Il Segreto di Babbo Natale – quarta e ultima parte

Si guarda intorno e vede un libro molto grande con tanto di penna per scrivere appoggiata sopra alla copertina. “Deve essere per forza un libro molto importante per Babbo Natale e dato che sono qui meglio dare un’occhiata da vicino”.

Prende posizione in un angolo e impiegando tutta la forza che può esercitare cerca di aprire il gigantesco libro.

Un gran tonfo della spessa copertina sul tavolo e finalmente si può curiosare dentro al suo contenuto.

Sale sul libro, si siede al centro della pagina e ancora prima d’iniziare la lettura si accorge che c’è qualcosa che non va.

Il Paperino di Natale, che già pensava di aver fatto una grande scoperta, rimane deluso quando legge il contenuto della pagina. “Non si capisce niente, c’è scritto polizze, quietanze e conteggio. Astuto il Babbo! Deve aver criptato le pagine con un codice a base di DNA che automaticamente riconosce chi apre il libro”.

Scende dalla scrivania e inizia a rovistare ovunque, per cercare qualcosa che forse alla fine non sa nemmeno lui cosa sia. Si fa presto a dire la parola “segreto” ma tutto quello che non sai potrebbe essere un segreto e quello che per te rappresenta un segreto, per altri potrebbe non esserlo. Detto fatto entra negli scomparti del grosso baule da viaggio per riuscire solo a far compagnia a un Pinocchio di legno colorato. Dall’alto del baule notiamo ancora il topino che lo osserva con curiosità.

Ancora niente, a parte Pinocchio il baule è vuoto. Si dirige verso il comodino. “Il cassetto del comodino solitamente contiene cose personali e magari ci sono indizi importanti per me” pensa il Paperino di Natale. Si arrampica nuovamente sul letto e con un lungo salto atterra sul ripiano del comodino. Si corica e con le zampine cerca di aprire il cassetto. Dopo qualche tentativo ottiene uno spazio idoneo per infilarci la testa e curiosare all’interno. Il topino lo segue sempre come se fosse la sua ombra.

Non contento, scivola nel cassetto e lo esplora completamente trovando solo alcuni fogli di carta. Un po’ deluso, cerca di fare il punto della situazione appoggiando le zampine sul bordo del cassetto. Ha rovistato ovunque senza trovare niente!

Mentre è ancora avvolto nei suoi pensieri, il topino si avvicina per sorprenderlo alle spalle. Il Paperino di Natale sentendo un rumore si gira improvvisamente spaventandosi. Una zampina è ancora appoggiata al bordo del cassetto mentre l’altra istintivamente la porta davanti al becco.

Il topino si presenta e invita l’intruso piumato a seguirlo perché era giunto il momento di parlare con il suo capo. Entrano in un passaggio segreto delle dimensioni dei topini e adatto quanto bastava per far passare il Paperino di Natale.

Mentre avanzano in un tunnel con le pareti ricoperte di grafiche natalizie, il topino gli spiega di essere uno degli aiutanti di Babbo Natale e che questi passaggi collegano i vari ambienti della casa in modo che i topini possano muoversi rapidamente da un posto all’altro.

Dopo alcuni minuti, il percorso inizia a salire e si intravede la luce. I due sbucano nella parte più alta della poltrona che aveva già visto quando stava sognando a causa della zuccata presa nell’Ufficio Postale. Il Paperino di Natale e il topino guardano sotto e vedono che la poltrona è occupata, “lui” è comodamente seduto. Babbo Natale è pronto a ricevere!

Babbo Natale prende la piccola creaturina in una mano: “Vediamo chi è questo piccolo anatroccolo. Dunque… vieni da lontano… molto lontano, sei un gran curioso e fai diverse cose che non dovresti fare. Ti aspettavo… sei il Paperino di Natale!”

Ti starai domandando come mai ti conosco nonostante non ci siamo mai incontrati prima. Babbo Natale conosce molte cose… Mi piace che porti il mio cappellino tutto l’anno. Comunque devo dirti che non sono molto contento, perché sei entrato in casa mia e hai rovistato ovunque, anche nella mia camera”. Il Paperino di Natale la cosa che teme di più al mondo è quella di essere sgridato ed è quello che sta facendo in questo momento Babbo Natale.

Non ho bisogno di consultare il mio libro con i nomi delle persone che meritano un dono a Natale, tu sei sempre un gran Birichino e hai combinato tantissimi guai. Hai rischiato di scatenare una guerra con gli alieni dopo aver distrutto un loro disco volante, hai causato molti problemi all’interno dell’Expo 2015, hai lanciato più volte i petardi nell’ufficio della Pizia facendola spaventare. Interrompo qui perché l’elenco è molto lungo e poi non ho molto tempo perché devo coordinare gli Elfi nella preparazione dei regali”.

Comunque non sarei Babbo Natale se non ti facessi ugualmente un regalo. Ho pensato tanto a te e credo di aver trovato il dono giusto per un papero tanto curioso e tecnologicamente avanzato”.

Il Paperino di Natale riesce a parlare dopo quella che per lui è stata una visione mistica.

Allora si tratta dei DVD di Chef Rubio?” dice l’anatroccolo. “Se ci mettiamo a parlare del contenuto, non sarebbe più una sorpresa” gli risponde Babbo Natale.

Conosco l’importanza di quello che fate per difendere il Pianeta tu e le altre anatre. Dentro alla scatola c’è qualcosa che vi servirà in futuro e quando l’aprirai tra sei mesi sarai molto contento”.

Il Paperino di Natale non ha afferrato bene una delle parole e ripete sbigottito: “Sei mesi?” La risposta non tarda ad arrivare, “Si, sei mesi, così forse imparerai a non rovistare nelle cose di Babbo Natale e magari imparerai ad essere più paziente in quelle di tutti i giorni”.

Babbo Natale avvicina il Paperino di Natale e a bassa voce gli dice: “Ti ricordo che è assolutamente inutile cercare di aprire il pacco prima del tempo che ho stabilito, perché nonostante i mezzi che impiegherai non otterrai nessun risultato. Ci proverai, perché conoscendoti bene so che ci proverai, ma ogni tentativo sarà vano. Il pacchetto si aprirà in modo automatico allo scadere di questo periodo”.

Il Paperino di Natale è riuscito a farsi sgridare da Babbo Natale e accetta la sfida che è, secondo il suo parere, assolutamente in grado di vincere. È convinto che ricorrendo alle sue risorse potrà aprire il pacchetto prima del termine dei sei mesi.

Babbo Natale, con un tono di voce ancora più basso, come se non volesse farsi sentire da nessuno, gli mormora: “In futuro, se sarai messo alle strette e ti troverai intrappolato in una certa situazione, mi raccomando, scegli il secondo. Ma prima dovrà rompere il cilindro.” Il piccolo anatroccolo non capisce e rimane un po’ stranito.

Il Paperino di Natale cambia subito pensiero, comincia già a meditare sul contenuto del pacchetto e al fatto di resistere sei mesi senza conoscerne il contenuto. Inizia a pensare come mai Babbo Natale è così sicuro che lui non riuscirà ad aprirlo e pensa per la prima volta che potrebbe avere ragione. Mentre Babbo Natale dietro alla sua lunga barba bianca sorride, il piccolo anatroccolo appoggia le sue zampine sulla testa.

Dal suo becco esce solo uno Squek appena udibile.

Prima di uscire dalla Casa di Babbo Natale, guarda sotto al grande albero il suo pacchetto ed è sicuro che dovrà impegnarsi al massimo se vorrà vedere qualche risultato.

Fine quarta e ultima parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita. Inoltre un ringraziamento speciale a Quinto Terminelli, molto attivo nel campo del volontariato, impersonando molto bene Babbo Natale in questa e diverse altre occasioni a Pietra de Giorgi, Broni, Portalbera e Stradella, che è anche Co-fondatore dell’Associazione Diabetici San Matteo nata nel 2005 con una sede nel Policlinico di Pavia, associazione aderente al FAND – Associazione Diabetici Italiani. Ultima nell’elenco, ma non certo per importanza, Beatrice Barnabà che mi fornisce sempre vari aiuti specialmente nella revisione dei testi.

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Il Segreto di Babbo Natale – terza parte

Poco lontano vede una cassa di giocattoli e si ferma per una partita con l’orsacchiotta Giuditta. Questo gioco non lo ha mai visto prima ed è curioso di scoprirne le regole e le strategie.

Oltre alla sua nuova amica Giuditta, in questo grande salone c’è qualche altra presenza: si tratta dei topini di babbo Natale. Il Paperino di Natale, sfrontato come sempre, decide d’impersonare il suo mito e sale sulla poltrona esclamando il classico Oh Oh Oh. I topini si avvicinano riconoscendolo come il loro capo!

Il nostro pennuto inizia a prendere seriamente il suo nuovo ruolo e consulta il leggendario libro con l’elenco dei nomi di tutti i bambini che si sono comportati bene. Rivolgendosi ai topini, li informa che, dovendo salvare la Festa più bella dell’anno, bisogna iniziare subito le operazioni per le consegne natalizie.

Seduto sulla poltrona con i topini vicino, li incita dicendo “Forza topini mettiamoci al lavoro! Tu prenderai la carta per i regali, tu invece ti occuperai dei nastri per avvolgere i pacchi”. Il terzo topino scende dal bracciolo della poltrona e viene subito assunto nel ruolo di assistere il Paperino di Natale a smistare i carrelli stracolmi di doni.

Si dirige verso l’albero di Natale, o meglio è quello che vorrebbe fare, ma non riesce a muoversi. Cerca di divincolarsi ma è bloccato come da una forza invisibile. Inizia ad agitarsi e sente una voce che gli dice: “Ma cosa stai facendo?” Si ritrova improvvisamente tra le mani di Babbo Natale e dal becco gli esce un poderoso squek!

Si risveglia e non riesce subito a rendersi conto di cosa sia successo. Quando trova il bernoccolo, causa del gran mal di testa, si ricorda di quanto è accaduto prima di perdere i sensi. Cerca la sua letterina e quando si rende conto che adesso è ben custodita, si rilassa un po’.

Si arrampica dentro al contenitore della posta uscendo dall’apertura da dove era sventuratamente entrato.

Esce barcollando dall’Ufficio Postale e si infila subito nella cucina, magari bevendo una tisana potrebbe sentirsi meglio. La cucina è un altro ambiente affascinante per il suo calore e gli addobbi natalizi che sono disseminati ovunque. Il Paperino di Natale è talmente contento che per un attimo si dimentica dei suoi problemi.

Inizia “il Gran Tour” della cucina, ci sono così tanti oggetti da vedere che non riesce a stare fermo un attimo. Il camino acceso coperto di decorazioni lo incanta, ma subito dopo è attratto da altre cose e si dirige verso l’albero di Natale.

Vedendo alla sua base un cesto con dei piatti ed essendo svanito di natura, si ricorda che ha un disperato bisogno di bere una tisana, o meglio crede che la tisana possa avere dei benefici sulla sua condizione attuale.

Il Paperino di Natale vive le sue emozioni al massimo. Quando sente un qualche bisogno, lo sente alla massima potenza, quando ha sete, ha una sete mostruosa, quando ha fame mangerebbe un pezzo di Universo, sempre senza aspettare un attimo. Per lui attendere qualche minuto è un concetto sconosciuto. Guarda dentro ad ogni recipiente per cercare qualcosa da bere. Anche nei posti più improbabili come nel paiolo di latta sul pavimento. Probabilmente gli Elfi di Babbo Natale lo usano per strizzare lo straccio per pulire le piastrelle.

Allora si arrampica sulla corda per vedere il contenuto del paiolo di rame, che si trova sul ripiano del tavolino. “Per fortuna questa corda ha numerosi punti di appiglio! Come ricorda spesso la mia amica Maddalena, le anatre sono fatte per volare, non per l’alpinismo!”

Sono quasi arrivato, a momenti mi si incastrava una zampina nel cordame. Un salto ed eccomi al paiolo di rame che sembra il nome di una taverna di Harry Potter e manco a farlo apposta è vuoto. Però da qui si ha un ottima visione di tutta la cucina, tavolo compreso”.

Prende la ricorsa e si lancia colmando la distanza che lo separa dal tavolo con un breve volo. Ci atterra sopra e si mette alla ricerca della sua tisana.

L’unica cosa potenzialmente commestibile sarebbero le mele, ma hanno solamente uno scopo decorativo essendo di plastica e della tisana manco l’ombra.

Prima di abbandonare la cucina la sua attenzione è attratta dai barattoli luminosi posti su una mensola. Ci arriva attraverso un percorso tortuoso che passa da una nuova arrampicata sulla corda, una salita sulla cappa aggrappandosi al mestolo, un giro completo sul bordo della stessa come se fosse un equilibrista del Circo, un salto sulla mensola vicina e un altro per arrivare ai barattoli. Tutta quella strada, tanta energia impiegata ma ne valeva la pena. Sembra che Babbo Natale abbia messo all’interno di alcuni barattoli delle stelle.

Dopo aver esplorato la cucina, esce e attraversa il corridoio per entrare nella camera da letto di Babbo Natale. Il Paperino di Natale è convinto di poter scoprire qualche segreto sul suo personaggio preferito. Sarà la reazione per il colpo che ha preso, ma non si ancora ripreso del tutto, infatti inizia a sentire un gran freddo nonostante sia coperto di piume.

Nella camera non c’è molta luce e l’illuminazione è in gran parte generata dal fuoco del caminetto e da una finestra aperta quanto basta per far entrare un piccolo spiraglio di luce. Per cercare di scaldarsi si corica su un ceppo e si gode questo momento di relax al caldo tepore della fiamma. Anche in questo ambiente, sempre senza che se ne accorga, un topino osserva le sue azioni.

Una volta ben riscaldato, cerca di riprendersi sedendosi sul letto di Babbo Natale vicino alla sua borsa dell’acqua calda. Una decina di minuti d’inattività senza fare lo sciocchino e si è completamente ristabilito.

Ma eccolo che riprende subito a curiosare sulla scrivania! Vediamo spuntare la sua testa tra la valigia e il mappamondo.

Fine terza parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

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Il Segreto di Babbo Natale – seconda parte

Si gira lentamente e inizia ad avanzare sulla barra di metallo che lo separa dalla manovella.

Detto fatto, prende posizione, deciso a far partire il nastro con sola forza delle sue zampine. Dato l’importante contenuto di questa spedizione ci metterà tutta la sua forza e il suo impegno.

Appoggia le sue zampine sull’impugnatura della manovella tenendosi saldo alla parte metallica che la collega al rullo. Spinge con tutta la sua forza e ottiene un piccolo movimento che si incrementa a poco a poco.

Se ci fosse qui Maddy”, un’altra sua amica anatra proveniente da un altro universo, “le basterebbe un piccolo sforzo per far girare velocemente il rullo come se fosse un ventilatore”. Intanto il rullo aumenta la sua velocità,

facendo compiere alla manovella dove si trova appollaiato il Paperino di Natale un altro mezzo giro e siccome gli sembra di essere su una giostrina è un motivo in più per essere contento.

Improvvisamente il movimento della manovella attaccata al rullo diminuisce lentamente come era iniziato e si blocca dopo quasi un altro mezzo giro.

Ma che succede, ho impiegato tutta la mia forza e non ha fatto neanche un giro completo. Squek!”

“Magari funziona male e bisogna solamente farci una bella revisione. Meglio tornare sul rullo e dare un’altra occhiata” dice il pennuto.

Una volta tornato sul rullo, guarda nella scatola degli ingranaggi e non vede in apparenza dei problemi o corpi estranei che ne blocchino il funzionamento.

Anche i mozzi sembrano ben ingrassati e in apparenza non sembrano esserci motivi validi perché questa macchina non debba funzionare.

Si siede un attimo sul rullo per fare il punto della situazione, intanto prende tra le sue zampine la preziosa busta con le richieste per Babbo Natale. Ci tiene così tanto che ha quasi il timore che si possa smarrire da sola.

Si tratta di un macchinario di Babbo Natale e come tale non è regolato dalle normali leggi della fisica, della meccanica o quelle truffaldine dell’economia. Riparte in modo autonomo e il Paperino di Natale si aggrappa alla busta come se questa potesse fornire un aggancio stabile. Il nastro si muove sempre più velocemente e sotto il peso dell’anatroccolo inizia a ondeggiare.

In un attimo il Paperino di Natale supera la metà del percorso che lo separa dal raccoglitore della posta indirizzata a Babbo Natale. Inizia a rendersene conto adesso, vista la partenza improvvisa e riesce appena a girarsi per vedere dove si trova in quel momento.

Lascia la presa della busta e non ha nemmeno il tempo di alzare i suoi occhietti: sette nanosecondi dopo prende una sonora zuccata che lo lascia stecchito sul nastro.

Come se fosse in un film di fantascienza, il “Viaggio Allucinante” del Paperino di Natale, in stato d’incoscienza, prosegue all’interno della macchina.

Insieme alla sua letterina imbustata finisce con un bel volo dentro al contenitore. Rimbalza sul fondo anche se lo spessore della posta indirizzata a Babbo Natale attutisce parzialmente l’effetto della caduta. Si è messo nei guai un’altra volta. Privo di sensi, rimane immobile sul fondo del contenitore.

Gli gira la testa, sbatte i suoi piccoli occhietti e si domanda dove si trovi in quel momento: vede una serie di linee verticali davanti al suo becco.

Cerca di riprendersi un po’ e si accorge che quelle linee sono causate da una tenda, la scosta con le zampine per vedere meglio cosa si trova davanti a lui.

Rimane senza parole quando si rende conto di essere in un ambiente fantastico: una grande sala con un albero di Natale riccamente addobbato e alla sua base tante scatole sicuramente piene di regali.

Si domanda se uno di questi pacchi è destinato a lui. Inizia ad esplorare e sembra che non ci sia nessuno in giro.

Di fianco all’albero si trovano un binario e una galleria con tanto di treno pronto per entrare in azione per il trasporto dei regali di Natale.

Vede in lontananza la poltrona di Babbo Natale e si avvicina con l’atteggiamento di chi può osservare un’autentica reliquia, tanta è la sua venerazione per Babbo Natale.

Non è nemmeno riuscito ad arrivare a un metro dalla leggendaria poltrona. La sua attenzione viene catturata dal cestino delle caramelle che Babbo Natale regala ai bambini che lo vanno a trovare. Mai viste tante tutte insieme. Gli viene la voglia di farci un tuffo dentro. Bella idea! Potrebbe organizzare un campionato di nuoto in una piscina colma di caramelle solo per peluches.

Fine seconda parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

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Il Segreto di Babbo Natale – prima parte

Dopo la magra figura fatta lo scorso anno durante la partecipazione alla Babbo Running, costretto ad abbandonare la manifestazione dopo aver brindato con i suoi amici sardi, il Paperino di Natale ha deciso che era meglio non farsi vedere a Milano. Ricorda ancora le sue zampine pesanti dopo aver bevuto per la prima volta in vita sua la birra.

Quest’anno ha preferito indirizzare il suo interesse verso la casa di Babbo Natale che si trovava a Broni. Un’occasione che non poteva lasciarsi scappare.

Non gli sembra vero, può indagare sul suo personaggio preferito e curiosare nella sua casa, tentando di scoprire tutti i suoi segreti e magari anche incontrarlo di persona.

Appena entrato nell’atrio delle ex scuole elementari di via Emilia viene accolto da un grande cartello con la scritta “Benvenuti”.

La magica atmosfera di questo luogo contribuisce a farlo sentire a suo agio e come in un teatro delle marionette sbuca davanti alla scritta, come se si trovasse su un immaginario palco e rivestendo il ruolo dell’impresario comincia a invitare le persone a visitare la “Casa di Babbo Natale” descrivendo le caratteristiche e gli ambienti che non ha ancora visitato. Ci risiamo, quando la sua fantasia senza apparenti limiti unita alla passione per mettersi nei guai prende il sopravvento, il Paperino di Natale diventa il protagonista di tante avventure che vede solo lui sognando a occhi aperti. Indimenticabile è stata quella creata dalla sua mente durante l’Expo 2015 dove ai comandi di un mezzo agricolo avanzato della New Holland ha salvato il Pianeta da un invasione aliena di Decepticon, facendosi aiutare da un Autobot mandato nientemeno che da Optimus Prime per aiutarlo nella pericolosa impresa.

Trascorre in questo modo una spensierata mezz’oretta, fino a quando si accorge che oltre l’ingresso ci sono altre cose interessanti con cui giocare. Scende dal suo immaginario palco e si appresta ad entrare in questo mondo incantato.

Attraversa il corridoio compiendo corti passi con le sue piccole zampine, guardandosi intorno meravigliato da questo posto scoperto quasi per caso. La luce ambientale azzurra contribuisce a creare un’atmosfera magica che incanta il Paperino di Natale.

Viste le sue piccole dimensioni, vuole rendersi conto di cosa c’è d’altro da vedere e sale sul punto più alto a sua disposizione, l’orologio appeso in corridoio. Certe volte per vedere le cose più interessanti o gratificanti non bisogna andare lontano, basta cambiare il punto di osservazione e le cose ci appaiono sotto a una nuova luce.

Da questa angolazione vede il cartello con la scritta “Ufficio Postale” ed è come se nella sua testa si accendessero file di piccole lampadine natalizie, visto che siamo in tema pure intermittenti e assapora questa “scoperta” sedendosi sopra al tavolino. Vuole scrivere a Babbo Natale!

Dopo alcuni secondi la sua curiosità lo mette in moto ed entra nella stanza. La prima cosa che nota, essendo un grande appassionato di meccanica (e di duecento altre cose) è la macchina delle letterine interamente automatizzata. Compie un piccolo volo e ci atterra sopra. Osserva la struttura mentre è comodamente seduto. Essenzialmente è composta da tre elementi: la parte iniziale dove si appoggiano le letterine, il nastro trasportatore e la parte finale dove la posta diretta a Babbo Natale viene raccolta in un grosso contenitore per essere indirizzata verso la sua residenza in Lapponia.

Nonostante le “cose” tecnologiche che attirano sempre il suo interesse, non può resistere all’albero di Natale, simbolo di questa festività. Si dirige velocissimo e si scatta una foto, come dice spesso “da tramandare ai posteri”.

Trova sul fondo di una borsa due soldatini di legno e si mette a giocare: crea lui le trame di inesistenti film, che vive in prima persona come se fosse la realtà. Questa volta è in missione segreta insieme a due fidati agenti (i soldatini di legno) e devono sventare le trame di un gruppo di alieni cattivi che vogliono rapire Babbo Natale e cancellare la Festa più bella del calendario.

Conclusa la pericolosa missione, intercetta un pacchetto di cartelle della tombola e vorrebbe mettersi a giocare ma non c’è tempo da perdere.

Deve scrivere alla persona che lo ha ispirato in modo così intenso che il suo caratteristico copricapo è entrato a far parte del suo normale abbigliamento.

Recupera una busta, un biglietto per scrivere e dei pastelli colorati. Si siede comodamente sul tavolo vicino alla macchina per le letterine e inizia a pianificare le sue mosse.

“Sarebbe meglio decorare la letterina con le mie richieste a Babbo Natale con un bel disegnino. Potrei riprodurre la visione di uno scorcio della Via Lattea con tante astronavi, ma ci vorrebbero delle ore solo per i dettagli e poi certe cose è meglio lasciarle fare a chi è nato con un dono speciale e ha una capacità naturale per dipingere dei quadri meravigliosi come fa la mia amica pittrice Beatrice Barnabà.” Gli viene in mente un suo girasole, spuntato un giorno in un aula di ricreazione del Collegio Santa Caterina a Pavia: al posto dei semini, al centro, ci sono tante Galassie…

Dopo un’ora di ripensamenti vari, il Paperino di Natale ha terminato il suo capolavoro. Ha pensato che era meglio rimanere sul classico senza strafare e ha ripiegato su un piccolo albero di Natale addobbato. Dopo aver concluso questa “impresa titanica” è arrivata la parte migliore, quella delle richieste. Essendo un grande curioso con la voglia di sperimentare ogni cosa che gli capita a tiro, l’elenco appare piuttosto lungo. Inizia a selezionare le voci che secondo lui sono più importanti: una nuova fiamma ossidrica per il laboratorio, quella vecchia l’aveva presa in prestito Topo Alessandro e non l’aveva più restituita. Topo Alessandro è un caro amico delle anatre e le aiuta spesso. Vive in una tana nascosta nelle campagne dell’Oltrepò Pavese e aiuta i contadini dei campi vicini ad aggiustare i loro mezzi agricoli quando si rompono.

L’elenco continua con una bobina di Tesla per giocare nei momenti di relax e far prendere la scossa a Fulcanelli, un altro anatroccolo suo amico che lavora con lui, un acceleratore di particelle e un teletrasporto, un disco volante degli alieni grigi colorati da poter smontare. “È una vita che vorrei vedere cosa c’è dentro”, pensa il Paperino di Natale.

E anche sei chili di orsetti di gelatina, un microscopio molecolare, una lastra speciale di polimero trasparente come quelle degli illusionisti per far sparire gli oggetti e ancora uno scatolone di petardi da lanciare nell’ufficio della Pizia: “Quelli che avevo comprato in cartoleria dalla Brunella, me li ha portati via Maddalena dopo Carnevale. Inoltre mi piacerebbe avere tutte le puntate di Uniti e Bisunti e Camionisti in Trattoria con lo chef Rubio che mi fa tanto divertire.”

Dopo aver riempito ogni spazio libero del biglietto con le richieste più strane lo ripone nella busta con attenzione come se potesse svanire in un attimo.

Esegue un altro controllo per essere sicuro che il bigliettino sia proprio nella busta e la sigilla bene bene utilizzando il suo becco.

Adesso rimane solamente la spedizione e siccome siamo nell’Ufficio Postale ufficiale di Babbo Natale, lo fa subito utilizzando la macchina delle letterine. Deposita la busta sulla macchina, si siede nuovamente nella parte più alta e attende che accada qualcosa.

Aspetta con trepidazione una manciata di secondi e visto che non succede niente decide di prendere in mano la situazione. “Devo pensare io a tutto, altrimenti a Babbo Natale non arriverà nessuna richiesta. Se il motore non funziona devo attivarla manualmente” e così inizia a scendere verso la barra situata in una posizione più bassa. Mentre tutta la sua attenzione è rivolta a non farsi del male, non si accorge che da dietro i documenti, i plichi e i libri dell’Ufficio Postale, sbuca uno dei topini di Babbo Natale e sembra molto interessato a osservare ogni sua mossa.

Fine prima parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

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25 dicembre 2018 – La casa di Babbo Natale – Broni

Durante queste festività il Paperino di Natale ha realizzato il suo desiderio più grande. Si è svolto finalmente quello che sognava da tempo, l’incontro con il suo mito: Babbo Natale.

Conoscendolo bene, le cose non sono andate proprio in modo regolare e Babbo Natale lo ha “sistemato per le feste”. Prima di leggere il resoconto dettagliato di questa nuova serie di guai, in uscita sul sito per gennaio, Giorgio, il Paperino di Natale, Maddalena e tutte le altre anatre, augurano anche a voi di poter realizzare il vostro sogno più grande, augurandovi un bellissimo 2019.

Buon Natale e uno spettacolare nuovo anno.

Giorgio, il Paperino di Natale e Maddalena

Joyeux Noël et une très bonne 2019

La Casa di Babbo Natale si trova a Broni (PV) presso la ex scuola elementare di Via Emilia 271 l’ingresso è gratuito e sarà possibile visitarla tutti i sabati e le domeniche di dicembre e tutti i giorni dal 26 al 30 dicembre con questi orari: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00

Non perdetevi la mostra con i quadri di Sergio Carlin e i lavori in legno di Andrea Giorgi, assolutamente da vedere, oltre al grande impegno di tutte le persone che hanno reso possibile questo evento perfettamente riuscito. Non dimenticatevi di scambiare quattro parole con uno straordinario Babbo Natale, sia dal punto di vista di come gestisce bene il personaggio sia dal punto di vista umano.

Per curiosare dentro alla casa e avere ulteriori informazioni consultate questo link:

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Babbo Running Milano 2017

Finalmente è arrivato il momento che il Paperino di Natale aspettava da tempo. Partecipare all’edizione milanese della Babbo Running. Un’occasione unica per ritrovarsi insieme a tante persone che indossano il suo stesso cappellino.

Essendo di dimensioni molto ridotte si nota appena mentre viene fotografato sotto alla bandiera della Babbo Running, foto che serve per uno dei suoi progetti strampalati, dedicato unicamente a lasciare una ricchissima documentazione ai posteri. Per far questo inizia a disturbare i partecipanti invitandoli a fare delle foto con lui. Il Paperino di Natale, durante le sue uscite, riesce sempre a farsi tanti amici essendo un tipo che ama stare in mezzo alla gente e oggi di persone ne ha conosciute veramente tante.

Poco per volta arrivano tutti e la Piazza del Cannone, dietro al Castello di Milano si riempie. Il Paperino di Natale è sempre più gasato. Tantissime persone vestite da Babbo Natale in attesa della partenza.

Inizia la corsa e ognuno procede come meglio crede, chi cammina, chi ne approfitta per portare anche il cane, chi procede da solo, chi è venuto in compagnia, altri scattano veloci. Il Paperino di Natale pensa di barare utilizzando la sua leggendaria macchinina, col motore truccato con tecnologia aliena. Potrebbe coprire i cinque chilometri del percorso in alcuni nanosecondi. Questa volta il pensiero lo sfiora solamente, si perderebbe tutto questo meraviglioso fiume colorato.

Dopo duecento metri inizia ad avere la sua solita sete mostruosa e vede all’orizzonte un piccolo chiosco delle bibite. Decide di fermarsi per fare il pieno, anche se non ha idea sulla bibita da prendere. Appena si ferma incontra dei nuovi amici che stanno brindando al Natale con dell’ottima birra sarda. Il Paperino di Natale non ha mai assaggiato la birra e ne approfitta subito unendosi al gruppo.

La fisiologia delle Anatre Spaziali è molto diversa da quella umana. Il Paperino di Natale è molto contento dell’evento e di tutti i nuovi amici che ha incontrato. Ma dopo una ventina di metri inizia a sentire le zampine pesanti. È costretto a fermarsi sedendosi sul bordo della fontana davanti al Castello. Non riuscendo più ad alzarsi, questa volta si accontenta di guardare i partecipanti che gli passano davanti.

Mentre la gara procede attraversando ogni sentiero del parco dietro al Castello, il Paperino di Natale rimane immobile in attesa di smaltire la sua prima sbornia e sicuramente l’ultima che prenderà nella sua vita di anatroccolo proveniente dallo spazio.

www.babborunning.it/

Natale 2017

Il Paperino di Natale, approfittando dell’assenza della Pizia, visto che per lui è vietato entrarci, si è intrufolato nuovamente nel suo ufficio. Ha acceso il portatile quantistico e lanciando algoritmi a casaccio è riuscito a trovare il sito web della “Bottega Battibaleno” creata dal geniale Pierdomenico Baccalario. Ha consultato il ricco catalogo on-line e ha trovato il regalo giusto per ognuno di voi.

Ha comprato, ovviamente con la carta di credito della Pizia, una tonnellata di “Regalini del Desiderio”.

Si tratta di un prodotto molto speciale, infatti ognuno di questi contiene quello che maggiormente desideri in questo momento. Il Paperino di Natale è lieto di farti questo regalo.

Buon Natale e che il prossimo anno sia ricco di felicità per te e le persone alle quali vuoi bene.