Missione sotto copertura – seconda ed ultima parte

Oramai è tardi e bisogna fare la spesa, il Paperino di Natale ritorna a Diagon Alley. Si guarda in giro ed entra furtivamente in un negozio.

Deve procurarsi un “Giratempo”, adesso si è messo in testa di costruirsi una piccola macchina del tempo e questo è un componente indispensabile.

Secondo voi dove potrebbe andare adesso un personaggio eclettico e fuori dal comune come lui? Sicuramente al “Mercato Nero” con l’intento di acquistare cose illegali.

Ordina una confezione di “Orsetti di Gelatina Canditi”: sembra strano ma su molti Sistemi Stellari si sono combattute battaglie per il possesso di una sola scatola, mentre qui si possono avere tranquillamente pagandoli una moneta d’oro. Poi un barattolo del famoso “Ingrediente Segreto” e una confezione di “Semi del Dubbio”.

Non dimentichiamoci una copia dell’introvabile “Tavola Periodica degli Elementi Alchemici” che serve nel laboratorio di Fulcanelli.

Curiosando in giro, il Paperino di Natale trova il calco dell’impronta di un Drago e la osserva con vivo interesse.

Ma la visita non finisce qui, in questo mercato si possono veramente trovare tante cose molto rare: un’intera collezione di uova di Drago! Incredibile sono tutte colorate e sistemate sulla paglia in cassette di legno.

Le sorprese si susseguono, il Paperino di Natale trova una grande quantità di denti e artigli di Drago, disponibili per la vendita. Ne vorrebbe comprare uno ma ha finito tutte le monete che gli aveva regalato Lupin III.

Sarà per la prossima volta, saluta la gentile e disponibile commessa e si dirige verso un altro banco che aveva notato da lontano: la presenza della squadra di Quidditch “Milano Meneghins” lo scombussola parecchio.

Vorrebbe subito provare e vincere un torneo contro i “Serpe Verde” e si fa immortalare appollaiato sul cerchio più alto.

Gironzola sul banco e si siede vicino agli strumenti di gioco. In queste occasioni il suo pensiero è sempre il solito. “Ma perchè tutte le cose intriganti devono essere sempre così grandi?”.

Salendo sulla scultura di gufo esposta sul bancone, pensa che potrebbe rivestire il ruolo di Cercatore e occuparsi del “Boccino d’Oro” più alla sua portata.

Non può lasciare il Padiglione della saga di Harry Potter senza scrivere qualcosa sulla grande parete dei messaggi. Cosa altro poteva scrivere secondo voi?

Il Paperino di Natale non può rimanere serio a lungo senza cominciare a giocare e allora libera lo sciocchino che risiede dentro di lui e si getta nella mischia.

Senza perdere un secondo si mette a disturbare il Joker e Killer Croc, ma dovrebbe oramai sapere che il suo è un gioco pericoloso, certi personaggi andrebbero lasciati stare. Mentre Killer Croc lo blocca, il Joker gli punta la sua pistola addosso.

Ripresosi dallo spavento e non avendo imparato niente, tenta di aprire a tutti i costi una porta che forse è meglio che resti chiusa. Essendo stata sigillata molto bene, non riesce a portare a termine l’impresa.

Sconsolato per non aver potuto placare la sua curiosità su cosa si celava dietro alla porta, si allontana e subito trova un’altra cosa con cui giocare. Vede incustodita la moto di Batman, si avvicina e ci sale sopra imitando il rumore del motore.

Ingaggia un inesistente combattimento con “Bane” e gli spara contro proiettili immaginari, facendo parecchio rumore e attirando l’attenzione di Batman che lo prende nella mano e lo sgrida perchè poteva farsi del male.

Il Paperino di Natale pensa di non essere capito, ma dopo qualche minuto finalmente incontra “Lobo”, che in una sua avventura è andato in giro con una paperella e dunque è festa grande. Si raccontano qualche aneddoto delle loro vite e poi “Lobo” prende l’uncino della sua catena e si esibisce in qualche grattino sotto al suo becco.

Tutto soddisfatto il Paperino di Natale si sposta verso il palco dove trova qualcuno del suo livello, con un’attrezzatura altamente tecnologica. Inizia una discussione tecnica sugli effetti della “Traslazione Quantica” rispetto allo spettro visivo.

Dopo aver discusso per quasi un’ora di argomenti troppo complicati, decide di darsi alla pirateria chiedendo aiuto nientemeno che al mitico Jack Sparrow. Vedendo bene che il piccolo pennuto non potrebbe mai resistere alla dura vita dei Pirati, Jack decide di mandarlo alla Taverna del Teschio Parlante, dove un suo caro amico potrà sistemarlo a dovere.

Il Paperino di Natale si reca alla taverna. Si siede sul bancone e chiede informazioni all’Oste che sghignazzando chiama a rapporto i pirati presenti.

Il povero Paperino di Natale viene sistemato a dovere da Capitan Barbossa ed esposto a pubblico esempio per chiunque entri nella taverna senza essere un pirata.

Dopo aver seguito tutti gli spostamenti del Paperino di Natale, Maddalena che fine ha fatto?

Mentre lui giocava per quasi tutto il tempo a fare lo sciocchino per attirare su di lui tutta l’attenzione, Maddalena aveva un compito preciso da eseguire mantenendo un basso profilo.

Da mesi la Pizia aveva iniziato delle trattative di lavoro con le Industrie Stark. Dopo aver raggiunto un accordo, il compito di Maddalena era quello di incontrare Tony Stark, discutere riguardo alla produzione di energie alternative e ritirare un generatore d’energia sperimentale.

Mentre soddisfatti escono dall’esposizione, avendo portato a termine con successo la loro impresa, un sinistro annuncio compare come per magia in ogni padiglione.

Fine seconda ed ultima parte

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Missione sotto copertura – prima parte

In una fredda mattina invernale troviamo Maddalena e il Paperino di Natale alla Fiera del Fumetto a Novegro, situata nella periferia di Milano. Sono in missione per conto delle anatre spaziali, dovendo recuperare alcune sostanze difficilmente reperibili per gli esperimenti di Fulcanelli.

Appena entrati notiamo subito delle grosse differenze tra queste due anatre dotate di un’intelligenza non comune. Maddalena si ferma a far conoscenza della gentilissima Marta Leandra Mandelli, una brava scrittrice che illustra i suoi romanzi Fantasy. Ne nasce un’interessante discussione su questo genere.

Invece il Paperino di Natale preferisce cimentarsi in attività più frivole e inizia a cercare delle nuove amicizie, non su Facebook ma nella realtà della manifestazione. Ecco un suo nuovo amico, un signore con un gigantesco occhio al posto della testa, con tanto di cappello, guanti bianchi, bastone e completo nero delle grandi occasioni.

Continuando a gironzolare, sempre in modo svagato, tralasciando il motivo della loro presenza in fiera, il Paperino di Natale inizia a disturbare altri personaggi come una lupo pirata con tanto di uncino al posto di una zampa. Il pennuto comincia a intuire le sue vere intenzioni, mentre quello gli avvicina l’uncino imitando il movimento dello spiedo. Non si tratta del buon Lupo Lucio della Melevisione, perciò con un balzo improvviso scappa via nascondendosi tra il pubblico.

Cercando di mettere più strada possibile tra lui e il Lupo affamato, il Paperino di Natale perde completamente l’orientamento finendo per trovare un cartello che indica la direzione da seguire per arrivare da Ollivander, il negozio per eccellenza dove trovare un sacco di cose molto interessanti.

Appena entra dalla porta il Paperino di Natale è subito attirato dagli scaffali pieni di scatoline contenenti le bacchette magiche. Ne apre una e si siede dentro godendosi l’inconsueto panorama. Vicino a lui si trova il cartello “Vietato l’ingresso ai babbani” e appena sotto fanno bella mostra due testine rimpicciolite che gli ricordano tanto quelle appese fuori dalla Taverna nel film di Harry Potter.

Finalmente vede l’oggetto dei suoi desideri e si precipita nella sua direzione. Per non essere visto si nasconde sotto il bancone con la scritta “Gringotts Bank Tesoreria”. Una scritta leggendaria, ma il Paperino di Natale non ha un conto personale aperto presso questa banca e non servirebbe nemmeno pregare Unci Unci per un prestito perchè sarebbe tempo perso.

Facendo molta attenzione si arrampica e si siede sul ripiano del bancone e il suo sguardo viene catalizzato dai biglietti sulla bilancia. Chi non vorrebbe salire sul “Nottetempo” o fare un viaggio in treno per “Hogwarts” partendo dal “Binario 9 e 3/4”, ma non è quella la sua priorità.

Ha sempre sognato di possedere una “Mappa del Malandrino” e adesso era proprio a portata di mano. In un attimo ha già le sue zampine sul contenitore pronto per compiere il misfatto.

Ha come la strana sensazione di essere osservato. Si gira per controllare, ma Harry Potter non è nei paraggi, non vorrebbe mai essere sgridato proprio da lui. Ritorna al suo lavoro e afferra la “Mappa del Malandrino”, ecco il momento atteso per tanto tempo. Impiega un po’ di fatica, pensando che su questo Pianeta qualsiasi cosa è sempre troppo grande per le sue zampine.

Ancora un piccolo controllo visivo per essere sicuro che nessuno stia guardando e … con una mossa fulminea il Paperino di Natale afferra la “Mappa del Malandrino” e si nasconde dai possibili sguardi altrui, spostandosi in una posizione più sicura. Non resiste e deve subito consultare il prezioso e impossibile oggetto. Lo apre e cerca di trovare la posizione di due negozi magici che gli interessa visitare.

Visto che Maddalena non è in zona è meglio passare prima a prendere qualche soldo e il Paperino di Natale sa già dove può rifornirsi. Detto questo, il Paperino di Natale esce dalla mappa e pronunciando le parole “… fatto il misfatto…”, la stessa si ripiega e come per magia sparisce dentro al suo cappellino.

Esce di corsa dalla bottega senza guardare e centra in pieno Lucius Malfoy. Con un’imprecazione il Paperino di Natale viene sollevato e guardato con un certo disprezzo. Lucius Malfoy accenna al fatto che non bastavano i babbani a inquinare il mondo della magia, adesso ci mancavano anche dei buffi paperottoli. Dopo questo commento il povero Paperino di Natale viene lanciato via e atterra con qualche rimbalzo sul marciapiede. Ritornerà dopo, quando questo signore antipatico, come lo ha appena considerato, sarà sparito dalla circolazione.

Un po’ stordito e un po’ sorpreso esce dal padiglione e si dirige a prelevare qualche soldino per fare la spesa. Niente di meglio che una bella cassaforte. In bella vista c’è la mitica e irresistibile frase “Non Toccare” e per il Paperino di Natale è sempre un invito a cena. Si siede sopra e inizia a pensare come potrebbe aprirla.

Si tratta della cassaforte di Lupin III e l’impresa si presenta difficoltosa. Decide di approfittare di un’altra cassaforte ma questa volta aperta. Ci entra alla velocità della luce e afferra tra le sue zampine una mazzetta di banconote, pregustando già le cose che potrà comprare a Diagon Alley. Per sua sfortuna Jigen è altrettanto veloce e punta verso il piccolo ladruncolo la sua pistola.

Colto in flagrante viene preso e portato da Lupin III che lo adagia sul tetto della sua mitica 500. Mentre Goemon controlla che non ci sia in giro il guastafeste di Zazà, il Paperino di Natale è costretto a “vuotare il sacco”.

Gli racconta di quando sono arrivati sulla Terra, della difficoltà dei primi tempi, di come era bello il loro pianeta e di tutti gli scherzi giocati alla Pizia e a Fulcanelli.

In un primo tempo Lupin III si dimostra perplesso, ma poi sentendolo raccontare anche cose strampalate lo prende in simpatia e il Paperino di Natale diventa un suo nuovo amico.

Ascoltando il suo progetto Lupin III decide di aiutarlo e gli accorda il permesso di prelevare qualche moneta d’oro dal forziere.

Mentre il Paperino di Natale torna verso Diagon Alley, Maddalena si è fermata allo stand di Franco Brambilla, bravissimo disegnatore delle copertine dei romanzi di fantascienza di Urania.

Maddalena ha conosciuto questi romanzi tramite Emma, un’altra anatra spaziale che si occupa di archiviare e catalogare tutti i dati e i documenti che servono alle anatre e così trascorre diverso tempo ad ammirare le cartoline Vintage della mostra allestita da Franco. Il fascino delle cartoline di un tempo arricchite da elementi estranei all’epoca come astronavi, alieni, i mitici dischi volanti, in un mix perfetto che genera nuove immagini fantascientifiche, con panorami inediti, non distanti decine di anni luce, ma appena dietro a casa regalandoci ancora un’altra occasione per sognare ad occhi aperti.

Tanto per citarne alcune, scorci di Milano o delle città limitrofe con tanto di turisti alieni, corse non di automobili ma di Quadropodi Imperiali di Star Wars, dischi volanti fermi alla dogana per espletare le formalità burocratiche……….

Prima di tornare a Diagon Alley il Paperino di Natale si ferma a giocare con un videogioco di corse d’automobili. Al comando di una potente Ferrari, ovviamente di colore rosso come il suo cappellino preferito, dopo qualche curva presa in modo azzardato, finisce fuori strada. Dopo pochi secondi appare sul video la scritta “Missione Fallita”.

Fine prima parte

www.francobrambilla.com

Marta Leandra Mandelli oltremondofantasy.blogspot.com

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