La Sfida Impossibile – Festival del Fumetto 2019

Il Paperino di Natale lo scorso dicembre ha visitato la casa di Babbo Natale e lo ha conosciuto di persona. Come al solito non si è comportato bene. Voleva scoprire il suo segreto e si è messo a rovistare in ogni ambiente, l’Ufficio Postale, la cucina, la sua camera da letto. Insomma ha creato un sacco di confusione. Tutto questo a Babbo Natale non è piaciuto. Gli ha fatto ugualmente il regalo, ma per fargli imparare la pazienza, ha creato una scatola molto particolare che si aprirà solo tra sei mesi. Il Paperino di Natale è tormentato dal pensiero di sapere in anticipo cosa si nasconde al suo interno.

Quale migliore occasione si poteva presentare se non quella di visitare la prima edizione di Comics 2019 a gennaio? Poteva chiedere consulenza a un sacco di professionisti esperti in tanti campi del sapere umano ed extraumano! “Un appuntamento fisso dove il nostro pennuto incontra nuovi amici e trova qualche guaio in più da aggiungere alla sua vasta collezione: ottimo!” Si, tante persone collezionano oggetti appartenenti alle più vaste categorie merceologiche, il Paperino di Natale aggiunge ad ogni sua uscita pubblica dei nuovi guai che si “tira addosso” con la sua irrefrenabile voglia di giocare al ruolo del personaggio brillante.

Stabilito da tempo che sarà una sfida molto impegnativa, decide subito di avvalersi dei migliori esperti in circolazione e con estremo coraggio entra nella “Tana delle Tigri”. Si trova subito a suo agio e inizia a conoscere dei nuovi amici.

Spiega la natura del suo problema e i presenti accorrono per aiutarlo. Utilizzano tutta la loro forza di valorosi lottatori, nonostante il massimo impegno di questi professionisti, la scatola non cede di un millimetro. Il primo tentativo del Paperino di Natale di aprire la scatola è stato vano. Babbo Natale la sa lunga, non si tratta solo di una piccola delicata scatoletta presentata con una ricca e accattivante confezione natalizia. C’è dell’altro e l’anatroccolo se ne accorgerà prima del termine della giornata e quando avrà un quadro più chiaro della situazione non sarà certo contento.

Saluta i suoi nuovi amici della “Tana delle Tigri” e immerso nei suoi pensieri cerca di trovare altre strade per indagare il contenuto della scatola. È un enigma e chi meglio dell’Enigmista potrebbe aiutarlo? Detto fatto eccolo impegnato nel secondo tentativo. L’Enigmista lo tiene in una mano e con l’altra gli punta la scatola sorridendo. “Bel tentativo, sei molto spiritoso, ma non posso indovinare qualcosa che non esiste, dentro non c’è niente, la scatola è vuota!” Il Paperino di Natale sentendo queste parole ci rimane male, ringrazia l’Enigmista e invece di abbattersi ulteriormente comincia a sentire un leggero languorino. Trova un cesto di mele belle rosse appartenenti a Cappuccetto Rosso e non riuscendo a decidere quale mangiare le assaggia tutte lasciando diverse impronte del suo becco su ognuna di loro. Come al solito scappa via prima di essere scoperto.

Durante questa “pausa pranzo” lascia incustodita la sua preziosa scatola. Al suo ritorno la trova nelle fauci di una creatura aliena mentre tenta di mangiarsela. Appena si rende conto della situazione spicca il volo lanciandosi sulla scatola e indirizzando contro la creatura diversi rimproveri. Le appendici che corrispondono alla sua bocca si muovono velocemente tenendo salda la scatola e sono accompagnati da forti rumori di digestione. Alla strana creatura sembra non piacere questo colorato pasto che termina ancora prima di cominciare sputando la scatola e il suo proprietario lontano qualche metro.

Vuole tentare ogni strada e vedendo che sulla confezione non c’è alcun segno lasciato dai suoi denti, decide di passare alle maniere forti. Chiede aiuto a un personaggio che sembra uscito dalla Saga di Naruto e possiede una gigantesca spada. È tutto pronto, e con la massima forza la sua lama si abbatte sulla confezione bloccandosi a qualche millimetro dalla superficie della carta colorata, come se la scatola fosse avvolta da un invisibile campo di forza.

Il risultato che si ottiene è un’onda sonica che si diffonde per tutta la manifestazione. Viene subito allertata la sicurezza e il Paperino di Natale non riesce nemmeno a spostarsi di un metro che è già sotto l’interrogatorio di uno Stormtrooper.

Il soldato Imperiale inserisce le caratteristiche del piccolo furfante nel suo database portatile ed esce una lunga serie di dati non proprio rassicuranti. Il Paperino di Natale è considerato dall’Impero un guastafeste da tenere sotto stretta osservazione perché è certo che abbia amicizie con diversi loschi personaggi come Lara e Alessandro, sicuramente in contatto con la Ribellione. Sotto la minaccia delle armi vuota il sacco raccontando la storia della scatola ed essendo un grande incosciente si rende conto di avere un’altra opportunità. Salta sulla scatola e si siede al centro, indicando con le zampine la zona dove lo Stormtrooper dovrebbe colpire con la sua arma. Quest’ultimo rimane incredulo davanti a tanta sfacciataggine e risponde assumendo la posizione universale per dire “ma cosa vuoi?” aggiungendo: “L’Impero non ha tempo da perdere per queste sciocchezze!”.

Forse ha trovato uno Stormtrooper nella giornata buona, o forse è solo estremamente fortunato e il piccolo anatroccolo se la cava con varie minacce. Alla fine viene abbondantemente sgridato e lasciato solo con la sua scatola sul tavolo. Il Paperino di Natale è nato con la camicia di piume e anche questa volta se la cava a buon mercato, aggiungendo “solamente” un’altra riga al suo lungo curriculum presso gli archivi imperiali.

Anche le esperienze più serie scivolano addosso a questo incosciente pennuto. Dopo alcuni secondi la sua attenzione viene catturata da un altro personaggio che non può assolutamente lasciarsi scappare. Rincorre una lunga fila di luci natalizie che appartengono a Jack Skeletron e una volta raggiunto si presenta e dato che hanno molto in comune l’incontro diventa un’occasione di festeggiamenti.

La tranquillità nei padiglioni, dopo “l’incidente sonico” sembra essersi ristabilita e per questo nuovo test, l’anatroccolo richiede l’assistenza del mondo Steampunk. Trova un visitatore armato di un fucile dall’aria retrò, ma dalla potenza sicuramente esagerata.

Osserva ogni particolare giudicandolo un lavoro ben fatto e già pregusta di mettere le zampine sul contenuto della scatola. Ma più passa il tempo a osservare i vari dispositivi presenti sull’arma, più rimane affascinato dal sapiente groviglio di tubi di rame, tubi trasparenti dove scorre un liquido verdastro, valvole, lampadine, manometri con indicatori vari e un fantastico convogliatore d’energia a cristalli che già gli ispirano pensieri di sperimentazione.

Tutto è pronto per il test, posiziona la scatola a terra e una volta presa la mira, parte un colpo preciso che centra in pieno la confezione. L’effetto che si ottiene non è certamente quello atteso. Il potente raggio viene deviato da uno scudo invisibile e finisce per fare un buco su una parete.

Il Paperino di Natale come quasi sempre accade dopo aver combinato un guaio, scappa via cercando di far perdere le sua tracce. Durante il tragitto incontra Sirius Black il quale rimane basito nel constatare, solamente prendendo in mano la scatola, che ci sono in gioco delle forze molto più grandi di quel piccolo fragile esserino e gli viene consigliato di lasciar perdere. “Si tratta di un oggetto molto pericoloso, un biglietto di sola andata per Azkaban”. Prima di restituire la scatola gli dice: “Stai molto attento e prendi tutte le precauzioni possibili. Non è un gioco!”.

Il Paperino di Natale a questo punto deve sentire un professionista esperto di tecnologia. Una telefonata e dopo un’oretta di vagabondaggio tra gli stand, lo ritroviamo in compagnia di Tony Stark, un amico di vecchia data delle anatre. Appena si incontrano, conoscendo bene i suoi trascorsi, gli dice subito: “Che cosa hai combinato questa volta? Non riesci proprio a stare lontano dai guai, vero?”

Una volta messo al corrente del problema, Tony Stark si mette al lavoro iniziando ad effettuare una prima analisi visiva della scatola. “Sembra vuota, sei sicuro che ci sia dentro qualcosa, perché è talmente leggera… non è che Babbo Natale ti ha fatto uno scherzo?”

Tony Stark chiede aiuto a Jarvis per un’analisi completa e molto approfondita della confezione. In attesa del risultato chiede notizie su Maddalena, incontrata lo scorso anno e se sia riuscita a creare un’interfaccia per il modulo sperimentale eneregetico che le Industrie Stark hanno consegnato alle anatre. Il Paperino di Natale, ringraziando per l’interessamento, risponde che le sue amiche anatre ci stanno lavorando e i risultati sono incoraggianti. Hanno anche iniziato il progetto di uno schema per collegare il modulo al piccolo Menhir che hanno rubat.., preso in prestito a Carnac lo scorso agosto. Fatto che ovviamente nessuno deve sapere: “Finite le prove, lo porteremo indietro e lo rimetteremo al suo posto”. Tony Stark guarda il pennuto sorridendo ricordandogli di portare i suoi saluti a Maddalena ed estendendolo anche a tutte le altre anatre.

L’analisi di Jarvis è terminata e i risultati non sono quelli che ci si potrebbe aspettare da quella che all’apparenza sembra un’innoqua scatolina. Il contenuto è sicuramente tecnologico, i suoi atomi, per spiegarlo in modo semplice, fluttuano in uno stato quantico alterato. Si tratta di tecnologia molto avanzata e sarebbe meglio non danneggiare l’involucro, in tal caso si potrebbero generare alcuni scenari abbastanza spiacevoli. Il Paperino di Natale è curioso come sempre e richiede maggiori dettagli che, dopo la spiegazione di Jarvis avrebbe fatto meglio ignorare. Un possibile effetto sarebbe la frammentazione della realtà rendendo effettivo il Teorema catastrofistico di Gregor.

Tony Stark ascolta meglio alcuni rumori provenienti dalla scatola. Questi sono stati amplificati dal suo inseparabile assistente Jarvis. Una melodia incredibile, il suono prodotto dagli atomi dall’oggetto contenuto al suo interno, che cambiano la loro configurazione più volte al secondo. Un suono che nessun essere umano o piumato ha mai sentito prima. “Esperienza molto interessante” dice Stark. “Comunque io aspetterei il termine del blocco. Oramai siamo sicuri che gli atomi si riconfigureranno nel modo corretto solo alla sua scadenza. Tralasciando il Teorema di Gregor, che rappresenta solo una possibilità, anche se riuscirai ad aprire la scatola, potresti trovare qualcosa di completamente diverso dal suo reale contenuto. Oppure un groviglio informe di materiale eterogeneo. Mmh, Babbo Natale ti ha fregato!”.

Il Paperino di Natale ringrazia Tony Stark del tempo trascorso e si allontana insieme alla sua scatolina. Per rilassarsi decide di compiere alcuni brevi voli tra gli stand. Non essendo più abituato precipita e finisce dentro a un vaso con una piantina.

La Professoressa Sprite stava tranquillamente passeggiando con un vaso di Mandragora. Mai si sarebbe immaginata di veder atterrare un piccolo anatroccolo dentro al suo vaso. Un piccolo tonfo e vede il Paperino di Natale seduto accanto alla Mandragora. Oramai tutti ad Hogwarts sono abituati alle cose più strane. La Professoressa Sprite vedendolo il pennuto comodamente seduto dentro al vaso gli chiede se intende partecipare anche lui alla lezione per cambiare il vaso alle piante di Mandragora. Nemmeno una possibilità di scambiare due parole e dalla Mandragora esce un urlo acuto che stordisce il Paperino di Natale. Evidentemente non gradiva il nuovo arrivato. Si allontana immediatamente e mette più strada possibile tra lui e la Mandragora.

Il nostro pennuto non si fa mancare proprio niente. È colto in flagrante dall’inflessibile Giudice Dredd. “Ti sto seguendo da un po’, hai girovagato a lungo per i capannoni con quella scatola!” Viene messo subito in stato di fermo e la scatola sequestrata per accertamenti. Il Giudice Dredd inizia l’interrogatorio utilizzando il suo classico sguardo imparziale. “Dichiara subito il contenuto altrimenti emetterò una sentenza usando il mio Legislatore!”. “Cosa stai trasportando? Esplosivi? Droga? Armi? Sostanze illegali?” Al pennuto cominciano a tremare le piume e risponde con la sua consueta faccina di latta. “Sono il Paperino di Natale e devo scoprire cosa c’è nella scatola che mi ha regalato Babbo Natale”. Il Giudice Dredd lo guarda severamente dicendogli “Io invece sono la Legge! E tu sei nei guai!” Utilizzando uno scanner portatile sulla scatolina, ottiene un responso negativo per ogni sostanza che richieda l’emissione di una sentenza immediata. Il Paperino di Natale chiede al Giudice Dredd se ha visto qualcosa circa il suo contenuto. Come risposta viene allontanato dalla manifestazione insieme alla sua scatola e in un attimo si ritrova all’uscita. Questa volta è meglio tornare a casa e raccogliere le idee per formulare un nuovo piano allo scopo di capire cosa si trova nascosto al suo interno.

Riassunto parziale dell’impossibile sfida:

Babbo Natale 9 – Paperino di Natale 0

https://www.festivaldelfumetto.com/

Grazie a tutta la “Tana delle Tigri Italian Cosplayers”

Grazie a Marco Spatola

Robert Downey Jr. Sosia & Impersonator

Facebook – robert downey jr lookalike & impersonator – marco spatola

Instagram – tola_mr.stark

(Impeccabile nei modi di fare ed elegante come sempre, comincio a credere che Marco sia in realtà il vero Tony Stark e a casa, nascosta da qualche parte ci sia la sua armatura da Iron Man)

Grazie a Beatrice Barnabà per la revisione dei testi e un grande ringraziamento a tutte le persone e i Cosplayers che si prestano sempre volentieri, anche se per la maggior parte delle volte non conosco i Vostri nomi. Senza di Voi le avventure delle anatre spaziali non potrebbero esistere.

Cartoomics 2019

Emma è un’anatra piuttosto riservata, tutto l’opposto del Paperino di Natale, oltre a frequentare le biblioteche e le manifestazioni culturali, oggi la vediamo in una veste inedita.

Si è recata a Cartoomics per incontrare nientemeno che Cristina Scabbia del gruppo metal dei Lacuna Coil. Grazie Cristina!

Ritengo che la musica metal sia fantastica. Per molti la parola metal crea ancora oggi timore e distacco. Bisogna solo trovare la voglia di provare ad ascoltarla. Ci sono tanti gruppi metal con tante sfumature e modi differenti di creare musica, quanti sono i caratteri delle persone. Sicuramente potrai trovare in questo genere della musica che ti piacerà.

https://it.wikipedia.org/wiki/Cristina_Scabbia

https://it.wikipedia.org/wiki/Lacuna_Coil

Emma al Salone della Cultura – Milano 19 gennaio 2019

Emma, l’anatra addetta alla Biblioteca, è rimasta molto contrariata dalla notizia che nel 2019 non ci sarà a Milano “Tempo di Libri”. Voleva ritornarci e inaugurare la manifestazione parallela “Tempo di Anatre”. Per fortuna le occasioni per fare e vivere la Cultura non mancano mai. In un freddo fine settimana di gennaio, Emma si reca a Milano per visitare il “Salone della Cultura”. Dove ci sono i libri, la sua grande passione, deve esserci anche lei!

Una foto con il pannello della manifestazione e via a curiosare sui vari tavoli in un fantastico bagno di Cultura. Titoli nuovi e molto materiale usato. Molti libri avevano centinaia di anni ed esercitavano su Emma un fascino immenso. “Visti e considerati i guai che il Paperino di Natale e Maddalena si sono tirati addosso negli anni passati, meglio indirizzare il mio campo di ricerca anche ai settori di nicchia. Ho potuto consultare un antichissimo testo di Demonologia. Quando le anatre sono nei guai vengono a chiedere a me ogni tipo d’informazione. Dopo il demone alieno che Maddalena ha incontrato a Rennes le Chateau durante la crisi della “Mezzanotte Ingarbugliata”, abbiamo imparato che bisogna essere pronti per ogni evenienza, comprese quelle più inverosimili.

Anche se la prossima edizione di “Tempo di Libri” sarà nel 2020, posso ugualmente dare i miei premi virtuali anche al “Salone della Cultura”! Questa volta è molto difficile assegnare un premio per lo stand migliore, perché non ci sono stand, ma diverse corsie formate da numerosi banchi affiancati. Come regola generale i libri non si devono giudicare dalla copertina, ma dal contenuto e anche se qui non ci sono strutture per appagare la vista, i banchi sono pieni di libri molto interessanti.”

Dopo un giro approfondito Emma ha trovato qualcosa che merita il primo premio per l’esposizione alla Libreria Di Frusaglia di Pesaro. Un libro che parla da solo, senza bisogno di aggiungere parole.

Durante la seconda guerra mondiale, una scheggia di granata ha colpito il dorso del libro, continuando il suo percorso ha devastato l’interno, fermandosi poco prima di uscire dalla parte opposta.

Emma prova una tristezza immensa davanti a quello scempio. È il risultato finale di ogni conflitto: la distruzione. Questo libro ha un significato e un’importanza immensa. Con un grosso azzardo si potrebbe definirla, con una grande provocazione, “un’opera d’arte” dei tempi moderni.

Guerre infinite, distruzioni, tentativi continui, sotto l’indifferenza generale, di cancellare la storia antica con gli esplosivi o screditandola a ogni livello, allo scopo di sostituirla con quello che più conviene a chi utilizza la violenza fisica o verbale.

È facile lanciare le bombe, difficile è ragionare e cercare di comprendersi. Fare un passo indietro richiede sempre tanto coraggio. Ma come ci insegnano le “nuove regole” del commercio globale, per il business le persone passano in secondo piano e dietro ogni guerra ci sono sempre degli interessi, tante volte difficili da vedere.

Dopo pensieri molto profondi, Emma desidera solo rilassarsi e in tempi difficili e pericolosi come quelli che stiamo vivendo serve qualcuno che ci possa far sorridere, perché la vita, con mille difficoltà deve sempre continuare. Emma decide di assegnare il suo premio virtuale al libro “Bestiario Umoristico” di Tino Adamo e Luca Barbieri edito da Elleti Edizioni. Si tratta di una rivisitazione in chiave umoristica di parecchi animali. Il divertimento è assicurato già dal DroneDario che appare in copertina, un Dromedario in versione Drone con le sue eliche stile quadricottero. E come c’è scritto si tratta di “un libro bestiale”.

Prima di uscire, sul banco della “Libreria Antiquaria Borgolungo” ha trovato il libro giusto per il Paperino di Natale. “È un anatroccolo un po’ strano, non capita di vederci spesso e forse è meglio così perché mi farebbe perdere solo del tempo. Non mi ricordo quando sia venuto in Biblioteca, forse non sa nemmeno dove si trovi. Tanto i suoi passatempi preferiti sono: lanciare i petardi nell’ufficio della Pizia, costruire e sperimentare cose strane in laboratorio, tante volte inutili, giocare, mangiare in modo disordinato e fare scherzi a Fulcanelli.

Mi sembra che sia il titolo perfetto per lui: “Aria Fritta”. Perché troppe volte è tutto quello che esce dal suo becco!”

Emma esce quando inizia a fare buio, sicura di aver impiegato il suo tempo nel modo migliore, dandovi appuntamento il prossimo anno con una nuova edizione del Salone della Cultura.

Salone della Cultura

https://salonedellacultura.it/

Libreria Di Frusaglia (grazie per la accoglienza)

www.libreriadifrusaglia.it

“Bestiario Umoristico” di Tino Adamo e Luca Barbieri – Elleti Edizioni  (grazie Tino per la tua disponibilità)

Il Segreto di Babbo Natale – terza parte

Poco lontano vede una cassa di giocattoli e si ferma per una partita con l’orsacchiotta Giuditta. Questo gioco non lo ha mai visto prima ed è curioso di scoprirne le regole e le strategie.

Oltre alla sua nuova amica Giuditta, in questo grande salone c’è qualche altra presenza: si tratta dei topini di babbo Natale. Il Paperino di Natale, sfrontato come sempre, decide d’impersonare il suo mito e sale sulla poltrona esclamando il classico Oh Oh Oh. I topini si avvicinano riconoscendolo come il loro capo!

Il nostro pennuto inizia a prendere seriamente il suo nuovo ruolo e consulta il leggendario libro con l’elenco dei nomi di tutti i bambini che si sono comportati bene. Rivolgendosi ai topini, li informa che, dovendo salvare la Festa più bella dell’anno, bisogna iniziare subito le operazioni per le consegne natalizie.

Seduto sulla poltrona con i topini vicino, li incita dicendo “Forza topini mettiamoci al lavoro! Tu prenderai la carta per i regali, tu invece ti occuperai dei nastri per avvolgere i pacchi”. Il terzo topino scende dal bracciolo della poltrona e viene subito assunto nel ruolo di assistere il Paperino di Natale a smistare i carrelli stracolmi di doni.

Si dirige verso l’albero di Natale, o meglio è quello che vorrebbe fare, ma non riesce a muoversi. Cerca di divincolarsi ma è bloccato come da una forza invisibile. Inizia ad agitarsi e sente una voce che gli dice: “Ma cosa stai facendo?” Si ritrova improvvisamente tra le mani di Babbo Natale e dal becco gli esce un poderoso squek!

Si risveglia e non riesce subito a rendersi conto di cosa sia successo. Quando trova il bernoccolo, causa del gran mal di testa, si ricorda di quanto è accaduto prima di perdere i sensi. Cerca la sua letterina e quando si rende conto che adesso è ben custodita, si rilassa un po’.

Si arrampica dentro al contenitore della posta uscendo dall’apertura da dove era sventuratamente entrato.

Esce barcollando dall’Ufficio Postale e si infila subito nella cucina, magari bevendo una tisana potrebbe sentirsi meglio. La cucina è un altro ambiente affascinante per il suo calore e gli addobbi natalizi che sono disseminati ovunque. Il Paperino di Natale è talmente contento che per un attimo si dimentica dei suoi problemi.

Inizia “il Gran Tour” della cucina, ci sono così tanti oggetti da vedere che non riesce a stare fermo un attimo. Il camino acceso coperto di decorazioni lo incanta, ma subito dopo è attratto da altre cose e si dirige verso l’albero di Natale.

Vedendo alla sua base un cesto con dei piatti ed essendo svanito di natura, si ricorda che ha un disperato bisogno di bere una tisana, o meglio crede che la tisana possa avere dei benefici sulla sua condizione attuale.

Il Paperino di Natale vive le sue emozioni al massimo. Quando sente un qualche bisogno, lo sente alla massima potenza, quando ha sete, ha una sete mostruosa, quando ha fame mangerebbe un pezzo di Universo, sempre senza aspettare un attimo. Per lui attendere qualche minuto è un concetto sconosciuto. Guarda dentro ad ogni recipiente per cercare qualcosa da bere. Anche nei posti più improbabili come nel paiolo di latta sul pavimento. Probabilmente gli Elfi di Babbo Natale lo usano per strizzare lo straccio per pulire le piastrelle.

Allora si arrampica sulla corda per vedere il contenuto del paiolo di rame, che si trova sul ripiano del tavolino. “Per fortuna questa corda ha numerosi punti di appiglio! Come ricorda spesso la mia amica Maddalena, le anatre sono fatte per volare, non per l’alpinismo!”

Sono quasi arrivato, a momenti mi si incastrava una zampina nel cordame. Un salto ed eccomi al paiolo di rame che sembra il nome di una taverna di Harry Potter e manco a farlo apposta è vuoto. Però da qui si ha un ottima visione di tutta la cucina, tavolo compreso”.

Prende la ricorsa e si lancia colmando la distanza che lo separa dal tavolo con un breve volo. Ci atterra sopra e si mette alla ricerca della sua tisana.

L’unica cosa potenzialmente commestibile sarebbero le mele, ma hanno solamente uno scopo decorativo essendo di plastica e della tisana manco l’ombra.

Prima di abbandonare la cucina la sua attenzione è attratta dai barattoli luminosi posti su una mensola. Ci arriva attraverso un percorso tortuoso che passa da una nuova arrampicata sulla corda, una salita sulla cappa aggrappandosi al mestolo, un giro completo sul bordo della stessa come se fosse un equilibrista del Circo, un salto sulla mensola vicina e un altro per arrivare ai barattoli. Tutta quella strada, tanta energia impiegata ma ne valeva la pena. Sembra che Babbo Natale abbia messo all’interno di alcuni barattoli delle stelle.

Dopo aver esplorato la cucina, esce e attraversa il corridoio per entrare nella camera da letto di Babbo Natale. Il Paperino di Natale è convinto di poter scoprire qualche segreto sul suo personaggio preferito. Sarà la reazione per il colpo che ha preso, ma non si ancora ripreso del tutto, infatti inizia a sentire un gran freddo nonostante sia coperto di piume.

Nella camera non c’è molta luce e l’illuminazione è in gran parte generata dal fuoco del caminetto e da una finestra aperta quanto basta per far entrare un piccolo spiraglio di luce. Per cercare di scaldarsi si corica su un ceppo e si gode questo momento di relax al caldo tepore della fiamma. Anche in questo ambiente, sempre senza che se ne accorga, un topino osserva le sue azioni.

Una volta ben riscaldato, cerca di riprendersi sedendosi sul letto di Babbo Natale vicino alla sua borsa dell’acqua calda. Una decina di minuti d’inattività senza fare lo sciocchino e si è completamente ristabilito.

Ma eccolo che riprende subito a curiosare sulla scrivania! Vediamo spuntare la sua testa tra la valigia e il mappamondo.

Fine terza parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

www.facebook.com/natalediBroni

Il Segreto di Babbo Natale – seconda parte

Si gira lentamente e inizia ad avanzare sulla barra di metallo che lo separa dalla manovella.

Detto fatto, prende posizione, deciso a far partire il nastro con sola forza delle sue zampine. Dato l’importante contenuto di questa spedizione ci metterà tutta la sua forza e il suo impegno.

Appoggia le sue zampine sull’impugnatura della manovella tenendosi saldo alla parte metallica che la collega al rullo. Spinge con tutta la sua forza e ottiene un piccolo movimento che si incrementa a poco a poco.

Se ci fosse qui Maddy”, un’altra sua amica anatra proveniente da un altro universo, “le basterebbe un piccolo sforzo per far girare velocemente il rullo come se fosse un ventilatore”. Intanto il rullo aumenta la sua velocità,

facendo compiere alla manovella dove si trova appollaiato il Paperino di Natale un altro mezzo giro e siccome gli sembra di essere su una giostrina è un motivo in più per essere contento.

Improvvisamente il movimento della manovella attaccata al rullo diminuisce lentamente come era iniziato e si blocca dopo quasi un altro mezzo giro.

Ma che succede, ho impiegato tutta la mia forza e non ha fatto neanche un giro completo. Squek!”

“Magari funziona male e bisogna solamente farci una bella revisione. Meglio tornare sul rullo e dare un’altra occhiata” dice il pennuto.

Una volta tornato sul rullo, guarda nella scatola degli ingranaggi e non vede in apparenza dei problemi o corpi estranei che ne blocchino il funzionamento.

Anche i mozzi sembrano ben ingrassati e in apparenza non sembrano esserci motivi validi perché questa macchina non debba funzionare.

Si siede un attimo sul rullo per fare il punto della situazione, intanto prende tra le sue zampine la preziosa busta con le richieste per Babbo Natale. Ci tiene così tanto che ha quasi il timore che si possa smarrire da sola.

Si tratta di un macchinario di Babbo Natale e come tale non è regolato dalle normali leggi della fisica, della meccanica o quelle truffaldine dell’economia. Riparte in modo autonomo e il Paperino di Natale si aggrappa alla busta come se questa potesse fornire un aggancio stabile. Il nastro si muove sempre più velocemente e sotto il peso dell’anatroccolo inizia a ondeggiare.

In un attimo il Paperino di Natale supera la metà del percorso che lo separa dal raccoglitore della posta indirizzata a Babbo Natale. Inizia a rendersene conto adesso, vista la partenza improvvisa e riesce appena a girarsi per vedere dove si trova in quel momento.

Lascia la presa della busta e non ha nemmeno il tempo di alzare i suoi occhietti: sette nanosecondi dopo prende una sonora zuccata che lo lascia stecchito sul nastro.

Come se fosse in un film di fantascienza, il “Viaggio Allucinante” del Paperino di Natale, in stato d’incoscienza, prosegue all’interno della macchina.

Insieme alla sua letterina imbustata finisce con un bel volo dentro al contenitore. Rimbalza sul fondo anche se lo spessore della posta indirizzata a Babbo Natale attutisce parzialmente l’effetto della caduta. Si è messo nei guai un’altra volta. Privo di sensi, rimane immobile sul fondo del contenitore.

Gli gira la testa, sbatte i suoi piccoli occhietti e si domanda dove si trovi in quel momento: vede una serie di linee verticali davanti al suo becco.

Cerca di riprendersi un po’ e si accorge che quelle linee sono causate da una tenda, la scosta con le zampine per vedere meglio cosa si trova davanti a lui.

Rimane senza parole quando si rende conto di essere in un ambiente fantastico: una grande sala con un albero di Natale riccamente addobbato e alla sua base tante scatole sicuramente piene di regali.

Si domanda se uno di questi pacchi è destinato a lui. Inizia ad esplorare e sembra che non ci sia nessuno in giro.

Di fianco all’albero si trovano un binario e una galleria con tanto di treno pronto per entrare in azione per il trasporto dei regali di Natale.

Vede in lontananza la poltrona di Babbo Natale e si avvicina con l’atteggiamento di chi può osservare un’autentica reliquia, tanta è la sua venerazione per Babbo Natale.

Non è nemmeno riuscito ad arrivare a un metro dalla leggendaria poltrona. La sua attenzione viene catturata dal cestino delle caramelle che Babbo Natale regala ai bambini che lo vanno a trovare. Mai viste tante tutte insieme. Gli viene la voglia di farci un tuffo dentro. Bella idea! Potrebbe organizzare un campionato di nuoto in una piscina colma di caramelle solo per peluches.

Fine seconda parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

www.facebook.com/natalediBroni

Il Segreto di Babbo Natale – prima parte

Dopo la magra figura fatta lo scorso anno durante la partecipazione alla Babbo Running, costretto ad abbandonare la manifestazione dopo aver brindato con i suoi amici sardi, il Paperino di Natale ha deciso che era meglio non farsi vedere a Milano. Ricorda ancora le sue zampine pesanti dopo aver bevuto per la prima volta in vita sua la birra.

Quest’anno ha preferito indirizzare il suo interesse verso la casa di Babbo Natale che si trovava a Broni. Un’occasione che non poteva lasciarsi scappare.

Non gli sembra vero, può indagare sul suo personaggio preferito e curiosare nella sua casa, tentando di scoprire tutti i suoi segreti e magari anche incontrarlo di persona.

Appena entrato nell’atrio delle ex scuole elementari di via Emilia viene accolto da un grande cartello con la scritta “Benvenuti”.

La magica atmosfera di questo luogo contribuisce a farlo sentire a suo agio e come in un teatro delle marionette sbuca davanti alla scritta, come se si trovasse su un immaginario palco e rivestendo il ruolo dell’impresario comincia a invitare le persone a visitare la “Casa di Babbo Natale” descrivendo le caratteristiche e gli ambienti che non ha ancora visitato. Ci risiamo, quando la sua fantasia senza apparenti limiti unita alla passione per mettersi nei guai prende il sopravvento, il Paperino di Natale diventa il protagonista di tante avventure che vede solo lui sognando a occhi aperti. Indimenticabile è stata quella creata dalla sua mente durante l’Expo 2015 dove ai comandi di un mezzo agricolo avanzato della New Holland ha salvato il Pianeta da un invasione aliena di Decepticon, facendosi aiutare da un Autobot mandato nientemeno che da Optimus Prime per aiutarlo nella pericolosa impresa.

Trascorre in questo modo una spensierata mezz’oretta, fino a quando si accorge che oltre l’ingresso ci sono altre cose interessanti con cui giocare. Scende dal suo immaginario palco e si appresta ad entrare in questo mondo incantato.

Attraversa il corridoio compiendo corti passi con le sue piccole zampine, guardandosi intorno meravigliato da questo posto scoperto quasi per caso. La luce ambientale azzurra contribuisce a creare un’atmosfera magica che incanta il Paperino di Natale.

Viste le sue piccole dimensioni, vuole rendersi conto di cosa c’è d’altro da vedere e sale sul punto più alto a sua disposizione, l’orologio appeso in corridoio. Certe volte per vedere le cose più interessanti o gratificanti non bisogna andare lontano, basta cambiare il punto di osservazione e le cose ci appaiono sotto a una nuova luce.

Da questa angolazione vede il cartello con la scritta “Ufficio Postale” ed è come se nella sua testa si accendessero file di piccole lampadine natalizie, visto che siamo in tema pure intermittenti e assapora questa “scoperta” sedendosi sopra al tavolino. Vuole scrivere a Babbo Natale!

Dopo alcuni secondi la sua curiosità lo mette in moto ed entra nella stanza. La prima cosa che nota, essendo un grande appassionato di meccanica (e di duecento altre cose) è la macchina delle letterine interamente automatizzata. Compie un piccolo volo e ci atterra sopra. Osserva la struttura mentre è comodamente seduto. Essenzialmente è composta da tre elementi: la parte iniziale dove si appoggiano le letterine, il nastro trasportatore e la parte finale dove la posta diretta a Babbo Natale viene raccolta in un grosso contenitore per essere indirizzata verso la sua residenza in Lapponia.

Nonostante le “cose” tecnologiche che attirano sempre il suo interesse, non può resistere all’albero di Natale, simbolo di questa festività. Si dirige velocissimo e si scatta una foto, come dice spesso “da tramandare ai posteri”.

Trova sul fondo di una borsa due soldatini di legno e si mette a giocare: crea lui le trame di inesistenti film, che vive in prima persona come se fosse la realtà. Questa volta è in missione segreta insieme a due fidati agenti (i soldatini di legno) e devono sventare le trame di un gruppo di alieni cattivi che vogliono rapire Babbo Natale e cancellare la Festa più bella del calendario.

Conclusa la pericolosa missione, intercetta un pacchetto di cartelle della tombola e vorrebbe mettersi a giocare ma non c’è tempo da perdere.

Deve scrivere alla persona che lo ha ispirato in modo così intenso che il suo caratteristico copricapo è entrato a far parte del suo normale abbigliamento.

Recupera una busta, un biglietto per scrivere e dei pastelli colorati. Si siede comodamente sul tavolo vicino alla macchina per le letterine e inizia a pianificare le sue mosse.

“Sarebbe meglio decorare la letterina con le mie richieste a Babbo Natale con un bel disegnino. Potrei riprodurre la visione di uno scorcio della Via Lattea con tante astronavi, ma ci vorrebbero delle ore solo per i dettagli e poi certe cose è meglio lasciarle fare a chi è nato con un dono speciale e ha una capacità naturale per dipingere dei quadri meravigliosi come fa la mia amica pittrice Beatrice Barnabà.” Gli viene in mente un suo girasole, spuntato un giorno in un aula di ricreazione del Collegio Santa Caterina a Pavia: al posto dei semini, al centro, ci sono tante Galassie…

Dopo un’ora di ripensamenti vari, il Paperino di Natale ha terminato il suo capolavoro. Ha pensato che era meglio rimanere sul classico senza strafare e ha ripiegato su un piccolo albero di Natale addobbato. Dopo aver concluso questa “impresa titanica” è arrivata la parte migliore, quella delle richieste. Essendo un grande curioso con la voglia di sperimentare ogni cosa che gli capita a tiro, l’elenco appare piuttosto lungo. Inizia a selezionare le voci che secondo lui sono più importanti: una nuova fiamma ossidrica per il laboratorio, quella vecchia l’aveva presa in prestito Topo Alessandro e non l’aveva più restituita. Topo Alessandro è un caro amico delle anatre e le aiuta spesso. Vive in una tana nascosta nelle campagne dell’Oltrepò Pavese e aiuta i contadini dei campi vicini ad aggiustare i loro mezzi agricoli quando si rompono.

L’elenco continua con una bobina di Tesla per giocare nei momenti di relax e far prendere la scossa a Fulcanelli, un altro anatroccolo suo amico che lavora con lui, un acceleratore di particelle e un teletrasporto, un disco volante degli alieni grigi colorati da poter smontare. “È una vita che vorrei vedere cosa c’è dentro”, pensa il Paperino di Natale.

E anche sei chili di orsetti di gelatina, un microscopio molecolare, una lastra speciale di polimero trasparente come quelle degli illusionisti per far sparire gli oggetti e ancora uno scatolone di petardi da lanciare nell’ufficio della Pizia: “Quelli che avevo comprato in cartoleria dalla Brunella, me li ha portati via Maddalena dopo Carnevale. Inoltre mi piacerebbe avere tutte le puntate di Uniti e Bisunti e Camionisti in Trattoria con lo chef Rubio che mi fa tanto divertire.”

Dopo aver riempito ogni spazio libero del biglietto con le richieste più strane lo ripone nella busta con attenzione come se potesse svanire in un attimo.

Esegue un altro controllo per essere sicuro che il bigliettino sia proprio nella busta e la sigilla bene bene utilizzando il suo becco.

Adesso rimane solamente la spedizione e siccome siamo nell’Ufficio Postale ufficiale di Babbo Natale, lo fa subito utilizzando la macchina delle letterine. Deposita la busta sulla macchina, si siede nuovamente nella parte più alta e attende che accada qualcosa.

Aspetta con trepidazione una manciata di secondi e visto che non succede niente decide di prendere in mano la situazione. “Devo pensare io a tutto, altrimenti a Babbo Natale non arriverà nessuna richiesta. Se il motore non funziona devo attivarla manualmente” e così inizia a scendere verso la barra situata in una posizione più bassa. Mentre tutta la sua attenzione è rivolta a non farsi del male, non si accorge che da dietro i documenti, i plichi e i libri dell’Ufficio Postale, sbuca uno dei topini di Babbo Natale e sembra molto interessato a osservare ogni sua mossa.

Fine prima parte

Un ringraziamento all’Assessore e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questa iniziativa e alla sua riuscita.

www.facebook.com/natalediBroni

25 dicembre 2018 – La casa di Babbo Natale – Broni

Durante queste festività il Paperino di Natale ha realizzato il suo desiderio più grande. Si è svolto finalmente quello che sognava da tempo, l’incontro con il suo mito: Babbo Natale.

Conoscendolo bene, le cose non sono andate proprio in modo regolare e Babbo Natale lo ha “sistemato per le feste”. Prima di leggere il resoconto dettagliato di questa nuova serie di guai, in uscita sul sito per gennaio, Giorgio, il Paperino di Natale, Maddalena e tutte le altre anatre, augurano anche a voi di poter realizzare il vostro sogno più grande, augurandovi un bellissimo 2019.

Buon Natale e uno spettacolare nuovo anno.

Giorgio, il Paperino di Natale e Maddalena

Joyeux Noël et une très bonne 2019

La Casa di Babbo Natale si trova a Broni (PV) presso la ex scuola elementare di Via Emilia 271 l’ingresso è gratuito e sarà possibile visitarla tutti i sabati e le domeniche di dicembre e tutti i giorni dal 26 al 30 dicembre con questi orari: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00

Non perdetevi la mostra con i quadri di Sergio Carlin e i lavori in legno di Andrea Giorgi, assolutamente da vedere, oltre al grande impegno di tutte le persone che hanno reso possibile questo evento perfettamente riuscito. Non dimenticatevi di scambiare quattro parole con uno straordinario Babbo Natale, sia dal punto di vista di come gestisce bene il personaggio sia dal punto di vista umano.

Per curiosare dentro alla casa e avere ulteriori informazioni consultate questo link:

www.facebook.com/natalediBroni

Pontivy

Questa volta troviamo Maddalena e il Paperino di Natale a Pontivy.

Dopo una breve visita ai giardini, il pennuto più pestifero si allontana per curiosare come al solito dove non dovrebbe. Nonostante le anatre siano molto legate tra di loro, seguono interessi differenti e portano avanti dei progetti in modo individuale. Maddalena quando esplorava lo spazio era addetta alla documentazione e ricerca sulle varie culture che queste anatre spaziali incontravano sul loro cammino. Per lei oltre che un lavoro era una grande passione, che non aveva certamente perso una volta che si era trovata a vivere sulla Terra. Ogni cosa nuova per le anatre è un’esperienza interessante e appagante, per Maddalena ancora di più. Aveva visto sul Computer Quantistico della Pizia, il loro capo, che nella città di Pontivy si trovava un’installazione molto particolare realizzata con decine di ombrelli appesi a corde disposte in file affiancate. Qualcosa da vedere assolutamente!

Ed ecco la piccola grande Maddalena ancora una volta con i suoi occhietti incantati nello scoprire espressioni della cultura terrestre che ancora non conosceva completamente.

La giornata era, come direbbe il suo amico Orlando: “Grigia e Bigia”. Dopo una mattina piovosa era finalmente sbucato il Sole e aveva trasformato la piazza con gli ombrelli in un luogo ancora più bello.

https://www.tourisme-pontivycommunaute.com/

Maddalena a Parigi – seconda parte

Approfittando di un momento scarsamente affollato i due si avvicinano alla base della Piramide di marmo. Nicholas Flamel espone a Maddalena i risultati dei suoi studi.

Le comunica che ha trovato diversi indizi riguardo a vari oggetti, di antiche Civiltà perdute, nascosti alla vista delle persone alterando il loro stato molecolare a livello quantistico.

Durante quella brutta vicenda che Maddalena ricorda ancora molto bene, passata alla storia come la crisi della “Mezzanotte Ingarbugliata”, Nicholas Flamel e Fulcanelli avevano installato dentro alla sua collanina, un’unità sperimentale di “Rifasamento”. Ogni volta che Maddalena si avvicina a oggetti sfasati, i circuiti inseriti nelle parti della sua inseparabile collanina si attivano e rendono visibili questi oggetti togliendoli dal loro stato quantico alterato e come conseguenza si può interagire con loro, toccandoli o asportandoli dal luogo in cui si trovavano.

Infatti qualche attimo dopo l’arrivo di Maddalena, attorno alla punta della piramide di marmo, l’aria si carica di elettricità statica e con uno schiocco secco appare come per magia un oggetto che sembra una coppa antichissima. Magia è un termine da utilizzare solo in modo superficiale perchè in realtà è solo avanzatissima tecnologia, non ancora disponibile sulla Terra.

L’anatroccolo Nicholas Flamel si elogia da solo sottolineando che i risultati dei suoi studi erano corretti. Maddalena invece pensa che stranamente assomiglia sempre di più al suo compagno di avventure, lo stordito Paperino di Natale. Però questo pensiero lo tiene per lei. “Adesso bisogna solo prenderlo e tornare a casa” dice il pennuto con la barba bianca.

Per questo cara Maddalena, visto che sei ancora molto giovane, adesso spetta a te portare a compimento la missione”, dice Flamel mentre tiene la corda nella sua zampina. Intuendo già da tempo come sarebbe dovuta finire la giornata, Maddalena inizia la scalata in uno dei luoghi più affollati di Parigi, sotto gli occhi curiosi e stupiti di una moltitudine di turisti provenienti da ogni angolo del Pianeta.

A metà della scalata ha un pensiero fisso, “Le anatre sono fatte per volare e nuotare” non per l’alpinismo. Questa volta non c’è il Paperino di Natale, ed ecco comparire il suo degno compare Flamel, sempre per farmi fare dei mestieracci.

La giovane anatra ripete nella sua mente alcune parole d’incoraggiamento: “Forza Maddalena, ci sei quasi, ancora un piccolo sforzo e facciamo la storia”.

Dopo una manciata di secondi che sembrano interminabili, Maddalena arriva a posare le sue piccole zampine su un antichissimo oggetto apparentemente difficile da inquadrare in un contesto storico preciso.

La fase più delicata è toglierlo dalla punta della piramide senza danneggiarlo.

Desiderosa di rimettere le sue zampine a terra nel più breve tempo possibile, lega saldamente alla coppa la corda e tanto per non commettere errori prima d’iniziare la discesa assicura l’altro capo al suo pancino facendogli compiere alcuni giri.

Dopo aver controllato di lavorare in sicurezza, lentamente inizia la discesa di questo piccolo tesoro. Le due anatre si dimenticano di essere viste da decine di turisti e procedono nella loro impresa come se si trovassero in un luogo disabitato.

Un centimetro dopo l’altro l’antichissima coppa abbandona il suo ultimo nascondiglio e si avvicina sempre più alle zampine dei suoi nuovi custodi.

Facendo la massima attenzione questo incredibile oggetto arriva tra le zampine di Nicholas Flamel che prontamente lo prende in consegna, mentre Maddalena scivola giù per un lato della piramide arrivando a terra in un attimo. In futuro ricordando questa avventura assicurerà di essersi divertita molto, come in un giro su quella giostrina, dove si scivola giù a tutta velocità seduti su di un tappeto.

Portano felicemente a termine l’impossibile impresa che all’inizio sembrava nata sotto cattivi auspici. Maddalena potrebbe ricordare che il caso o gli auspici, la fortuna o i presagi non sono argomentazioni scientifiche, conta solo un buon piano d’azione preciso e studiato in ogni minimo dettaglio. Cosa che Flamel, genio nel suo campo, ma pasticcione per tutto il resto non sembra ancora riuscito a capire.

Presa la coppa leggendaria i due pennuti cercano di dileguarsi nel modo più rapido possibile, tanto oramai in troppi hanno osservato queste due piccole creaturine all’opera.

La prima cosa da fare è depositare nel magazzino del Canardis il reperto. Adesso che sono più leggeri possono fare i turisti e Nicholas Flamel porta Maddalena a visitare il cortile del Palais Royal con questa geniale e intrigante installazione di colonne con varie altezze.

Numerosi ponti permettono di attraversare la Senna, poco distante se ne trova uno con delle caratteristiche curiose. Maddalena è sempre attratta dalle Culture terrestri e in questo posto può vedere con i suoi piccoli occhietti una caratteristica molto interessante delle popolazioni che vivono su questo Pianeta.

La ringhiera del ponte non si vede più perchè è letteralmente ricoperta di piccoli lucchetti. Molto soddisfatta per questa nuova scoperta, si incammina lungo la Senna per una passeggiata da turista. Maddalena non abbandona questo fiume perchè anche solo la vista dell’acqua rende ogni anatra molto felice. Nicholas Flamel si è congedato per qualche ora per preparare una sorpresa.

Ci sono luoghi in ogni paese che bisogna assolutamente visitare e il Museo du Quai Branly Jacques Chirac è uno di questi. Un Museo pieno di oggetti prodotti dalle culture di tutti i Continenti e Maddalena non può non posare per una foto ricordo davanti ad una delle mitiche ed enigmatiche Sfere del Costarica.

Non puoi dire di essere stato a Parigi senza aver visto la Tour Eiffel. Ecco Maddalena davanti alla favolosa Torre, foto destinata a generare una positiva invidia a tutte le altre anatre.

Il tempo a disposizione per gironzolare liberamente è terminato. Nicholas Flamel le ha dato appuntamento nel grande labirinto dipinto sulla sponda sinistra del fiume. Proprio in questo posto Flamel ha avuto un’intuizione riguardo agli antichi labirinti delle Cattedrali medievali e certamente porterà prima o poi le nostre anatre spaziali in un’altra avventura piena di mistero, antiche tecnologie e nuovi pericoli. Ma adesso siamo a Parigi ed è ora di tornare al lavoro.

Fine seconda parte

Gli eventuali marchi presenti nelle foto appartengono ai rispettivi proprietari.

Non sono stati presi soldi per pubblicità o altro, per la realizzazione delle storie riguardanti le anatre.

Non sono stati arrecati danni in alcun modo alle strutture presenti nelle foto, che rappresentano una parte importante per lo sviluppo e la trama di questa storia.

Invito a visitare il “Carrousel du Louvre” dove si trovano vari negozi. Uno di questi vende zaini, coltellini multiuso, lampade e torce d’emergenza, mappe, borracce termiche di metallo e tantissimi altri articoli indispensabili per chi ama fare dei lunghi viaggi avventurosi.

Non si può visitare Parigi senza entrare a curiosare nella libreria del Museo del Louvre. È ricchissima di libri d’Arte, Storia e archeologia sulle antiche Civiltà e si trovano titoli veramente interessanti. Da vedere assolutamente.

https://www.carrouseldulouvre.com/

https://it.wikipedia.org/wiki/Carrousel_du_Louvre

https://www.louvre.fr/en

https://www.boutiquesdemusees.fr/en/

Musee du Quai Branly Jacques Chirac, uno dei Musei più belli di Parigi, assolutamente da non perdere

http://www.quaibranly.fr/fr/expositions-evenements/au-musee/expositions/

La Tour Eiffell, simbolo di Parigi è sempre un bel vedere per la vista

https://www.toureiffel.paris/it

Palais Royal per vedere i “cilindri” e le fontane con le sfere d’acciaio, in ristrutturazione al momento della visita dei due pennuti

https://www.parigi.com/palais-royal/

Biblioteca Francois Mitterrand, una gioia per gli occhi e per la cultura

http://www.bnf.fr/fr/outils/a.benvenuti_alla_bnf.html

http://www.arcvision.org/bibliotheque-nationale-de-france/

Per visitare il dragone ideato dal geniale Chen Zhen

https://www.parisladouce.com/2013/03/paris-la-danse-de-la-fontaine-emergente.html

Il Graal (ma sarà quello vero o le anatre si sono cacciate in un altro guaio più grande di loro), è stato costruito da Marcello della falegnameria Ferrari di Chignolo Po (PV)

http://falegnameriaferrari.com/

Si può dare un’occhiata anche a questo sito che non è male per approfondire e iniziare a pianificare un soggiorno a Parigi

http://www.italianiaparigi.com/inner/gallery/bnf.htm