i giocattoli destinati ai bambini. Tra gli scaffali pieni di libri interessanti, una frase che purtroppo ben si accompagna con le sue riflessioni. La storia dovrebbe insegnare qualcosa ma è più conveniente dimenticarla.
Trova conforto sentendosi attraversata come da una nuova energia quando si siede su un’antica macchina da stampa risalente al 1858 appartenente al Museo della Stampa di Lodi. L’invenzione della stampa, la diffusione dei libri, la cultura finalmente per tutti.
Questa tempesta di emozioni contrastanti le fanno ricordare un episodio di Doctor Who, dove i soliti cattivi vogliono distruggere tutto. Il Dottore e i suoi amici sono chiusi in una biblioteca. Lui ricorda a tutti che sono chiusi dentro a una biblioteca piena di libri, il più grande arsenale del mondo.
Terminata la visita ai vari sistemi per la stampa si intrattiene allo stand delle edizioni “Nova Charta” che pubblica la rivista “Alumina”, una rivista molto bella dedicata ai codici miniati di ogni tempo e paese. Rimane incantata da quelle immagini lontane nel tempo.
Essendo un’appassionata del libro di carta stampato, si pone delle domande riguardo ai tempi della trasformazione digitale, quello che si chiedeva Laurent Flutsch del Museo di Lausanne-Vidy in Svizzera. La mostra “Futur Antérieur”, da anni itinerante in Francia, espone oggetti del nostro tempo artificialmente degradati e/o con parti mancanti con i commenti e le ricerche di ipotetici archeologi di un lontano futuro. Denuncia “l’amnesia programmata” della nostra società, con i nostri comportamenti, affidando la nostra cultura e la nostra storia a supporti fragili e non duraturi.
Il digitale è favoloso e pieno di strepitose fantastiche opportunità per diffondere il sapere umano, ma è altrettanto pericoloso. Per semplificare il concetto abbiamo codici miniati e libri vecchi di centinaia di anni, non tanti ma esistono e si possono ancora leggere. I nostri CD, DVD, HD del portatile, quanto potranno essere duraturi in un mercato dominato dalle leggi dell’usa e getta, mercato che per esistere deve produrre oggetti che devono avere comunque una vita breve?
Il tempo è trascorso velocemente e i padiglioni si stanno progressivamente svuotando, Emma scende al piano inferiore e si ferma per una foto con una frase di Leonardo. Genio indiscusso, sicuramente sarebbe andato molto d’accordo con il Paperino di Natale. Anche lui ama costruire tante cose anche se il più delle volte sono di dubbia utilità.
Prima di uscire si ferma allo stand del “Libraccio” dove esternamente si trova la scritta “La Storia Continua” e sembra fatta apposta per le anatre. La storia delle anatre continua ed è solo all’inizio!
Link:
Museo della stampa e stampa d’arte a Lodi – Andrea Schiavi
Futur antérieur – Trésors archéologiques du 21° siecle
Catalogo dell’esposizione
Musée romain de Lausanne-Vidy
Ottobre 2002 – Aprile 2003
Allo scorso anno ancora itinerante in Francia
Tempo di Libri
Fumetti in italiano di Doctor Who
Gruppo Editoriale Mauri Spagnol
Mincione Editore
https://www.mincionedizioni.it/
Guido Tommasi Editore
Nova Charta Edizioni
Il Libraccio
Libreria Zivago – Osteria dell’Utopia
Via Vallazze 34 (angolo viale Lombardia) Milano
facebook: osteria dell’utopia & libreria zivago