Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – sesta ed ultima parte

Il Paperino di Natale non può godersi questo momento di gloria. Sente il rumore della serratura, perchè la responsabile del padiglione, accorsa per le lamentele, ha appena aperto la porta e guarda verso di lui con uno sguardo severo.

Il Paperino di Natale capisce che è ora di “levare le tende” e scappa uscendo dal finestrino situato sul lato opposto della cabina. Prima di spiccare il volo si gira verso la ragazza e le dice che potrebbero almeno ringraziarlo per aver salvato il Pianeta, poi sparisce.

Ore 14.35 il Paperino di Natale si ferma a leggere su una parete del padiglione del Madagascar un chiaro riferimento al continente perduto di Atlantide tratto dalla Storia Naturale di Plinio il Vecchio.

Ore 15.02 il Paperino di Natale inizia a sentire la stanchezza, oramai soddisfatto per aver giocato abbondantemente. Visita lo stand del Venezuela dove trova la conferma che anche sulla Terra esistono delle “massime” simili a quelle delle anatre spaziali. Certi detti sono universali.

Un pannello con disegnata una grande mano, intenta a versare tramite una brocca dell’acqua in un bicchiere. In basso una targhetta con le scritte “Senza acqua la vita è impossibile” e più in alto, “Senza cordicella la trottola non gira”.

Il Paperino di Natale aggiunge la risaputa frase “con poca acqua la papera non galleggia”. Sottolineando l’importanza e il rispetto per l’acqua, elemento indispensabile alla vita delle anatre, spaziali o terrestri poco importa. Ore 15.21 stampato all’esterno del padiglione delle Barbados, si incanta a leggere una frase tratta dal libro “Le Mille e una Notte” scritto tanto tempo prima dove vengono descritti i viaggi di Sinbad il marinaio. “Sappiate, fratelli miei, che a Baghdad trascorrevo giorni felici, tra l’agiatezza e i sollazzi. Ma un bel giorno nel mio cuore germogliò il desiderio di mettermi in mare per esplorare nuovi paesi, isole e città e per conoscere nuove creature”. Certi desideri sono diffusi ovunque, appartengono a tutte le creature senzienti.

Il Paperino di Natale si immerge sempre di più nei suoi pensieri: “Quello che ho appena letto è la stessa cosa che è capitata a noi anatre spaziali. Stavamo bene sul nostro pianeta, eravamo felici, ma ci mancava qualcosa. Ogni giorno cresceva dentro di noi il desiderio di lasciarlo per esplorare lo spazio, vistare altri mondi e conoscere altre creature diverse da noi anatre. Lo stesso messaggio, lo stesso desiderio scritto in un libro terrestre”.

Ore 15.47 dopo aver gironzolato senza una meta precisa, accade un fatto molto strano, viene attratto come da una forza invisibile nel padiglione delle Isole del Pacifico, non può farne a meno, entra e si incanta davanti a quella che ritiene essere un’autentica reliquia: una serie di francobolli.  In ognuno di questi è stampata l’immagine di alcune anatre terrestri. Come “pilotato” da un controllo proveniente dall’esterno, senza guardarsi intorno afferra i francobolli appoggiati sul tavolo e inizia la procedura di rullaggio.

Uno dei responsabili dello stand lo stava tenendo d’occhio da quando era entrato. Si avvicina velocemente, afferra il foglio con i francobolli, tenuto saldamente tra le sue zampine e lo agita “per aria”, ottenendo lo sganciamento del Paperino di Natale che attraversa la stanza in volo scomposto, atterrando in una scatola di cartone che viene prontamente chiusa. Una volta sigillata, con nastro adesivo da pacco di colore marrone, viene depositata all’esterno vicino al cartone da riciclare. Il piccolo pennuto si perde così tantissime altre meraviglie della manifestazione, come vassoi pieni di sementi, il volto di una persona creato con chicchi di caffè, oppure decine di rocchetti di filo colorato appesi al soffitto. Forse è meglio così, conoscendolo bene, sarebbe andato a curiosare, ingarbugliandosi in mezzo a loro.

Il Paperino di Natale sbigottito per l’accaduto viene preso dal panico e inizia ad agitarsi nuovamente, anche se questa volta con giusta ragione, correndo dentro alla scatola e rimbalzando contro le pareti. Resosi conto trovarsi in un ambiente chiuso, cerca di risparmiare le forze e inizia a pianificare la sua fuga.

Analizza la scatola che essendo di cartone può subire la stessa sorte del contenitore del succo di frutta bucato alcune ore prima. Inizia a tritare con il suo becco la spessa parete e senza rendersene conto, quando riesce a produrre un foro adeguato per uscire sono trascorse alcune ore.

Sono le 18.23 e non ha molto tempo per mettere in atto il suo piano. Non può uscire dall’EXPO senza aver dato il suo prezioso contributo per la riuscita dell’evento. Per evitare di incorrere in altri guai, questa volta con la direzione generale degli organizzatori, cerca una via tranquilla per poter lavorare in pace senza scocciatori. Ore 18.51 si posiziona sopra a un bidone dell’immondizia e si siede beatamente. In una sua zampina compare lo “sfasatore” preso dal laboratorio di Fulcanelli.

Con l’altra seleziona un determinata frequenza e con un lampo si materializza il tavolino costruito nell’officina. Sul pannello frontale, quello lercio, tra le macchie di sporco è apparsa una scritta eseguita col pennarello in modo maldestro: “L’unico cibo veramente alternativo”.

Frase certamente a tema con l’argomento di questa edizione. Ma conoscendo bene il Paperino di Natale potrebbe essere una catastrofe. Cosa avrà mai partorito la sua fervida fantasia? Il Paperino di Natale si siede dietro al banco e inizia subito ad intrattenere il pubblico con una serie di piatti improbabili, che incuriosiscono le persone che si fermano davanti al suo stand abusivo.

Un pranzo Natalizio, un cenone a Capodanno, un’occasione speciale, oppure per soddisfare la voglia di qualcosa di buono. Eccovi l’unico Menù veramente alternativo disponibile come assaggini da portare via o nella versione multiportata.

La vera Cucina Alternativa: Ovvero ricette sofisticate per un pranzo veramente alternativo.

Primi

Maccheroni alla Nibiru

Tortellini in brodo primordiale (antica ricetta di un antico astronauta cuoco)

Triangolo di formaggi fusi con gnocchi alle Bermuda

Spaghetti al profumo di Basilisco (non ho sbagliato, è proprio basilisco)

Penne al cospirazionista arrabbiato

Capelli d’angelo in brodo, serviti dentro a un piatto con la forma di disco volante

Tagliatelle ectoplasmatiche cotte nella memoria dell’acqua

Secondi

Spiedini di Zombie mesmerizzati in agrodolce

Cotoletta di Bigfoot alla Negumak

Profezia d’involtini di prosciutto e insalata russa psicocinetica

Fegatini superstiziosi con vino bianco

Leprecauno in salmì

Combustione spontanea di pollo arrosto

Sperimentazione di lingua lunga salmistrata (ricetta dei Men in Black – questa è una battuta sottile, solo per veri intenditori)

Filetti di Chupacabra lessato in gelatina

Polpettone di carne di vitello alieno con teletrasporto di verdure miste

Secondi di Pesce

Rapimento di aragosta in besciamella Aliena

Filetti di Salmone affumicato con Scie Chimiche

Mostro di Lockness alla marinara

Catalessi di frittura di pesce palla

Baccalà di mostro alla Lochness

Seppie in umido con malocchio di bue e contorno di piselli

Contorni

Zucchine aliene con impianto di mentuccia

Leggenda di melanzane in sugo Metropolitano

Carciofi ripieni con magia nera di seppia

Insalata fresca di campo spiritico con pomodori e mozzarella

Insalata di farro, orzo e cereali misti influenzata dalla Luna

Bombardamento sensoriale di caponata di melanzane con cipolle

Patate fritte con l’olio spillato da una Fiat 128 trovata abbandonata in campagna

Caprese con mozzarella di Bufale

Dolci

Ciambella in moto perpetuo con mirtilli e ribes

(attenzione: prima di mangiarla bisogna riuscire a fermarla)

Bombolone con possessione di crema pasticcera

Tortino dei morti viventi

Calco di budino ottenuto medianicamente

Creazionismo semifreddo con ricotta e stracchino

Fette di pandoro levitato medianicamente ripiene di crema al cioccolato

Complotto di pasta frolla e sfoglia con fragole e crema allo zabaione

Frittelle dell’autopista (stregata)

Frutta

Mele cotte infilzate su letto di chiodi di garofano con scorza di limone

Ore 19.14 dopo aver riscosso un notevole successo di pubblico e di ordinazioni il Paperino di Natale decide di occultare il banchetto sfasandolo di nuovo. Pienamente soddisfatto della giornata si avvia verso il viale principale, non prima di aver fatto una foto con lo sfondo dell’Albero della Vita durante lo spettacolo luminoso serale.

Dopo aver causato un sacco di problemi si è sparsa la voce che un piccolo paperino ha creato un gran casino dentro all’EXPO, la storia del banchetto abusivo non è andata giù alla direzione e oramai è caccia grossa al Paperino di Natale. Squadre di vigilanti e volontari guidate dal signore che non ha potuto salire nella cabina della mietitrebbiatrice, lo stanno cercando ovunque.

Anche se la sua intenzione era quella di rimanere fino a tarda notte è costretto a uscire velocemente dall’EXPO. Scappa dall’ingresso di Roserio utilizzato alla mattina per entrare e viene individuato dall’attenta sorveglianza. Oramai è una corsa ad ostacoli, il Paperino di Natale incrementa la sua velocità decollando, dopo aver constatato di avere all’inseguimento un centinaio di persone molto alterate. Riconosce il signore del pomeriggio con la bava alla bocca che agita in aria un sacco di iuta, recuperato allo stand di uno Stato produttore di caffè. Volando alla massima velocità riesce a salire sul tram al capolinea di Roserio un attimo prima che si chiudano le porte.

Mentre il mezzo di trasporto pubblico inizia a muoversi, al Paperino di Natale non rimane altro da fare che attaccarsi al tram.

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Ringrazio Marcello per le serate piene di risate mentre ci scambiavamo le mail con i piatti presentati all’EXPO dal Paperino di Natale e Lara e Alessandro sempre presenti con il loro prezioso aiuto.

Un particolare ringraziamento alla signora con lo zaino all’ingresso del padiglione giapponese.

Fulcanelli cerca ancora lo “sfasatore” preso dal Paperino di Natale, sono sicuro che l’anno prossimo troveremo il Paperino di Natale con qualche piuma in meno. Ma rimangono senza risposta alcune domande. Cosa si nasconde dietro alla misteriosa forza che lo ha obbligato a prendere i francobolli? E i due loschi figuri che lo hanno chiuso dentro alla scatola? Fine???

Fine sesta ed ultima parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Come tanti italiani ho dedicato all’EXPO un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da wikipedia sull’Expo 2015

Link web testati il 4 novembre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – quinta parte

Ore 13.31 incoraggiato dal successo di pubblico, ottenuto attraverso l’esibizione appena conclusa, lo porta a lasciarsi andare oltre il consentito. Sale sulla schiena di Anubi, statuetta appoggiata su di una sedia che riproduce un importante opera d’arte dell’archeologia egiziana.

Inizia a giocare al Selvaggio West facendo finta d’inseguire dei banditi, alterando lo stato di tranquillità del padiglione. Il risultato di questa ennesima bravata porta il Paperino di Natale ad essere “bandito” per sempre da tutti i territori egiziani.

C’erano ancora tante cose che avrebbe voluto vedere, o, per meglio dire toccare e giocare in questo padiglione, ma li vede di sfuggita mentre è accompagnato fuori.

All’esterno dell’edificio si accontenta dell’ultimo souvenir facendosi immortalare davanti a una colonna dalla tipica forma. Ore 13.40 si introduce nel padiglione di Malta. Osserva in silenzio la struttura geniale della piccola ma interessantissima stanza. Sembra di essere su un’astronave.

Ricordi antichi riempiono la sua mente. Ricordi di quando tutte le anatre senzienti presenti sulla Terra esploravano lo spazio. La struttura ad esagoni sembra ricordare lo schermo della plancia durante la navigazione. Ore 13.48 esce con una punta di tristezza per i bei tempi oramai lontani.

Ma il Paperino di Natale è dentro all’evento mondiale e con tutte le cose meravigliose da vedere si riprende subito essendo grato agli eventi che lo hanno portato su questo Pianeta. Ore 13.54 il Paperino di Natale “scopre” il padiglione dove sono esposti degli avvenieristici mezzi agricoli della “New Holland”. Si ferma davanti ad un pannello per leggere i messaggi dei bambini che hanno visitato lo stand e il suo animo inizia a “fermentare”.

Non si accorge nemmeno che il nastrino nero che porta al collo come segnale distintivo della propria identità si è quasi slegato. Ore 13.58 dalla balconata ha una visione mistica: una straordinaria e gigantesca macchina agricola gialla. Giallo, come il colore dell’Autobot Bumblebee. La sua fervida fantasia inizia a lavorare.

Si dimentica delle persone presenti nel padiglione. Il Paperino di Natale anche se quello che pensa è un parto della sua fantasia, adesso si ritrova solo sul campo di battaglia. Come nei film Western deve affrontare il nemico e c’è in gioco la salvaguardia dell’intero Pianeta. Sotto il sole di mezzogiorno deve affrontare in duello tre brutti ceffi Decepticon: Megatron, Skybite e Scourge. Un piccolo paperino contro tre robot per lui giganteschi: una lotta impari già persa in partenza. Il Paperino di Natale è senza paura (o incosciente) e inizia la carica correndo verso Megatron. Nello stesso momento si accorge di movimenti sospetti provenienti dal vicino campo di grano.

Un altro Decepticon che partecipa alla battaglia? Alieni intenti a creare cerchi nel grano? Un contadino curioso? No, con un assordante rumore sbuca dal campo Agri-Stone, un potente Autobot mandato da Optimus Prime ad aiutare il Paperino di Natale. Le sorti dello scontro si rovesciano in un attimo.

Il Paperino di Natale scende dalla balconata diretto verso il gigantesco mezzo agricolo, si posiziona lateralmente e nota la scaletta messa a disposizione dei visitatori per raggiungere l’interno della cabina. C’è una coda di una ventina di persone, ma in gioco c’è la libertà del Pianeta Terra. Il Paperino di Natale salta la coda, sale rapidamente la scaletta ed entra nella cabina. Qualcuno lancia verso di lui qualche insulto. La prima cosa da fare è chiudersi dentro in modo da non essere disturbato.

Con le sue zampine blocca il portello. La seconda è sedersi su quadro dei comandi a schiacciare pulsanti e tirare delle leve. Schiva un missile lanciato da Scourge e ne spara uno contro Megatron. Skybite si trasforma in uno squalo volante e inizia a lanciare delle saette contro il Paperino di Natale e il suo nuovo amico.

Intanto all’esterno le persone che aspettano di salire per visitare la cabina iniziano a spazientirsi. È arrivato il momento di mostrare tutta la potenza di Agri-Stone. Il Paperino di Natale si siede comodamente sul sedile e il un attimo la grande mietitrebbiatrice si trasforma in un gigantesco e bellissimo robot di un giallo splendente come il Sole. I cingoli laterali diventano delle protezioni ai lati delle gambe.

Le ruote dei cingoli cambiano aspetto rivelando la loro funzione di ugelli di scarico dei motori che permettono ad Agri-Stone di volare. Il rullo da taglio anteriore ruota posteriormente sulla schiena diventando un grande cannone a particelle. Dal corpo centrale esce la testa dell’Autobot e per ultime le mani.

Il Paperino di Natale sente bussare alla porta, si gira e vede la testa di un signore furioso che impreca contro di lui chiedendogli di uscire subito. Abbandona per un attimo l’azione e lancia nella sua direzione una serie di rimproveri, dicendogli di non disturbare perchè è intento a salvare la Terra da una terribile invasione aliena. Il signore, dopo averlo pesantemente insultato, scende la scaletta e si mette alla ricerca di un responsabile del padiglione. Intanto il film di fantascienza continua a girare nella testa del Paperino di Natale. Una grandinata di raggi mortali e missili colpisce la zona intorno a lui. Agri-Stone prende il gigantesco cannone che ha sulla schiena e tirandolo in avanti lo posiziona verso i Decepticon, prende la mira e spara contro Skybite che precipita a terra.

Come sempre succede quando iniziano le difficoltà Megatron ordina la ritirata. Intanto fuori nessuno si accorge di niente, la visita ai padiglioni procede come sempre.

La battaglia che si è svolta solamente nella testa del Paperino di Natale è finita e il Pianeta è salvo.

Fine quinta parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da wikipedia sull’Expo 2015

http://www.newholland.com/Pages/index.html

Il sito della New Holland con tutte le loro macchine agricole (anche se è una definizione riduttiva). Salire nella cabina era come essere al comando di un’astronave, una macchina da fantascienza e aveva pure un sedile molto comodo.

https://transformers.hasbro.com/en-us

Le parole Transformer, Bumblebee, Autobot, Decepticon, Megatron, Optimus Prime, Scourge e SkyBite, sono di proprietà della Hasbro.

La serie dei Film e quelle animate, sono tra le mie preferite. Ci sono cresciuto e continuo a vederle ancora oggi.

Link web testati il 15 ottobre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – quarta parte

Il Paperino di Natale passa vicino a delle aiuole che delimitano dei laghetti artificiali dalla forma irregolare. Mentre Maddalena non resiste alla vista dell’acqua e vuole subito rinfrescarsi, lui la utilizza solo come gioco per fare lo sciocchino e creare confusione, per il momento non sembra interessato al prezioso liquido.

Alle 11.53 trova un altro mito-leggenda-mistero della Turchia, un autentico pezzo da 90, la mappa di Piri Reis e non può fare a meno d’immortalare l’evento.

Ore 11.57 si siede sopra alla riproduzione del sito di Gobekli Tepe un importantissimo e antichissimo sito archeologico della Turchia.

Dopo aver passato numerose serate davanti al tepore del camino, ascoltando le storie di archeologia e mistero raccontate da Maddalena e le avventure sui viaggi nel tempo di Lola, si è appassionato pure lui a questi argomenti.

Ore 11.59 la sua visita al padiglione è quasi terminata e non è riuscito ancora a farsi cacciare, un autentico record. Nota una piccola struttura con l’esposizione di alcune opere di artisti turchi. Si dirige subito in quella direzione.

Al centro della piccola stanza il Paperino di Natale è colpito da un’opera che ritiene essere l’ideazione di un autentico genio. Un piatto di spaghetti realizzati con la stessa sostanza che compone i corpi di queste anatre provenienti dallo spazio. Anche se sono fatti di “Peluches Organico”, si tratta comunque sempre di spaghetti di peluches! Si prepara per un tuffo dentro al piatto.

Prima di lanciarsi si guarda in giro, ma il suo sguardo incrocia quello del custode che prevedendo l’azione muove la testa in senso negativo. L’unica azione che rimane al Paperino di Natale è una foto ricordo da far vedere alle altre paperelle. Si, è vero sono tutte anatre spaziali, ma il termine paperelle suona meglio, una licenza poetica, anche il Professor Alchemist grande amico di queste anatre, quando parla di Maddalena, la chiama affettuosamente “la Papera”. Ore 12.06 il Paperino di Natale non esce dal padiglione turco, ma ritorna indietro verso la fontana che ha notato una decina di minuti prima.

Si siede sul bordo e poi si tuffa rimembrando i tempi passati quando queste anatre non avevano ancora iniziato a viaggiare nello spazio, ma nuotavano nell’acqua con abbondanti qua qua. Dopo aver compiuto alcuni giri della fontana, con qualche qua qua di troppo ad alta voce, un piccolo capannello di persone si riunisce attorno a lui attirando l’attenzione della sicurezza. La nuotata olimpionica finisce allo stesso modo dei timbri nel padiglione giapponese.

Ore 12.24 il Paperino di Natale affamato dopo le bislacche prestazioni sportive si infiltra nel padiglione dedicato alle Zone Aride. Ci sono diversi tavolini occupati da persone che pranzano assaggiando i piatti locali. Un signore si alza per andare a prendere da bere, dopo aver appoggiato un piattino con del riso acquistato nel padiglione della Giordania.

Un attimo di distrazione fatale e il Paperino di Natale ha già in mano la forchetta intento a mangiare gratis. Tre forchettate e si ritrova senza accorgersi in volo.

Il proprietario del riso, ritornato con una bevanda, notando l’intruso lo ha preso alle spalle, raccogliendo il Paperino di Natale con un piatto di plastica e lanciandolo lontano. Il Paperino di Natale passa dalla visione del riso a quella dei bamboo appesi al soffitto e in un primo momento non riesce a rendersi conto del cambio di visuale rimanendo disorientato.

Dopo una decina di metri di volo scomposto, riesce a ripristinare l’assetto e compie un atterraggio nei pressi della riproduzione della testa di uno Spinosauro.

La visione della dentatura del grande animale preistorico lo spaventa. Il pestifero pennuto reagisce in modo irrazionale urlando. Si gira e inizia a correre mettendo più distanza possibile tra lui e lo Spinosauro.

Un piccolo anatroccolo con il cappellino di Babbo Natale che corre a zig zag tra la folla, vagando senza meta tra le vie dell’EXPO emettendo continui squek striduli. Uno spettacolo assolutamente tragicomico! Ore 13.07 una volta ritrovata la calma addocchia il padiglione dell’Egitto dove si intrufola allegramente.

Appena entrato rimane ancora una volta incantato da quello che vedono i suoi piccoli occhietti. Una grande stanza con le tipiche colonne dell’Egitto faraonico. Alle pareti un grande murales con la raffigurazione delle varie epoche di questo paese. Nella parte bassa una lunga tavolata con i prodotti tipici, anche per questo padiglione una scenografia azzeccata. Assolutamente da vedere! Su queste colonne sono dipinti alcuni volatili a lui tanto cari. Subito inizia ad esaltarsi e si fa immortalare nell’ennesima foto, come dice sempre da lasciare ai posteri.

Nei disegni sul muro trova una ciotola con tre anatre, rimanendo un attimo perplesso, pensa che si trovino nella ciotola per fare il bagnetto. Il Paperino di Natale non ha tempo per niente che non sia l’esplorazione del gioco in tutti i suoi aspetti e la sua sciocchineria diffusa lo conferma sempre. Prima agisce (quasi sempre creando problemi e combinando casini), poi pensa (qualche volta…).

Da quando è entrato dentro all’EXPO 2015 la sua presenza non è passata inosservata, inizia a spargersi la voce che un buffo anatroccolo gira per i padiglioni combinando molti guai e disturbando i visitatori.

Ore 13.22 si ferma per una foto con la copia della testa di Nefertiti dichiarando il suo grande amore per lei attraverso un poema scritto apposta per l’occasione tramite le sue zampine.

Un centinaio o poco più di qua qua provenienti dal suo becco modulati diversamente non possono non attirare l’attenzione. Gli occhi dei visitatori sono tutti per lui. Il Paperino di Natale si carica sempre di più.

Fine quarta parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

In questa parte si cita il Professor Alchemist che rimanda al favoloso mondo dello Steampunk

https://it-it.facebook.com/ProfAlchemist/

http://profalchemist.blogspot.it/

http://steampunknordest.wixsite.com/steampunk-nord-est

https://it.wikipedia.org/wiki/Steampunk

Link web testati il 3 ottobre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – terza parte

Ore 10.46 Il Paperino di Natale si ritrova solo in uno dei corridoi pieno di vetrine e ne approfitta per continuare l’esplorazione di cose mai viste prima. Dei musicisti realizzati con il bambù.

Ore 10.47, ogni vetrina del corridoio è piena di meraviglie, non può non fermarsi davanti alle bamboline Kokeshi che sono uno dei tanti simboli più caratteristici di questa nazione.

Ore 10.49 è sempre più incantato da quello che vede e prima di abbandonare il corridoio si incolla col becco alla vetrina dove sono esposti parecchi fiori diversi appiattiti tra due vetri. Dalla parte opposta una fonte di luce li rende ancora più belli. Per lui ogni cosa è nuova.

Ore 10.51, dopo essere uscito dal corridoio si ritrova in una grande stanza buia, illuminata da un grande cilindro. Su questo, alto quasi quanto il soffitto, vengono proiettate diverse immagini di cibi tradizionali giapponesi, campi, piante e tutto quello che questo paese ha da offrire nel settore alimentare.

Le foto scorrono dall’alto verso il basso accompagnate dal movimento dello schermo virtuale come se venissero trasportate dall’acqua. Al Paperino di Natale tutto questo ricorda l’interno del Tardis di Doctor Who. Maddalena lo ha conosciuto di recente e hanno fatto un viaggio insieme sventando un piano criminale degli angeli piangenti. Ma questa è un’altra storia e adesso dobbiamo seguire il Paperino di Natale per vedere cosa vuole combinare all’interno dei padiglioni dell’EXPO 2015.

Ore 10.53 lo troviamo nella stanza successiva dove, appesi a una grande parete, disposti in vari scomparti, si trovano esposti i cibi più rappresentativi del Giappone. Dopo una rapida occhiata vuole interagire con l’ambiente e inizia ad aprire tutti i cassetti.

Dopo aver visionato il contenuto di alcuni è pervaso da uno stato di beatitudine quando vede quello dove sono esposti i crostini per la zuppa. Si siede dentro al cassetto e rimane in contemplazione. Sono piccoli e di tantissime forme, tutti colorati. Nonostante il panino mangiato prima, inizia a sentire un certo languorino.

Ma dove mette tutta la roba che mangia in modo così disordinato? Ore 11.02 è ancora seduto in uno stato di catalessi a guardare i crostini. Se avesse qualcosa per bucare o rompere il vetro, possiamo immaginare come andrebbe a finire.

Ore 11.08 ripresosi dalla “visione celestiale” apre un altro cassetto. Il contenuto riguarda le leggende che legano i demoni della tradizione locale e la soia, altro importante alimento.

Ore 11.14 i cassetti da aprire sono finiti. Si ferma nella stanza delle proiezioni dove vari schermi illustrano il Pianeta Terra e il monito ad utilizzare le risorse in modo intelligente, un invito ad evitare gli sprechi e a proteggere il nostro mondo. Mondo che adesso è diventato anche di tutte le anatre provenienti dallo spazio.

Ore 11.19 salendo al piano superiore il Paperino di Natale vede un altro timbro e siccome non riesce a trattenersi si precipita a giocare nuovamente. Trova un foglio di carta e inizia a timbrare come un forsennato. Nemmeno riesce a fare sei timbri che una delle ragazze, avvertita già da tempo dalla sua collega all’ingresso, lo blocca subito.

Per il Paperino di Natale la gita nel padiglione del Giappone finisce qui.

Viene accompagnato fuori dalla sicurezza e invitato a non farsi più vedere. Il Paperino di Natale si allontana poco convinto rimanendo comunque nei paraggi.

Ore 11.35 una volta calmate le acque ritorna all’esterno del padiglione dove sono elencate tutte le Prefetture del Giappone insieme a una pianta caratteristica. La disposizione accurata offre un bell’effetto scenico che ispira una foto ricordo.

Ma non ha certo il tempo per fermarsi, o preoccuparsi per essere stato sgridato, infatti alle 11.43 si infila a combinare disastri nel padiglione della Turchia.

Sono esposti dei bellissimi contenitori di vetro, vere opere d’arte. Per fortuna di tutti sono protetti da teche e non potendo interagire con i contenuti, il Paperino di Natale osserva attentamente e passa oltre.

La disposizione del Padiglione turco è completamente differente dal precedente giapponese. Mentre questo privilegiava atmosfere con illuminazioni sapientemente ricercate, quello turco ha scelto la luce del Sole essendo quasi completamente all’aperto. Comunque due padiglioni molto belli da non perdere.

Il Paperino di Natale vuole vedere più cose possibili e ovviamente giocare con tutto quello che gli capita a portata di zampine. Vorrebbe scalare questa struttura ma le piastrelle non offrono appigli per assicurare una buona riuscita dell’impresa. Desiste anche questa volta e passa oltre.

Fine terza parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

Tardis e Doctor Who sono marchi registrati della BBC

http://www.bbc.co.uk/programmes/b006q2x0

Per avere le anticipazioni sulle nuove puntate di “Doctor Who” e approfondimenti sulla serie

http://www.thedoctorwhosite.co.uk/

Merchandise, spin-offs, guide e tanto altro da passarci parecchio tempo

http://www.doctorwhotv.co.uk/

Altro sito ufficiale

http://www.doctor-who.it/

Il primo sito dedicato a Doctor Who in Italia

https://it.wikipedia.org/wiki/Doctor_Who

La pagina di Wikipedia sulla serie di fantascienza della BBC

Link web testati il 19 settembre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – seconda parte

Milano 12 ottobre 2015 ore 07.20. Il Paperino di Natale è beatamente seduto sul davanzale di una finestra, occupata per la maggior parte da immondizia di vario genere, lasciata durante la notte appena trascorsa da “allegri festaioli”.

Aspetta il tram che lo porterà al capolinea di Roserio, dove si trova una delle entrate dell’EXPO 2015. Si, una grande disgrazia è in procinto di abbattersi sulla manifestazione internazionale. Il mitico giorno è finalmente arrivato, al Paperino di Natale non sembra vero. Un intero universo di cose da toccare, giocare e rompere, senza che ci sia in giro Fulcanelli a bloccarlo.

Intanto Fulcanelli non riesce a capire dove sia finito il suo strumento di laboratorio. Lo Sfasatore, strumento tecnologico alieno, utilizzato nella parte precedente del racconto, per sfasare il tavolino costruito dal Paperino di Natale.

Essendo uno dei primi visitatori ad arrivare, si ferma per immortalare il tragico evento, in modo da lasciare ai posteri una traccia di quel tragicomico giorno.

Ore 07.57 il Paperino di Natale è appollaiato su di un paletto utilizzato per delimitare le corsie d’ingresso ad uno dei varchi dell’EXPO 2015. Nell’attesa medita su cosa potrà combinare una volta entrato.

Per passare il tempo legge i cartelli vicini, è molto contrariato nell’apprendere che il settimo punto, degli oggetti vietati all’interno dell’EXPO 2015 riguarda gli “animali di qualsiasi genere”.

Si ferma un attimo a riflettere seriamente, cosa che capiterà al massimo tre o quattro volte nell’arco di una decina d’anni e viene assalito da un dubbio: “forse potrebbero fargli delle storie all’entrata”.

Accusa i terrestri di razzismo perchè per questo Pianeta le anatre sono animali, ma loro appartengono ad una categoria di anatre avanzate intellettualmente e tecnologicamente.

Ore 08.13 il Paperino di Natale si infila in uno zaino. Così camuffato riuscirà ad eludere i controlli all’ingresso e farla franca. Dentro allo zaino non potendo rimanere senza fare niente inizia a rovistare. Trova un panino, delle barrette energetiche e due succhi di frutta. Come al solito ne approfitta e inizia a beccare il panino, sfilando le fette di prosciutto, lasciando impronte irregolari del suo becco sul pane, che essendo gratis a lui risulta ancora più gustoso.

Finita la merenda si addormenta dentro allo zaino.

Ore 09.26 la proprietaria dello zaino ha superato i controlli e si è messa in coda per visitare il padiglione del Giappone.

Il Paperino di Natale si sveglia. Il panino mordicchiato un’ora prima gli ha messo una sete mostruosa. Con il becco inizia a lavorare da più angolazioni per creare un buco nel cartoncino del succo di frutta, bevendone una parte e rovesciando il rimanente nello zaino. Ore 09.29 il succo di frutta inizia a gocciolare fuori dallo zaino. La proprietaria si accorge che c’è qualcosa di strano e controlla all’interno. Appena apre la cerniera il Paperino di Natale schizza fuori come un missile e si dilegua tra la folla.

Ore 09.31 lo troviamo appollaiato dentro alla “O” della scritta Giappone mentre si riposa in attesa di entrare nel padiglione. Dopo essersi rimpinzato “a gratis” un momento di siesta è raccomandato! Il riposino non programmato lo ha lasciato un po’ confuso e cerca di riprendersi un attimo.

Siccome non può rimanere inattivo per troppo tempo, il Paperino di Natale cerca d’inventarsi qualcosa da fare durante l’attesa. Il padiglione del Giappone ha una struttura di legno ad incastri veramente bella e ovviamente non passa inosservata ai suoi occhi.

Ore 09.43 inizia a scalare la struttura di legno nonostante sia ben evidenziato il divieto di arrampicarsi. Intanto la fila si muove lentamente e a piccoli gruppi le persone iniziano ad entrare.

Ore 10.02 il Paperino si sistema sopra allo zaino di una signora per passare nuovamente inosservato i controlli. In questo modo, rimanendo immobile è sicuro di essere scambiato per un pupazzetto a decorazione dello zaino. I terrestri adorano queste cose. Sempre molto lentamente arriva anche il suo turno e finalmente è all’interno del padiglione.

Ore 10.14 il Paperino di Natale trova il timbro del Giappone e inizia a giocare timbrando tutto quello che ha intorno. Una signorina giapponese si avvicina e lo invita con cortese fermezza ad allontanarsi.

Ore 10.39 il Paperino di Natale è affascinato dalla cultura giapponese e ammira le opere scelte per rappresentare questo paese così lontano. Essendo anche lui, come Maddalena, la Lola, Fulcanelli, Nicholas Flamel e la Pizia un anatroccolo proveniente dallo spazio, le culture terrestri sono un mix tra qualcosa di estremamente interessante e qualcosa di estremamente sconosciuto.

Un piccolo gruppo di anatroccoli provenienti da un altro pianeta si è stabilito sulla Terra. Quello che effettivamente si presenta sempre come un grandissimo sciocchino, un tempo era uno dei più grandi meccanici conosciuti sul loro pianeta e lavorava sulla “Duck Star”, la nave Ammiraglia delle anatre spaziali.

Fine seconda parte

Tutte le foto sono state scattate personalmente all’interno dell’EXPO 2015.

L’EXPO 2015 è stata una manifestazione bellissima che valeva la pena vedere. Purtroppo disgustato dalla valanga di polemiche precedenti alla sua apertura, avevo deciso di non visitarlo. Un errore veramente grossolano da parte mia. Ho dedicato all’EXPO 2015 un solo giorno in ottobre e a fine giornata non avrei voluto più uscire, tantissime le cose da vedere ed è stata un’esperienza molto istruttiva e interessante.

http://www.expo2015.org/

il sito Ufficiale della manifestazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015

una panoramica da Wikipedia sull’Expo 2015

Un ringraziamento alla signora che mi ha permesso di infilare nel suo zaino il Paperino di Natale all’ingresso del Padiglione del Giappone.

Link web testati il 16 settembre 2017

Il Paperino di Natale all’Expo 2015 – prima parte

Troviamo il Paperino di Natale su un banco da lavoro vicino a dei chiodi, molti chiodi, che tradotto nella sua lingua significa molti guai. Il Paperino di Natale è un anatroccolo amico di Maddalena, si sono conosciuti quando sono stati assegnati alla stessa astronave da ricerca. Mentre Maddalena è più tranquilla e riflessiva, lui ha un carattere esattamente opposto.

Lo vediamo vicino ad alcune cassette della frutta fatte di legno e adesso ha a portata di zampine un seghetto alternativo. Al Paperino di Natale piace molto creare delle cose, alcune volte sono oggetti assolutamente inutili. Nonostante questo possiede una mente brillante, ai limiti della genialità. Meglio non farci sentire altrimenti si esalterebbe senza alcun limite.

Prende bene la misura e si assicura che sia posizionato nel punto giusto. Lo accende e inizia a segare le cassette per ricavarne alcuni pezzi particolari. Cosa avrà in mente? Tentare d’immaginare i pensieri di questo anatroccolo risulta un’impresa praticamente impossibile.

È ben determinato a portare avanti il suo piano, maneggia l’utensile che è visibilmente più grande di lui come se facesse il lavoro del falegname da una vita. Comunque sia il Paperino di Natale è un gran maneggione e chi lo conosce da tempo non può che essere d’accordo con questa affermazione.

Con il materiale di recupero delle cassette, ottiene alcuni pezzi di misure diverse e si assicura di avere tutto l’occorrente per portare a termine il suo piano diabolico. Compiaciuto osserva il risultato ottenuto con grande fatica.

Con l’aiuto di una squadretta di metallo, che sembra stata fatta apposta per lui, essendo delle sue dimensioni, inizia ad assemblare i pezzi utilizzando una quantità impressionante di chiodi. Tanto non li ha pagati lui e per questo abbonda nella costruzione. A prima vista sembrerebbe un tavolino.

Dopo aver assemblato un lato, gira il tutto e prosegue da quello opposto. Sul suo pianeta era abituato a ben altri strumenti, costruiti con una tecnologia che nemmeno possiamo immaginare. Qui sulla Terra utilizza quello che trova.

Effettivamente è un tavolino e un attimo dopo lo vediamo ribaltato mentre il Paperino di Natale lo sigilla utilizzando una pistola per la colla a caldo.

A lavoro terminato si comincia a vedere che questo tavolino rettangolare, realizzato con del materiale di recupero, si presenta con la parte anteriore lercia e macchiata.

Tralasciando questo particolare, che potrebbe passare in secondo piano conoscendo bene il personaggio, notiamo che tra le sue zampine è comparso uno strumento molto sofisticato.

Lo ha portato via dal laboratorio di Fulcanelli. Adesso si che il Paperino di Natale è nei guai, quasi sicuramente il Fulca, come lo chiama Nicholas Flamel, lo spennerà per bene.

Si tratta di uno Sfasatore, potenzialmente pericoloso nelle zampine di questo anatroccolo, come ogni altro oggetto esistente sul Pianeta.

Solitamente viene impiegato per nascondere vari oggetti modificando leggermente il loro stato atomico, rendendoli praticamente invisibili e immateriali. Dopo aver fatto sparire il tavolino, il Paperino di Natale si dilegua cancellando ogni traccia del suo passaggio. Ovvero scappa lasciando tutto in disordine. Quali pasticci avrà intenzione di combinare?

Quando lui è in giro, l’intera popolazione dell’Universo non può dormire sonni tranquilli.