La Sfida Impossibile – Festival del Fumetto 2019

Il Paperino di Natale lo scorso dicembre ha visitato la casa di Babbo Natale e lo ha conosciuto di persona. Come al solito non si è comportato bene. Voleva scoprire il suo segreto e si è messo a rovistare in ogni ambiente, l’Ufficio Postale, la cucina, la sua camera da letto. Insomma ha creato un sacco di confusione. Tutto questo a Babbo Natale non è piaciuto. Gli ha fatto ugualmente il regalo, ma per fargli imparare la pazienza, ha creato una scatola molto particolare che si aprirà solo tra sei mesi. Il Paperino di Natale è tormentato dal pensiero di sapere in anticipo cosa si nasconde al suo interno.

Quale migliore occasione si poteva presentare se non quella di visitare la prima edizione di Comics 2019 a gennaio? Poteva chiedere consulenza a un sacco di professionisti esperti in tanti campi del sapere umano ed extraumano! “Un appuntamento fisso dove il nostro pennuto incontra nuovi amici e trova qualche guaio in più da aggiungere alla sua vasta collezione: ottimo!” Si, tante persone collezionano oggetti appartenenti alle più vaste categorie merceologiche, il Paperino di Natale aggiunge ad ogni sua uscita pubblica dei nuovi guai che si “tira addosso” con la sua irrefrenabile voglia di giocare al ruolo del personaggio brillante.

Stabilito da tempo che sarà una sfida molto impegnativa, decide subito di avvalersi dei migliori esperti in circolazione e con estremo coraggio entra nella “Tana delle Tigri”. Si trova subito a suo agio e inizia a conoscere dei nuovi amici.

Spiega la natura del suo problema e i presenti accorrono per aiutarlo. Utilizzano tutta la loro forza di valorosi lottatori, nonostante il massimo impegno di questi professionisti, la scatola non cede di un millimetro. Il primo tentativo del Paperino di Natale di aprire la scatola è stato vano. Babbo Natale la sa lunga, non si tratta solo di una piccola delicata scatoletta presentata con una ricca e accattivante confezione natalizia. C’è dell’altro e l’anatroccolo se ne accorgerà prima del termine della giornata e quando avrà un quadro più chiaro della situazione non sarà certo contento.

Saluta i suoi nuovi amici della “Tana delle Tigri” e immerso nei suoi pensieri cerca di trovare altre strade per indagare il contenuto della scatola. È un enigma e chi meglio dell’Enigmista potrebbe aiutarlo? Detto fatto eccolo impegnato nel secondo tentativo. L’Enigmista lo tiene in una mano e con l’altra gli punta la scatola sorridendo. “Bel tentativo, sei molto spiritoso, ma non posso indovinare qualcosa che non esiste, dentro non c’è niente, la scatola è vuota!” Il Paperino di Natale sentendo queste parole ci rimane male, ringrazia l’Enigmista e invece di abbattersi ulteriormente comincia a sentire un leggero languorino. Trova un cesto di mele belle rosse appartenenti a Cappuccetto Rosso e non riuscendo a decidere quale mangiare le assaggia tutte lasciando diverse impronte del suo becco su ognuna di loro. Come al solito scappa via prima di essere scoperto.

Durante questa “pausa pranzo” lascia incustodita la sua preziosa scatola. Al suo ritorno la trova nelle fauci di una creatura aliena mentre tenta di mangiarsela. Appena si rende conto della situazione spicca il volo lanciandosi sulla scatola e indirizzando contro la creatura diversi rimproveri. Le appendici che corrispondono alla sua bocca si muovono velocemente tenendo salda la scatola e sono accompagnati da forti rumori di digestione. Alla strana creatura sembra non piacere questo colorato pasto che termina ancora prima di cominciare sputando la scatola e il suo proprietario lontano qualche metro.

Vuole tentare ogni strada e vedendo che sulla confezione non c’è alcun segno lasciato dai suoi denti, decide di passare alle maniere forti. Chiede aiuto a un personaggio che sembra uscito dalla Saga di Naruto e possiede una gigantesca spada. È tutto pronto, e con la massima forza la sua lama si abbatte sulla confezione bloccandosi a qualche millimetro dalla superficie della carta colorata, come se la scatola fosse avvolta da un invisibile campo di forza.

Il risultato che si ottiene è un’onda sonica che si diffonde per tutta la manifestazione. Viene subito allertata la sicurezza e il Paperino di Natale non riesce nemmeno a spostarsi di un metro che è già sotto l’interrogatorio di uno Stormtrooper.

Il soldato Imperiale inserisce le caratteristiche del piccolo furfante nel suo database portatile ed esce una lunga serie di dati non proprio rassicuranti. Il Paperino di Natale è considerato dall’Impero un guastafeste da tenere sotto stretta osservazione perché è certo che abbia amicizie con diversi loschi personaggi come Lara e Alessandro, sicuramente in contatto con la Ribellione. Sotto la minaccia delle armi vuota il sacco raccontando la storia della scatola ed essendo un grande incosciente si rende conto di avere un’altra opportunità. Salta sulla scatola e si siede al centro, indicando con le zampine la zona dove lo Stormtrooper dovrebbe colpire con la sua arma. Quest’ultimo rimane incredulo davanti a tanta sfacciataggine e risponde assumendo la posizione universale per dire “ma cosa vuoi?” aggiungendo: “L’Impero non ha tempo da perdere per queste sciocchezze!”.

Forse ha trovato uno Stormtrooper nella giornata buona, o forse è solo estremamente fortunato e il piccolo anatroccolo se la cava con varie minacce. Alla fine viene abbondantemente sgridato e lasciato solo con la sua scatola sul tavolo. Il Paperino di Natale è nato con la camicia di piume e anche questa volta se la cava a buon mercato, aggiungendo “solamente” un’altra riga al suo lungo curriculum presso gli archivi imperiali.

Anche le esperienze più serie scivolano addosso a questo incosciente pennuto. Dopo alcuni secondi la sua attenzione viene catturata da un altro personaggio che non può assolutamente lasciarsi scappare. Rincorre una lunga fila di luci natalizie che appartengono a Jack Skeletron e una volta raggiunto si presenta e dato che hanno molto in comune l’incontro diventa un’occasione di festeggiamenti.

La tranquillità nei padiglioni, dopo “l’incidente sonico” sembra essersi ristabilita e per questo nuovo test, l’anatroccolo richiede l’assistenza del mondo Steampunk. Trova un visitatore armato di un fucile dall’aria retrò, ma dalla potenza sicuramente esagerata.

Osserva ogni particolare giudicandolo un lavoro ben fatto e già pregusta di mettere le zampine sul contenuto della scatola. Ma più passa il tempo a osservare i vari dispositivi presenti sull’arma, più rimane affascinato dal sapiente groviglio di tubi di rame, tubi trasparenti dove scorre un liquido verdastro, valvole, lampadine, manometri con indicatori vari e un fantastico convogliatore d’energia a cristalli che già gli ispirano pensieri di sperimentazione.

Tutto è pronto per il test, posiziona la scatola a terra e una volta presa la mira, parte un colpo preciso che centra in pieno la confezione. L’effetto che si ottiene non è certamente quello atteso. Il potente raggio viene deviato da uno scudo invisibile e finisce per fare un buco su una parete.

Il Paperino di Natale come quasi sempre accade dopo aver combinato un guaio, scappa via cercando di far perdere le sua tracce. Durante il tragitto incontra Sirius Black il quale rimane basito nel constatare, solamente prendendo in mano la scatola, che ci sono in gioco delle forze molto più grandi di quel piccolo fragile esserino e gli viene consigliato di lasciar perdere. “Si tratta di un oggetto molto pericoloso, un biglietto di sola andata per Azkaban”. Prima di restituire la scatola gli dice: “Stai molto attento e prendi tutte le precauzioni possibili. Non è un gioco!”.

Il Paperino di Natale a questo punto deve sentire un professionista esperto di tecnologia. Una telefonata e dopo un’oretta di vagabondaggio tra gli stand, lo ritroviamo in compagnia di Tony Stark, un amico di vecchia data delle anatre. Appena si incontrano, conoscendo bene i suoi trascorsi, gli dice subito: “Che cosa hai combinato questa volta? Non riesci proprio a stare lontano dai guai, vero?”

Una volta messo al corrente del problema, Tony Stark si mette al lavoro iniziando ad effettuare una prima analisi visiva della scatola. “Sembra vuota, sei sicuro che ci sia dentro qualcosa, perché è talmente leggera… non è che Babbo Natale ti ha fatto uno scherzo?”

Tony Stark chiede aiuto a Jarvis per un’analisi completa e molto approfondita della confezione. In attesa del risultato chiede notizie su Maddalena, incontrata lo scorso anno e se sia riuscita a creare un’interfaccia per il modulo sperimentale eneregetico che le Industrie Stark hanno consegnato alle anatre. Il Paperino di Natale, ringraziando per l’interessamento, risponde che le sue amiche anatre ci stanno lavorando e i risultati sono incoraggianti. Hanno anche iniziato il progetto di uno schema per collegare il modulo al piccolo Menhir che hanno rubat.., preso in prestito a Carnac lo scorso agosto. Fatto che ovviamente nessuno deve sapere: “Finite le prove, lo porteremo indietro e lo rimetteremo al suo posto”. Tony Stark guarda il pennuto sorridendo ricordandogli di portare i suoi saluti a Maddalena ed estendendolo anche a tutte le altre anatre.

L’analisi di Jarvis è terminata e i risultati non sono quelli che ci si potrebbe aspettare da quella che all’apparenza sembra un’innoqua scatolina. Il contenuto è sicuramente tecnologico, i suoi atomi, per spiegarlo in modo semplice, fluttuano in uno stato quantico alterato. Si tratta di tecnologia molto avanzata e sarebbe meglio non danneggiare l’involucro, in tal caso si potrebbero generare alcuni scenari abbastanza spiacevoli. Il Paperino di Natale è curioso come sempre e richiede maggiori dettagli che, dopo la spiegazione di Jarvis avrebbe fatto meglio ignorare. Un possibile effetto sarebbe la frammentazione della realtà rendendo effettivo il Teorema catastrofistico di Gregor.

Tony Stark ascolta meglio alcuni rumori provenienti dalla scatola. Questi sono stati amplificati dal suo inseparabile assistente Jarvis. Una melodia incredibile, il suono prodotto dagli atomi dall’oggetto contenuto al suo interno, che cambiano la loro configurazione più volte al secondo. Un suono che nessun essere umano o piumato ha mai sentito prima. “Esperienza molto interessante” dice Stark. “Comunque io aspetterei il termine del blocco. Oramai siamo sicuri che gli atomi si riconfigureranno nel modo corretto solo alla sua scadenza. Tralasciando il Teorema di Gregor, che rappresenta solo una possibilità, anche se riuscirai ad aprire la scatola, potresti trovare qualcosa di completamente diverso dal suo reale contenuto. Oppure un groviglio informe di materiale eterogeneo. Mmh, Babbo Natale ti ha fregato!”.

Il Paperino di Natale ringrazia Tony Stark del tempo trascorso e si allontana insieme alla sua scatolina. Per rilassarsi decide di compiere alcuni brevi voli tra gli stand. Non essendo più abituato precipita e finisce dentro a un vaso con una piantina.

La Professoressa Sprite stava tranquillamente passeggiando con un vaso di Mandragora. Mai si sarebbe immaginata di veder atterrare un piccolo anatroccolo dentro al suo vaso. Un piccolo tonfo e vede il Paperino di Natale seduto accanto alla Mandragora. Oramai tutti ad Hogwarts sono abituati alle cose più strane. La Professoressa Sprite vedendolo il pennuto comodamente seduto dentro al vaso gli chiede se intende partecipare anche lui alla lezione per cambiare il vaso alle piante di Mandragora. Nemmeno una possibilità di scambiare due parole e dalla Mandragora esce un urlo acuto che stordisce il Paperino di Natale. Evidentemente non gradiva il nuovo arrivato. Si allontana immediatamente e mette più strada possibile tra lui e la Mandragora.

Il nostro pennuto non si fa mancare proprio niente. È colto in flagrante dall’inflessibile Giudice Dredd. “Ti sto seguendo da un po’, hai girovagato a lungo per i capannoni con quella scatola!” Viene messo subito in stato di fermo e la scatola sequestrata per accertamenti. Il Giudice Dredd inizia l’interrogatorio utilizzando il suo classico sguardo imparziale. “Dichiara subito il contenuto altrimenti emetterò una sentenza usando il mio Legislatore!”. “Cosa stai trasportando? Esplosivi? Droga? Armi? Sostanze illegali?” Al pennuto cominciano a tremare le piume e risponde con la sua consueta faccina di latta. “Sono il Paperino di Natale e devo scoprire cosa c’è nella scatola che mi ha regalato Babbo Natale”. Il Giudice Dredd lo guarda severamente dicendogli “Io invece sono la Legge! E tu sei nei guai!” Utilizzando uno scanner portatile sulla scatolina, ottiene un responso negativo per ogni sostanza che richieda l’emissione di una sentenza immediata. Il Paperino di Natale chiede al Giudice Dredd se ha visto qualcosa circa il suo contenuto. Come risposta viene allontanato dalla manifestazione insieme alla sua scatola e in un attimo si ritrova all’uscita. Questa volta è meglio tornare a casa e raccogliere le idee per formulare un nuovo piano allo scopo di capire cosa si trova nascosto al suo interno.

Riassunto parziale dell’impossibile sfida:

Babbo Natale 9 – Paperino di Natale 0

https://www.festivaldelfumetto.com/

Grazie a tutta la “Tana delle Tigri Italian Cosplayers”

Grazie a Marco Spatola

Robert Downey Jr. Sosia & Impersonator

Facebook – robert downey jr lookalike & impersonator – marco spatola

Instagram – tola_mr.stark

(Impeccabile nei modi di fare ed elegante come sempre, comincio a credere che Marco sia in realtà il vero Tony Stark e a casa, nascosta da qualche parte ci sia la sua armatura da Iron Man)

Grazie a Beatrice Barnabà per la revisione dei testi e un grande ringraziamento a tutte le persone e i Cosplayers che si prestano sempre volentieri, anche se per la maggior parte delle volte non conosco i Vostri nomi. Senza di Voi le avventure delle anatre spaziali non potrebbero esistere.

Emma al Salone della Cultura – Milano 19 gennaio 2019

Emma, l’anatra addetta alla Biblioteca, è rimasta molto contrariata dalla notizia che nel 2019 non ci sarà a Milano “Tempo di Libri”. Voleva ritornarci e inaugurare la manifestazione parallela “Tempo di Anatre”. Per fortuna le occasioni per fare e vivere la Cultura non mancano mai. In un freddo fine settimana di gennaio, Emma si reca a Milano per visitare il “Salone della Cultura”. Dove ci sono i libri, la sua grande passione, deve esserci anche lei!

Una foto con il pannello della manifestazione e via a curiosare sui vari tavoli in un fantastico bagno di Cultura. Titoli nuovi e molto materiale usato. Molti libri avevano centinaia di anni ed esercitavano su Emma un fascino immenso. “Visti e considerati i guai che il Paperino di Natale e Maddalena si sono tirati addosso negli anni passati, meglio indirizzare il mio campo di ricerca anche ai settori di nicchia. Ho potuto consultare un antichissimo testo di Demonologia. Quando le anatre sono nei guai vengono a chiedere a me ogni tipo d’informazione. Dopo il demone alieno che Maddalena ha incontrato a Rennes le Chateau durante la crisi della “Mezzanotte Ingarbugliata”, abbiamo imparato che bisogna essere pronti per ogni evenienza, comprese quelle più inverosimili.

Anche se la prossima edizione di “Tempo di Libri” sarà nel 2020, posso ugualmente dare i miei premi virtuali anche al “Salone della Cultura”! Questa volta è molto difficile assegnare un premio per lo stand migliore, perché non ci sono stand, ma diverse corsie formate da numerosi banchi affiancati. Come regola generale i libri non si devono giudicare dalla copertina, ma dal contenuto e anche se qui non ci sono strutture per appagare la vista, i banchi sono pieni di libri molto interessanti.”

Dopo un giro approfondito Emma ha trovato qualcosa che merita il primo premio per l’esposizione alla Libreria Di Frusaglia di Pesaro. Un libro che parla da solo, senza bisogno di aggiungere parole.

Durante la seconda guerra mondiale, una scheggia di granata ha colpito il dorso del libro, continuando il suo percorso ha devastato l’interno, fermandosi poco prima di uscire dalla parte opposta.

Emma prova una tristezza immensa davanti a quello scempio. È il risultato finale di ogni conflitto: la distruzione. Questo libro ha un significato e un’importanza immensa. Con un grosso azzardo si potrebbe definirla, con una grande provocazione, “un’opera d’arte” dei tempi moderni.

Guerre infinite, distruzioni, tentativi continui, sotto l’indifferenza generale, di cancellare la storia antica con gli esplosivi o screditandola a ogni livello, allo scopo di sostituirla con quello che più conviene a chi utilizza la violenza fisica o verbale.

È facile lanciare le bombe, difficile è ragionare e cercare di comprendersi. Fare un passo indietro richiede sempre tanto coraggio. Ma come ci insegnano le “nuove regole” del commercio globale, per il business le persone passano in secondo piano e dietro ogni guerra ci sono sempre degli interessi, tante volte difficili da vedere.

Dopo pensieri molto profondi, Emma desidera solo rilassarsi e in tempi difficili e pericolosi come quelli che stiamo vivendo serve qualcuno che ci possa far sorridere, perché la vita, con mille difficoltà deve sempre continuare. Emma decide di assegnare il suo premio virtuale al libro “Bestiario Umoristico” di Tino Adamo e Luca Barbieri edito da Elleti Edizioni. Si tratta di una rivisitazione in chiave umoristica di parecchi animali. Il divertimento è assicurato già dal DroneDario che appare in copertina, un Dromedario in versione Drone con le sue eliche stile quadricottero. E come c’è scritto si tratta di “un libro bestiale”.

Prima di uscire, sul banco della “Libreria Antiquaria Borgolungo” ha trovato il libro giusto per il Paperino di Natale. “È un anatroccolo un po’ strano, non capita di vederci spesso e forse è meglio così perché mi farebbe perdere solo del tempo. Non mi ricordo quando sia venuto in Biblioteca, forse non sa nemmeno dove si trovi. Tanto i suoi passatempi preferiti sono: lanciare i petardi nell’ufficio della Pizia, costruire e sperimentare cose strane in laboratorio, tante volte inutili, giocare, mangiare in modo disordinato e fare scherzi a Fulcanelli.

Mi sembra che sia il titolo perfetto per lui: “Aria Fritta”. Perché troppe volte è tutto quello che esce dal suo becco!”

Emma esce quando inizia a fare buio, sicura di aver impiegato il suo tempo nel modo migliore, dandovi appuntamento il prossimo anno con una nuova edizione del Salone della Cultura.

Salone della Cultura

https://salonedellacultura.it/

Libreria Di Frusaglia (grazie per la accoglienza)

www.libreriadifrusaglia.it

“Bestiario Umoristico” di Tino Adamo e Luca Barbieri – Elleti Edizioni  (grazie Tino per la tua disponibilità)

Emma visita Tempo di Libri 2018

Come promesso Emma si è recata a visitare “Tempo di Libri”, rigorosamente da sola e senza il Paperino di Natale che le farebbe solo perdere del tempo creando tanta confusione.

Ha notato i libri di una delle sue trasmissioni preferite, quelli di Doctor Who. Emma si accontenta di leggere tutto quello che trova, non come Lola che il Dottore lo conosce di persona e ha viaggiato diverse volte con lui salvando un paio di volte l’intero Universo. Lei, invece, è molto tranquilla, l’anatra più adatta per stare tutto il giorno in biblioteca, dividendosi tra libri e ricerche di vario genere.

Eccola che passa dallo stand del “Gruppo Editoriale Mauri Spagnol” ed è molto contenta di trovare sulle sue borse la seguente frase: “Leggere può creare indipendenza”. Una frase perfetta per un evento dedicato ai libri e alla lettura. Questa frase gli piace molto e decide di assegnare un premio virtuale all’Editore per aver (a suo giudizio) scelto la frase più bella per questo tipo di esposizione.

Ci sono in circolazione tanti premi e riconoscimenti. Perchè non dovrebbe gestirne uno anche lei, dopo tutto di libri se ne intende. Ma non si ferma qui, sente di dover assegnare altri due premi. Dopo aver passato qualche ora a curiosare tra gli stand è assolutamente convinta di assegnare il suo premio per il titolo più curioso e intrigante a: Mincione Editore. La sua “Guida cubana integrata alla santeria quantistica” di Carlos Hernandez conquista il primo posto.

Una fermata strategica allo stand della “Regione Lombardia” per far riposare le sue zampine e poi si riparte per assegnare l’ultimo premio.

Infatti l’ultimo premio è sicuramente per “Guido Tommasi Editore” per la bellezza del suo stand, molto aperto, senza pareti, illuminato con luci fredde, caratteristiche che ben si accompagnano con i tondi di carta bianca posizionati a varie altezze. L’effetto globale vedendolo di persona era molto gradevole.

Poi sale al piano superiore per vedere la mostra sull’evoluzione dei libri, dalla loro nascita a quelli più recenti in formato elettronico. Più sono antichi più esercitano il loro fascino, infatti la troviamo appollaiata sulla teca in atteggiamento di devozione.

Dietro di lei i pannelli con illustrati i periodi più significativi della storia del libro. Si ferma a leggere quello dedicato al triste periodo della censura. Si ricorda quanto visto in precedenza “Leggere può creare indipendenza”. La cultura e il sapere hanno sempre spaventato i “furbacchioni” che in ogni secolo hanno cercato di porre paletti, regolamentare, rallentare la circolazione delle idee, vietare, arrivando anche a distruggere la cultura e la storia bruciando i libri. Viene assalita da un capogiro e si sente quasi male.

Non può non pensare all’avventura iniziata un caldo pomeriggio di maggio curiosando tra i libri della “Libreria Zivago” a Milano. Tra una fetta di torta, ordinata al bancone dell’Osteria dell’Utopia e svariati richiami al Paperino di Natale, che pensava solo a rovistare tra i giocattoli destinati ai bambini. Tra gli scaffali pieni di libri interessanti, una frase che purtroppo ben si accompagna con le sue riflessioni. La storia dovrebbe insegnare qualcosa ma è più conveniente dimenticarla.

Trova conforto sentendosi attraversata come da una nuova energia quando si siede su un’antica macchina da stampa risalente al 1858 appartenente al Museo della Stampa di Lodi. L’invenzione della stampa, la diffusione dei libri, la cultura finalmente per tutti.

Questa tempesta di emozioni contrastanti le fanno ricordare un episodio di Doctor Who, dove i soliti cattivi vogliono distruggere tutto. Il Dottore e i suoi amici sono chiusi in una biblioteca. Lui ricorda a tutti che sono chiusi dentro a una biblioteca piena di libri, il più grande arsenale del mondo.

Terminata la visita ai vari sistemi per la stampa si intrattiene allo stand delle edizioni “Nova Charta” che pubblica la rivista “Alumina”, una rivista molto bella dedicata ai codici miniati di ogni tempo e paese. Rimane incantata da quelle immagini lontane nel tempo.

Essendo un’appassionata del libro di carta stampato, si pone delle domande riguardo ai tempi della trasformazione digitale, quello che si chiedeva Laurent Flutsch del Museo di Lausanne-Vidy in Svizzera. La mostra “Futur Antérieur”, da anni itinerante in Francia, espone oggetti del nostro tempo artificialmente degradati e/o con parti mancanti con i commenti e le ricerche di ipotetici archeologi di un lontano futuro. Denuncia “l’amnesia programmata” della nostra società, con i nostri comportamenti, affidando la nostra cultura e la nostra storia a supporti fragili e non duraturi.

Il digitale è favoloso e pieno di strepitose fantastiche opportunità per diffondere il sapere umano, ma è altrettanto pericoloso. Per semplificare il concetto abbiamo codici miniati e libri vecchi di centinaia di anni, non tanti ma esistono e si possono ancora leggere. I nostri CD, DVD, HD del portatile, quanto potranno essere duraturi in un mercato dominato dalle leggi dell’usa e getta, mercato che per esistere deve produrre oggetti che devono avere comunque una vita breve?

Il tempo è trascorso velocemente e i padiglioni si stanno progressivamente svuotando, Emma scende al piano inferiore e si ferma per una foto con una frase di Leonardo. Genio indiscusso, sicuramente sarebbe andato molto d’accordo con il Paperino di Natale. Anche lui ama costruire tante cose anche se il più delle volte sono di dubbia utilità.

Prima di uscire si ferma allo stand del “Libraccio” dove esternamente si trova la scritta “La Storia Continua” e sembra fatta apposta per le anatre. La storia delle anatre continua ed è solo all’inizio!

Link:

Museo della stampa e stampa d’arte a Lodi – Andrea Schiavi

www.museostampa.org

Futur antérieur – Trésors archéologiques du 21° siecle

Catalogo dell’esposizione

Musée romain de Lausanne-Vidy

Ottobre 2002 – Aprile 2003

Allo scorso anno ancora itinerante in Francia

http://www.lausanne.ch/mrv

Tempo di Libri

www.tempodilibri.it/it/

Fumetti in italiano di Doctor Who

https://titan-comics.com/

Gruppo Editoriale Mauri Spagnol

www.maurispagnol.it/

Mincione Editore

https://www.mincionedizioni.it/

Guido Tommasi Editore

http://www.guidotommasi.it/

Nova Charta Edizioni

https://www.novacharta.it/

Il Libraccio

https://www.libraccio.it/

Libreria Zivago – Osteria dell’Utopia

Via Vallazze 34 (angolo viale Lombardia) Milano

www.osteriadellutopia.it

facebook: osteria dell’utopia & libreria zivago

Missione sotto copertura – seconda ed ultima parte

Oramai è tardi e bisogna fare la spesa, il Paperino di Natale ritorna a Diagon Alley. Si guarda in giro ed entra furtivamente in un negozio.

Deve procurarsi un “Giratempo”, adesso si è messo in testa di costruirsi una piccola macchina del tempo e questo è un componente indispensabile.

Secondo voi dove potrebbe andare adesso un personaggio eclettico e fuori dal comune come lui? Sicuramente al “Mercato Nero” con l’intento di acquistare cose illegali.

Ordina una confezione di “Orsetti di Gelatina Canditi”: sembra strano ma su molti Sistemi Stellari si sono combattute battaglie per il possesso di una sola scatola, mentre qui si possono avere tranquillamente pagandoli una moneta d’oro. Poi un barattolo del famoso “Ingrediente Segreto” e una confezione di “Semi del Dubbio”.

Non dimentichiamoci una copia dell’introvabile “Tavola Periodica degli Elementi Alchemici” che serve nel laboratorio di Fulcanelli.

Curiosando in giro, il Paperino di Natale trova il calco dell’impronta di un Drago e la osserva con vivo interesse.

Ma la visita non finisce qui, in questo mercato si possono veramente trovare tante cose molto rare: un’intera collezione di uova di Drago! Incredibile sono tutte colorate e sistemate sulla paglia in cassette di legno.

Le sorprese si susseguono, il Paperino di Natale trova una grande quantità di denti e artigli di Drago, disponibili per la vendita. Ne vorrebbe comprare uno ma ha finito tutte le monete che gli aveva regalato Lupin III.

Sarà per la prossima volta, saluta la gentile e disponibile commessa e si dirige verso un altro banco che aveva notato da lontano: la presenza della squadra di Quidditch “Milano Meneghins” lo scombussola parecchio.

Vorrebbe subito provare e vincere un torneo contro i “Serpe Verde” e si fa immortalare appollaiato sul cerchio più alto.

Gironzola sul banco e si siede vicino agli strumenti di gioco. In queste occasioni il suo pensiero è sempre il solito. “Ma perchè tutte le cose intriganti devono essere sempre così grandi?”.

Salendo sulla scultura di gufo esposta sul bancone, pensa che potrebbe rivestire il ruolo di Cercatore e occuparsi del “Boccino d’Oro” più alla sua portata.

Non può lasciare il Padiglione della saga di Harry Potter senza scrivere qualcosa sulla grande parete dei messaggi. Cosa altro poteva scrivere secondo voi?

Il Paperino di Natale non può rimanere serio a lungo senza cominciare a giocare e allora libera lo sciocchino che risiede dentro di lui e si getta nella mischia.

Senza perdere un secondo si mette a disturbare il Joker e Killer Croc, ma dovrebbe oramai sapere che il suo è un gioco pericoloso, certi personaggi andrebbero lasciati stare. Mentre Killer Croc lo blocca, il Joker gli punta la sua pistola addosso.

Ripresosi dallo spavento e non avendo imparato niente, tenta di aprire a tutti i costi una porta che forse è meglio che resti chiusa. Essendo stata sigillata molto bene, non riesce a portare a termine l’impresa.

Sconsolato per non aver potuto placare la sua curiosità su cosa si celava dietro alla porta, si allontana e subito trova un’altra cosa con cui giocare. Vede incustodita la moto di Batman, si avvicina e ci sale sopra imitando il rumore del motore.

Ingaggia un inesistente combattimento con “Bane” e gli spara contro proiettili immaginari, facendo parecchio rumore e attirando l’attenzione di Batman che lo prende nella mano e lo sgrida perchè poteva farsi del male.

Il Paperino di Natale pensa di non essere capito, ma dopo qualche minuto finalmente incontra “Lobo”, che in una sua avventura è andato in giro con una paperella e dunque è festa grande. Si raccontano qualche aneddoto delle loro vite e poi “Lobo” prende l’uncino della sua catena e si esibisce in qualche grattino sotto al suo becco.

Tutto soddisfatto il Paperino di Natale si sposta verso il palco dove trova qualcuno del suo livello, con un’attrezzatura altamente tecnologica. Inizia una discussione tecnica sugli effetti della “Traslazione Quantica” rispetto allo spettro visivo.

Dopo aver discusso per quasi un’ora di argomenti troppo complicati, decide di darsi alla pirateria chiedendo aiuto nientemeno che al mitico Jack Sparrow. Vedendo bene che il piccolo pennuto non potrebbe mai resistere alla dura vita dei Pirati, Jack decide di mandarlo alla Taverna del Teschio Parlante, dove un suo caro amico potrà sistemarlo a dovere.

Il Paperino di Natale si reca alla taverna. Si siede sul bancone e chiede informazioni all’Oste che sghignazzando chiama a rapporto i pirati presenti.

Il povero Paperino di Natale viene sistemato a dovere da Capitan Barbossa ed esposto a pubblico esempio per chiunque entri nella taverna senza essere un pirata.

Dopo aver seguito tutti gli spostamenti del Paperino di Natale, Maddalena che fine ha fatto?

Mentre lui giocava per quasi tutto il tempo a fare lo sciocchino per attirare su di lui tutta l’attenzione, Maddalena aveva un compito preciso da eseguire mantenendo un basso profilo.

Da mesi la Pizia aveva iniziato delle trattative di lavoro con le Industrie Stark. Dopo aver raggiunto un accordo, il compito di Maddalena era quello di incontrare Tony Stark, discutere riguardo alla produzione di energie alternative e ritirare un generatore d’energia sperimentale.

Mentre soddisfatti escono dall’esposizione, avendo portato a termine con successo la loro impresa, un sinistro annuncio compare come per magia in ogni padiglione.

Fine seconda ed ultima parte

Milano Meneghins Quidditch

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I Draghi dei Visconti    www.gnomi.org

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Missione sotto copertura – prima parte

In una fredda mattina invernale troviamo Maddalena e il Paperino di Natale alla Fiera del Fumetto a Novegro, situata nella periferia di Milano. Sono in missione per conto delle anatre spaziali, dovendo recuperare alcune sostanze difficilmente reperibili per gli esperimenti di Fulcanelli.

Appena entrati notiamo subito delle grosse differenze tra queste due anatre dotate di un’intelligenza non comune. Maddalena si ferma a far conoscenza della gentilissima Marta Leandra Mandelli, una brava scrittrice che illustra i suoi romanzi Fantasy. Ne nasce un’interessante discussione su questo genere.

Invece il Paperino di Natale preferisce cimentarsi in attività più frivole e inizia a cercare delle nuove amicizie, non su Facebook ma nella realtà della manifestazione. Ecco un suo nuovo amico, un signore con un gigantesco occhio al posto della testa, con tanto di cappello, guanti bianchi, bastone e completo nero delle grandi occasioni.

Continuando a gironzolare, sempre in modo svagato, tralasciando il motivo della loro presenza in fiera, il Paperino di Natale inizia a disturbare altri personaggi come una lupo pirata con tanto di uncino al posto di una zampa. Il pennuto comincia a intuire le sue vere intenzioni, mentre quello gli avvicina l’uncino imitando il movimento dello spiedo. Non si tratta del buon Lupo Lucio della Melevisione, perciò con un balzo improvviso scappa via nascondendosi tra il pubblico.

Cercando di mettere più strada possibile tra lui e il Lupo affamato, il Paperino di Natale perde completamente l’orientamento finendo per trovare un cartello che indica la direzione da seguire per arrivare da Ollivander, il negozio per eccellenza dove trovare un sacco di cose molto interessanti.

Appena entra dalla porta il Paperino di Natale è subito attirato dagli scaffali pieni di scatoline contenenti le bacchette magiche. Ne apre una e si siede dentro godendosi l’inconsueto panorama. Vicino a lui si trova il cartello “Vietato l’ingresso ai babbani” e appena sotto fanno bella mostra due testine rimpicciolite che gli ricordano tanto quelle appese fuori dalla Taverna nel film di Harry Potter.

Finalmente vede l’oggetto dei suoi desideri e si precipita nella sua direzione. Per non essere visto si nasconde sotto il bancone con la scritta “Gringotts Bank Tesoreria”. Una scritta leggendaria, ma il Paperino di Natale non ha un conto personale aperto presso questa banca e non servirebbe nemmeno pregare Unci Unci per un prestito perchè sarebbe tempo perso.

Facendo molta attenzione si arrampica e si siede sul ripiano del bancone e il suo sguardo viene catalizzato dai biglietti sulla bilancia. Chi non vorrebbe salire sul “Nottetempo” o fare un viaggio in treno per “Hogwarts” partendo dal “Binario 9 e 3/4”, ma non è quella la sua priorità.

Ha sempre sognato di possedere una “Mappa del Malandrino” e adesso era proprio a portata di mano. In un attimo ha già le sue zampine sul contenitore pronto per compiere il misfatto.

Ha come la strana sensazione di essere osservato. Si gira per controllare, ma Harry Potter non è nei paraggi, non vorrebbe mai essere sgridato proprio da lui. Ritorna al suo lavoro e afferra la “Mappa del Malandrino”, ecco il momento atteso per tanto tempo. Impiega un po’ di fatica, pensando che su questo Pianeta qualsiasi cosa è sempre troppo grande per le sue zampine.

Ancora un piccolo controllo visivo per essere sicuro che nessuno stia guardando e … con una mossa fulminea il Paperino di Natale afferra la “Mappa del Malandrino” e si nasconde dai possibili sguardi altrui, spostandosi in una posizione più sicura. Non resiste e deve subito consultare il prezioso e impossibile oggetto. Lo apre e cerca di trovare la posizione di due negozi magici che gli interessa visitare.

Visto che Maddalena non è in zona è meglio passare prima a prendere qualche soldo e il Paperino di Natale sa già dove può rifornirsi. Detto questo, il Paperino di Natale esce dalla mappa e pronunciando le parole “… fatto il misfatto…”, la stessa si ripiega e come per magia sparisce dentro al suo cappellino.

Esce di corsa dalla bottega senza guardare e centra in pieno Lucius Malfoy. Con un’imprecazione il Paperino di Natale viene sollevato e guardato con un certo disprezzo. Lucius Malfoy accenna al fatto che non bastavano i babbani a inquinare il mondo della magia, adesso ci mancavano anche dei buffi paperottoli. Dopo questo commento il povero Paperino di Natale viene lanciato via e atterra con qualche rimbalzo sul marciapiede. Ritornerà dopo, quando questo signore antipatico, come lo ha appena considerato, sarà sparito dalla circolazione.

Un po’ stordito e un po’ sorpreso esce dal padiglione e si dirige a prelevare qualche soldino per fare la spesa. Niente di meglio che una bella cassaforte. In bella vista c’è la mitica e irresistibile frase “Non Toccare” e per il Paperino di Natale è sempre un invito a cena. Si siede sopra e inizia a pensare come potrebbe aprirla.

Si tratta della cassaforte di Lupin III e l’impresa si presenta difficoltosa. Decide di approfittare di un’altra cassaforte ma questa volta aperta. Ci entra alla velocità della luce e afferra tra le sue zampine una mazzetta di banconote, pregustando già le cose che potrà comprare a Diagon Alley. Per sua sfortuna Jigen è altrettanto veloce e punta verso il piccolo ladruncolo la sua pistola.

Colto in flagrante viene preso e portato da Lupin III che lo adagia sul tetto della sua mitica 500. Mentre Goemon controlla che non ci sia in giro il guastafeste di Zazà, il Paperino di Natale è costretto a “vuotare il sacco”.

Gli racconta di quando sono arrivati sulla Terra, della difficoltà dei primi tempi, di come era bello il loro pianeta e di tutti gli scherzi giocati alla Pizia e a Fulcanelli.

In un primo tempo Lupin III si dimostra perplesso, ma poi sentendolo raccontare anche cose strampalate lo prende in simpatia e il Paperino di Natale diventa un suo nuovo amico.

Ascoltando il suo progetto Lupin III decide di aiutarlo e gli accorda il permesso di prelevare qualche moneta d’oro dal forziere.

Mentre il Paperino di Natale torna verso Diagon Alley, Maddalena si è fermata allo stand di Franco Brambilla, bravissimo disegnatore delle copertine dei romanzi di fantascienza di Urania.

Maddalena ha conosciuto questi romanzi tramite Emma, un’altra anatra spaziale che si occupa di archiviare e catalogare tutti i dati e i documenti che servono alle anatre e così trascorre diverso tempo ad ammirare le cartoline Vintage della mostra allestita da Franco. Il fascino delle cartoline di un tempo arricchite da elementi estranei all’epoca come astronavi, alieni, i mitici dischi volanti, in un mix perfetto che genera nuove immagini fantascientifiche, con panorami inediti, non distanti decine di anni luce, ma appena dietro a casa regalandoci ancora un’altra occasione per sognare ad occhi aperti.

Tanto per citarne alcune, scorci di Milano o delle città limitrofe con tanto di turisti alieni, corse non di automobili ma di Quadropodi Imperiali di Star Wars, dischi volanti fermi alla dogana per espletare le formalità burocratiche……….

Prima di tornare a Diagon Alley il Paperino di Natale si ferma a giocare con un videogioco di corse d’automobili. Al comando di una potente Ferrari, ovviamente di colore rosso come il suo cappellino preferito, dopo qualche curva presa in modo azzardato, finisce fuori strada. Dopo pochi secondi appare sul video la scritta “Missione Fallita”.

Fine prima parte

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Marta Leandra Mandelli oltremondofantasy.blogspot.com

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