Pontivy

Questa volta troviamo Maddalena e il Paperino di Natale a Pontivy.

Dopo una breve visita ai giardini, il pennuto più pestifero si allontana per curiosare come al solito dove non dovrebbe. Nonostante le anatre siano molto legate tra di loro, seguono interessi differenti e portano avanti dei progetti in modo individuale. Maddalena quando esplorava lo spazio era addetta alla documentazione e ricerca sulle varie culture che queste anatre spaziali incontravano sul loro cammino. Per lei oltre che un lavoro era una grande passione, che non aveva certamente perso una volta che si era trovata a vivere sulla Terra. Ogni cosa nuova per le anatre è un’esperienza interessante e appagante, per Maddalena ancora di più. Aveva visto sul Computer Quantistico della Pizia, il loro capo, che nella città di Pontivy si trovava un’installazione molto particolare realizzata con decine di ombrelli appesi a corde disposte in file affiancate. Qualcosa da vedere assolutamente!

Ed ecco la piccola grande Maddalena ancora una volta con i suoi occhietti incantati nello scoprire espressioni della cultura terrestre che ancora non conosceva completamente.

La giornata era, come direbbe il suo amico Orlando: “Grigia e Bigia”. Dopo una mattina piovosa era finalmente sbucato il Sole e aveva trasformato la piazza con gli ombrelli in un luogo ancora più bello.

https://www.tourisme-pontivycommunaute.com/

Maddalena a Parigi – seconda parte

Approfittando di un momento scarsamente affollato i due si avvicinano alla base della Piramide di marmo. Nicholas Flamel espone a Maddalena i risultati dei suoi studi.

Le comunica che ha trovato diversi indizi riguardo a vari oggetti, di antiche Civiltà perdute, nascosti alla vista delle persone alterando il loro stato molecolare a livello quantistico.

Durante quella brutta vicenda che Maddalena ricorda ancora molto bene, passata alla storia come la crisi della “Mezzanotte Ingarbugliata”, Nicholas Flamel e Fulcanelli avevano installato dentro alla sua collanina, un’unità sperimentale di “Rifasamento”. Ogni volta che Maddalena si avvicina a oggetti sfasati, i circuiti inseriti nelle parti della sua inseparabile collanina si attivano e rendono visibili questi oggetti togliendoli dal loro stato quantico alterato e come conseguenza si può interagire con loro, toccandoli o asportandoli dal luogo in cui si trovavano.

Infatti qualche attimo dopo l’arrivo di Maddalena, attorno alla punta della piramide di marmo, l’aria si carica di elettricità statica e con uno schiocco secco appare come per magia un oggetto che sembra una coppa antichissima. Magia è un termine da utilizzare solo in modo superficiale perchè in realtà è solo avanzatissima tecnologia, non ancora disponibile sulla Terra.

L’anatroccolo Nicholas Flamel si elogia da solo sottolineando che i risultati dei suoi studi erano corretti. Maddalena invece pensa che stranamente assomiglia sempre di più al suo compagno di avventure, lo stordito Paperino di Natale. Però questo pensiero lo tiene per lei. “Adesso bisogna solo prenderlo e tornare a casa” dice il pennuto con la barba bianca.

Per questo cara Maddalena, visto che sei ancora molto giovane, adesso spetta a te portare a compimento la missione”, dice Flamel mentre tiene la corda nella sua zampina. Intuendo già da tempo come sarebbe dovuta finire la giornata, Maddalena inizia la scalata in uno dei luoghi più affollati di Parigi, sotto gli occhi curiosi e stupiti di una moltitudine di turisti provenienti da ogni angolo del Pianeta.

A metà della scalata ha un pensiero fisso, “Le anatre sono fatte per volare e nuotare” non per l’alpinismo. Questa volta non c’è il Paperino di Natale, ed ecco comparire il suo degno compare Flamel, sempre per farmi fare dei mestieracci.

La giovane anatra ripete nella sua mente alcune parole d’incoraggiamento: “Forza Maddalena, ci sei quasi, ancora un piccolo sforzo e facciamo la storia”.

Dopo una manciata di secondi che sembrano interminabili, Maddalena arriva a posare le sue piccole zampine su un antichissimo oggetto apparentemente difficile da inquadrare in un contesto storico preciso.

La fase più delicata è toglierlo dalla punta della piramide senza danneggiarlo.

Desiderosa di rimettere le sue zampine a terra nel più breve tempo possibile, lega saldamente alla coppa la corda e tanto per non commettere errori prima d’iniziare la discesa assicura l’altro capo al suo pancino facendogli compiere alcuni giri.

Dopo aver controllato di lavorare in sicurezza, lentamente inizia la discesa di questo piccolo tesoro. Le due anatre si dimenticano di essere viste da decine di turisti e procedono nella loro impresa come se si trovassero in un luogo disabitato.

Un centimetro dopo l’altro l’antichissima coppa abbandona il suo ultimo nascondiglio e si avvicina sempre più alle zampine dei suoi nuovi custodi.

Facendo la massima attenzione questo incredibile oggetto arriva tra le zampine di Nicholas Flamel che prontamente lo prende in consegna, mentre Maddalena scivola giù per un lato della piramide arrivando a terra in un attimo. In futuro ricordando questa avventura assicurerà di essersi divertita molto, come in un giro su quella giostrina, dove si scivola giù a tutta velocità seduti su di un tappeto.

Portano felicemente a termine l’impossibile impresa che all’inizio sembrava nata sotto cattivi auspici. Maddalena potrebbe ricordare che il caso o gli auspici, la fortuna o i presagi non sono argomentazioni scientifiche, conta solo un buon piano d’azione preciso e studiato in ogni minimo dettaglio. Cosa che Flamel, genio nel suo campo, ma pasticcione per tutto il resto non sembra ancora riuscito a capire.

Presa la coppa leggendaria i due pennuti cercano di dileguarsi nel modo più rapido possibile, tanto oramai in troppi hanno osservato queste due piccole creaturine all’opera.

La prima cosa da fare è depositare nel magazzino del Canardis il reperto. Adesso che sono più leggeri possono fare i turisti e Nicholas Flamel porta Maddalena a visitare il cortile del Palais Royal con questa geniale e intrigante installazione di colonne con varie altezze.

Numerosi ponti permettono di attraversare la Senna, poco distante se ne trova uno con delle caratteristiche curiose. Maddalena è sempre attratta dalle Culture terrestri e in questo posto può vedere con i suoi piccoli occhietti una caratteristica molto interessante delle popolazioni che vivono su questo Pianeta.

La ringhiera del ponte non si vede più perchè è letteralmente ricoperta di piccoli lucchetti. Molto soddisfatta per questa nuova scoperta, si incammina lungo la Senna per una passeggiata da turista. Maddalena non abbandona questo fiume perchè anche solo la vista dell’acqua rende ogni anatra molto felice. Nicholas Flamel si è congedato per qualche ora per preparare una sorpresa.

Ci sono luoghi in ogni paese che bisogna assolutamente visitare e il Museo du Quai Branly Jacques Chirac è uno di questi. Un Museo pieno di oggetti prodotti dalle culture di tutti i Continenti e Maddalena non può non posare per una foto ricordo davanti ad una delle mitiche ed enigmatiche Sfere del Costarica.

Non puoi dire di essere stato a Parigi senza aver visto la Tour Eiffel. Ecco Maddalena davanti alla favolosa Torre, foto destinata a generare una positiva invidia a tutte le altre anatre.

Il tempo a disposizione per gironzolare liberamente è terminato. Nicholas Flamel le ha dato appuntamento nel grande labirinto dipinto sulla sponda sinistra del fiume. Proprio in questo posto Flamel ha avuto un’intuizione riguardo agli antichi labirinti delle Cattedrali medievali e certamente porterà prima o poi le nostre anatre spaziali in un’altra avventura piena di mistero, antiche tecnologie e nuovi pericoli. Ma adesso siamo a Parigi ed è ora di tornare al lavoro.

Fine seconda parte

Gli eventuali marchi presenti nelle foto appartengono ai rispettivi proprietari.

Non sono stati presi soldi per pubblicità o altro, per la realizzazione delle storie riguardanti le anatre.

Non sono stati arrecati danni in alcun modo alle strutture presenti nelle foto, che rappresentano una parte importante per lo sviluppo e la trama di questa storia.

Invito a visitare il “Carrousel du Louvre” dove si trovano vari negozi. Uno di questi vende zaini, coltellini multiuso, lampade e torce d’emergenza, mappe, borracce termiche di metallo e tantissimi altri articoli indispensabili per chi ama fare dei lunghi viaggi avventurosi.

Non si può visitare Parigi senza entrare a curiosare nella libreria del Museo del Louvre. È ricchissima di libri d’Arte, Storia e archeologia sulle antiche Civiltà e si trovano titoli veramente interessanti. Da vedere assolutamente.

https://www.carrouseldulouvre.com/

https://it.wikipedia.org/wiki/Carrousel_du_Louvre

https://www.louvre.fr/en

https://www.boutiquesdemusees.fr/en/

Musee du Quai Branly Jacques Chirac, uno dei Musei più belli di Parigi, assolutamente da non perdere

http://www.quaibranly.fr/fr/expositions-evenements/au-musee/expositions/

La Tour Eiffell, simbolo di Parigi è sempre un bel vedere per la vista

https://www.toureiffel.paris/it

Palais Royal per vedere i “cilindri” e le fontane con le sfere d’acciaio, in ristrutturazione al momento della visita dei due pennuti

https://www.parigi.com/palais-royal/

Biblioteca Francois Mitterrand, una gioia per gli occhi e per la cultura

http://www.bnf.fr/fr/outils/a.benvenuti_alla_bnf.html

http://www.arcvision.org/bibliotheque-nationale-de-france/

Per visitare il dragone ideato dal geniale Chen Zhen

https://www.parisladouce.com/2013/03/paris-la-danse-de-la-fontaine-emergente.html

Il Graal (ma sarà quello vero o le anatre si sono cacciate in un altro guaio più grande di loro), è stato costruito da Marcello della falegnameria Ferrari di Chignolo Po (PV)

http://falegnameriaferrari.com/

Si può dare un’occhiata anche a questo sito che non è male per approfondire e iniziare a pianificare un soggiorno a Parigi

http://www.italianiaparigi.com/inner/gallery/bnf.htm

Maddalena a Parigi – prima parte

Maddalena è partita per una gita nel cuore della Francia. La sua meta è Parigi, deve recuperare un oggetto mitologico molto potente ed è meglio che sia custodito e studiato da queste anatre piuttosto che finisca disperso altrove. È in missione senza il suo solito compagno, il Paperino di Natale, impegnato a combinare guai altrove. Questa volta Maddalena non sarà sola, verrà accompagnata da Lola e viaggeranno con il Canardis, l’incredibile macchina del tempo delle anatre, dono del Dottore. Si, proprio quel Dottore!

Perchè la missione si svolga nel migliore dei modi è necessario avvalersi della consulenza di un esperto locale, nientemeno che il leggendario Nicholas Flamel, un collaboratore e amico delle anatre, che da qualche tempo si è ritirato nella sua vecchia casa di Parigi.

Appena il Canardis di materializza sul davanzale della finestra si apre la porta ed esce questo enigmatico anatroccolo parigino.

Vecchi amici si ritrovano dopo tanto tempo, Lola, Maddalena e Nicholas Flamel. Dopo l’arrivo del vulcanico e disastroso Paperino di Natale, Flamel si era allontanato per proseguire in modo profiquo e tranquillo i suoi studi riguardanti il mondo dell’ignoto, con particolare attenzione all’alchimia, sua antica passione e percorrere nuove strade, quelle legate agli “oggetti impossibili”.

Le anatre si trovano a Parigi per questo motivo e Maddalena viene subito informata sugli ultimi sviluppi. Nicholas Flamel ha individuato con sicurezza uno dei possibili nascondigli del Graal.

Devono procedere con una delicata operazione di recupero, tenendo un basso profilo. Tradotto nella lingua delle anatre provenienti dallo spazio significa che come al solito si faranno vedere da tutti.

Cercano di creare un piano d’azione efficace in modo d’agire in uno dei luoghi più frequentati della città con la massima sicurezza e rapidità. Flamel è impaziente di mostrare i primi particolari a Maddalena. Deve vedere di persona quanto è bello questo posto e tutto quello che gli è stato costruito intorno per proteggere questo oggetto impossibile.

All’interno della casa più antica di Parigi, trasformata in un rinomato Ristorante, i commensali stanno per iniziare la cena. Sul davanzale un altro antico oggetto tecnologico si smaterializza facendo perdere le sue tracce.

Alcune frazioni di secondo dopo il Canardis riappare sulla piazza davanti al luogo più famoso di Parigi. Il Museo del Louvre! Lola apre la porta e come sempre guarda con circospezione se sono finiti vicino a una Supernova oppure nella cantina del Bar vicino a casa. Appena si gira e vede la scritta alla base della piramide di vetro, sgrana i suoi occhietti e rientra subito all’interno.

Maddalena si accorge subito della situazione e chiede il motivo dell’agitazione dell’amica. Non ottiene risposta ma con una precisa gestualità viene indirizzata a rendersene conto di persona. Per meglio rendere l’idea Lola sposta di qualche decina di metri il Canardis.

Quando escono all’aperto Maddalena si rende conto dell’assurdità del piano. Con una calma che sfiora l’incoscienza Nicholas Flamel esordisce con un: “Il Graal si trova sotto le nostre zampine”.

Iniziano a gironzolare attorno alla mitica Piramide. Maddalena che rappresenta la parte razionale delle anatre ricorda a Flamel l’impossibilità di poter girare liberamente per il Museo del Louvre asportando allegramente dei reperti archeologici. L’anatroccolo le dice di non preoccuparsi perchè il suo piano è infallibile.

Rientrano nel loro impossibile mezzo di trasporto e Lola lo sposta ancora di alcuni metri.

Nuovamente all’aperto Nicholas Flamel inizia ad illustrare il suo bislacco piano: “Ecco, goditi questa vista e cerca di essere positiva. Noi entreremo proprio da questo punto”.

Detto fatto, prende Maddalena per una zampina e l’accompagna vicino a una delle Piramidi satellite.

Inizia a scalarla invitandola a fare la stessa cosa. Li troviamo poco dopo con le zampine appoggiate alla scanalatura prima dell’inizio dei triangoli di cristallo. “Il piano è facile! Fissiamo una ventosa sul vetro, incidiamo con una punta di diamante e stacchiamo il tutto. Ci caliamo con una corda e siamo all’interno di uno dei Musei più grandi e importanti del mondo”.

Dopo aver sentito queste parole Maddalena è convinta che Nicholas Flamel sia esattamente come il Paperino di Natale. Il suo piano è destinato a fallire clamorosamente.

Deve prendere in mano la situazione convincendo il suo collega che deve esistere una via migliore per entrare nei sotterranei. Inizia una perlustrazione personale cercando di mettere insieme le idee. Si reca all’ingresso del Museo ma si rende conto che non esiste un biglietto d’ingresso per le anatre. Dovrebbero comunque pensarci e rendere facile l’ingresso ai pennuti senzienti.

Comunque sia l’ingresso principale è troppo affollato per intrufolarsi attaccati a uno zaino come ha fatto il Paperino di Natale per visitare l’Expo in Italia. Bisogna allargare la percezione pensando in modo diverso. Lo dice sempre anche il Dottore, pensa, pensa, pensa!

Si ritrova con il suo collega pennuto e iniziano a ragionare in questo modo e per favorire la formazione di nuovi pensieri si concedono una divertente e rinfrescante nuotata della loro improvvisata piscina personale. Durante questo bagnetto inatteso il loro sguardo viene attirato dal grande monumento che si trova dalla parte opposta della piazza. Forse è quello che stanno cercando.

Il giorno dopo li troviamo davanti all’Arco Monumentale e iniziano a formulare un piano decisamente più credibile del precedente. Una bellissima giornata con un bel Sole che riscalda le loro piume. Rimangono ancora qualche minuto a rilassarsi e a scaldarsi e poi entrano in azione.

Altro che ventosa e punta al diamante, basta aspettare l’apertura della Galleria del “Carrousel du Louvre” e scendere tranquilli senza trapanare niente. Non c’è nemmeno il biglietto d’entrata.

Trascorrono ancora qualche minuto al caldo tepore del Sole per ripassare il piano d’azione e tra le zampine di Maddalena compare una corda che sarà indispensabile per il recupero della preziosa reliquia.

All’orario convenuto si aprono i cancelli e le anatre scendono nel Centro Commerciale del Louvre. Il luogo più gettonato è ovviamente quello che più interessa i due anatroccoli. La Piramide Inversa del Louvre.

Poco dopo l’apertura è già affollata dai turisti. I due piccoli anatroccoli devono decidere rapidamente cosa fare.

Fine prima parte

Gli eventuali marchi presenti nelle foto appartengono ai rispettivi proprietari.

Non sono stati presi soldi per pubblicità o altro, per la realizzazione delle storie riguardanti le anatre.

Non sono stati arrecati danni in alcun modo alle strutture presenti nelle foto, che rappresentano una parte importante per lo sviluppo e la trama di questa storia.

Invito a visitare il “Carrousel du Louvre” dove si trovano vari negozi. Uno di questi vende zaini, coltellini multiuso, lampade e torce d’emergenza, mappe, borracce termiche di metallo e tantissimi altri articoli indispensabili per chi ama fare dei lunghi viaggi avventurosi.

Non si può visitare Parigi senza entrare a curiosare nella libreria del Museo dell’Louvre. È ricchissima di libri d’Arte, Storia e archeologia sulle antiche Civiltà e si trovano titoli veramente interessanti. Da vedere assolutamente.

https://www.carrouseldulouvre.com/

https://it.wikipedia.org/wiki/Carrousel_du_Louvre

https://www.louvre.fr/en

https://www.boutiquesdemusees.fr/en/

http://www.auberge-nicolas-flamel.fr/index.php

Ringraziamenti Ferie 2018 – Lago di Tremelin – Francia

Alcune foto per ringraziare tutte le persone che ho conosciuto durante le ferie in Francia.

Il piccolo Aronne che voleva vedere le luci interne del Canardis accese.

La coppia di Milano che ho conosciuto nell’Abbazia di Jumieges, la ragazza alla Reception del Camping de Paris, la ragazza del negozio della pasta a Parigi (grazie per i complimenti al Canardis), i signori conosciuti al Petit Menec a Carnac (dove le anatre hanno replicato il trasporto di un Menhir grande come loro), le persone conosciute alla Fontana della Giovinezza, alla famiglia italiana con le loro figlie incontrata a quella di Barenton e alle persone conosciute alla Tomba di Merlino in Bretagna che hanno fotografato Maddalena. Alla ragazza e sua madre incontrate nel chiostro dell’Abbazia di Mont St. Michel, al personale degli Uffici Turistici di Scaer (grazie per l’importante aiuto), Dol de Bretagne e Pontivy. Alle ragazze del sito preistorico di Montneuf, alla ragazza guida turistica del sito di Carnac, ai gentilissimi proprietari del Jardin Rocambole, al bambino che mi ha fatto pelare dal ridere quando a Chartres ha visto Maddalena seduta sul marmo della Porta Cadran (anagramma di Canard, sarà un caso?) e ha detto: “Un canard perdu!”, al signore e a suo figlio incontrati nell’Abbazia di Saint-Evroult-Notre-Dame-du-Bois che mi hanno visto armeggiare con Maddy e il Mangiatore di anatre. Al proprietario e al personale dell’ “Auberge Nicholas Flamel”, rinomato Ristorante in Rue de Montmorency 51 a Parigi.

Al ragazzo (siamo tutti ragazzi) che faceva foto professionali col cavalletto alla Piramide capovolta del Louvre. Al personale della “Maison de Jules Verne” di Amiens (grazie per la Vostra disponibilità), alla ragazza della biglietteria dell’Abbazia di Ourscamp (credo tu sia una persona meravigliosa). Al personale della biglietteria del Cathedraloscope e alla signora della mostra di Arte moderna a Dol de Bretagne incuriosite per le foto al Paperino di Natale e alla sua macchinina mentre era impegnato a correre il “Gran Premio di Dol de Bretagne”. A tutte le persone incontrate al “Moulin du Chaos” di Huelgoat, al signore conosciuto all’Eglise de St. Pierre a Quimerch che ha apprezzato lo scopo finale, oltre al divertimento, del mio progetto sulle anatre e le Abbazie e cappelle in rovina.

Ultimo ma non certamente per importanza, un ringraziamento al personale del “Chateau de Hunaudaye” per la comprensione e la disponibilità per il progetto delle anatre, castello che come per tutte le altre località viste da me e dalle anatre consiglio caldamente di visitare.

Dopo questo lungo elenco ancora un grosso ringraziamento a tutti, per Voi alcune foto scattate al Lago di Tremelin.

Prima di tornare dalla vacanza le anatre hanno fatto scalo al lago di Tremelin per una foto ricordo accanto alla spada nella roccia.

Dopo alcuni secondi di apparente serietà, hanno fatto quello che fanno tutte le persone che arrivano qui, hanno cercato di estrarre la spada, senza alcun risultato apprezzabile, nonostante la forza di Maddy.

https://www.lacdetremelin.com/

Il Canardis a Vauclair

Ci sono arrivato alla fine della giornata, non sono riuscito nemmeno a camminare per due minuti e si è scatenato un temporale. Mi sono rifugiato sul mezzo in attesa della fine. Ne valeva la pena, verso le 19.30 un cielo terso e un doppio arcobaleno. Nella foto se ne vede solo uno ma in compenso potete vedere in anteprima il Canardis, ovvero uno speciale Tardis ottagonale che Doctor Who ha regalato alle anatre. Abbaye de Vauclair – France

Le Canard Electrik – Dinan – Francia

Il locale “Le Canard Electrik” l’ho scoperto qualche anno fa a Dinan in Francia. Sono amici storici delle anatre. Quando passo in zona, mi fermo sempre almeno per un caffè.

Non avevo in programma una visita a Dinan, come talvolta accade le cose non proseguono sempre secondo l’itinerario stabilito prima di partire. Una mattina piovosa dove veniva giù l’acqua a secchi, passata ascoltando musica metal e la spesa in due supermercati. Dopo aver mangiato decido di visitare il Museo della Ferrovia a Dinan, situato nei locali della Stazione Ferroviaria. Tappa imperdibile per gli appassionati, il tempo è trascorso velocemente seguendo ogni locomotiva attraverso i viadotti e le gallerie nella ricostruzione dell’ultima sala. Poi oggetti datati provenienti da ogni settore delle attività della SNCF, dai manifesti agli utensili.

Uscito dal Museo era ora di cena e finalmente il cielo non aveva più acqua da rovesciare a terra. Un giro per la città dopo un buon Kebab e sbagliando strada per arrivare al parcheggio trovo questo locale. Troppo bello per essere vero, entro e mi presento ai due ragazzi dietro al bancone. Siamo tutti appassionati di anatre, canard in francese, poi festa grande e una foto ricordo storica. La visita di una delegazione di Anatre Spaziali a “Le Canard Electrik”, si riconoscono il pestifero Paperino di Natale, Maddy, anatra cacciatrice di taglie di brutti ceffi alieni, Maddalena con il nastrino arancione e Lola.

All’interno decine di anatre di gomma incollate al soffitto sopra il bancone e poi disseminati in giro paperelle, giocattoli, libri e ogni altro gadget a tema.

Link:

http://www.bretagna-vacanze.com/da-vedere-e-da-fare/le-altre-attivita/musee-du-rail

https://www.facebook.com/lecanardelectrik/

https://twitter.com/canardelectrik

Le Canard Electrik – Bar / Dj / Live – 22 rue de la Chaux – Dinan – France